Descrizione
Venerdì 21 febbraio alle 16.30 nell’auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio saranno presentati due cataloghi recentemente usciti. Si tratta di “Nuovi percorsi tra passato e futuro. 5 mostre per 1 sistema museale” (pubblicato dalla casa editrice Mandragora) e “Giuseppe Ungaretti, Il porto sepolto 1923. Storia di un'edizione”, curato da Edoardo Barbieri e con premessa di Carlo Ossola, pubblicato da Belforte. Interverrà Claudio Rosati, storico, ricercatore e museologo.
A quasi quattro anni dalla sua costituzione, il Sistema museale pistoiese (SIMUP) presenta al pubblico una mostra diffusa sul territorio con l’intento principale non solo di mettere in collegamento le tredici realtà museali della provincia di Pistoia che ne fanno parte, ma anche di comunicare una visione di insieme. “Nuovi percorsi tra passato e futuro. 5 mostre per 1 sistema museale” rappresenta un’inedita e originale esposizione “di sistema”, dislocata appunto su cinque sedi ma proposta al pubblico come un unico progetto da visitare in forma itinerante. Ne fanno parte Pistoia con il Museo di San Salvatore, dove sono esposti alcuni reperti che testimoniano la storia stratificata dell’Antico Palazzo dei Vescovi, e il Museo civico d’arte antica, dove è indagato uno dei primi e più consistenti nuclei del museo cioè la collezione di ritratti di uomini illustri provenienti dall’Accademia Pistoiese di Scienze, Lettere e Arti. Monsummano Terme al Museo della città e del territorio è proposto un approfondimento sul tesoro della chiesa di Maria Santissima della Fontenuova, che permette di conoscere meglio la raccolta frutto del legame secolare tra il santuario cittadino e i suoi fedeli. Infine Pescia, dove due istituzioni diverse – la gipsoteca Libero Andreotti e il Museo della carta – affrontano rispettivamente una panoramica sull’arte del disegno e l'edizione del 1923 de “Il porto sepolto” di Giuseppe Ungaretti.
Al catalogo generale dedicato alle cinque mostre si affianca un catalogo particolare dedicato all'esposizione del Museo della carta di Pescia, che indaga la genesi dell'edizione pubblicata nel 1923 della raccolta poetica ungarettiana, ornata dalle xilografie di Francesco Gamba e tirata in cinquecento copie numerate su apposita carta filigranata realizzata da Casa Magnani. Il progetto espositivo, che propone per la prima volta una riflessione sui “beni cartari” dell’ente pesciatino, ha permesso di individuare, sulla base di documenti inediti rinvenuti nell’Archivio storico Magnani, il luogo esatto dove l’opera fu stampata, ovvero lo “Stabilimento di arti grafiche S. Belforte & C.” di Livorno, di ricostruire tutti i passaggi che portarono alla definizione del supporto cartaceo e del disegno della filigrana, nonché di effettuare una serie di confronti con la forma da carta filigranata conservata nelle collezioni del museo.
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Ultimo aggiornamento: 21 febbraio 2025, 12:39