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Nessun superamento dei limiti per il PM10 nella piana Prato-Pistoia negli ultimi cinque anni: il comprensorio escluso dall’elenco delle aree critiche

Il segnale positivo testimonia l’efficacia delle misure ambientali messe in campo

Data :

14 agosto 2025

Nessun superamento dei limiti per il PM10 nella piana Prato-Pistoia negli ultimi cinque anni: il comprensorio escluso dall’elenco delle aree critiche
Municipium

Descrizione

Negli ultimi cinque anni non si sono registrati superamenti dei limiti di legge per il PM10 nei nove comuni della piana “Prato Pistoia”. È quanto riferisce Arpat, prendendo in considerazione la rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria: un segnale positivo che testimonia l’efficacia delle misure ambientali messe in campo a livello locale.

Alla luce dei risultati, dunque, la piana Prato-Pistoia esce ufficialmente dall’elenco delle aree critiche per la qualità dell’aria individuate nel 2015 e confermate nel 2023. Stessa situazione per le aree urbane di Siena e Livorno, dove non sono stati rilevati superamenti per il biossido di azoto.

«Grazie al costante impegno dell’ufficio Ambiente, alla progressiva implementazione di misure strutturali contenute nel Piano di Azione Comunale (PAC) e all’applicazione di ordinanze per la gestione dei periodi critici per l’inquinamento atmosferico che, in alcuni casi, non sono state semplici da gestire, considerata la vastità del territorio – sottolinea l’assessore alle Politiche ambientali Gabriele Sgueglia – siamo riusciti a ottenere un risultato di grande valore, che conferma la correttezza delle scelte compiute in questi anni. È la prova che, con azioni mirate e coordinate, è possibile migliorare concretamente la qualità dell’aria, a beneficio della salute dei cittadini e dell’ambiente

La Regione Toscana ha sottolineato come, l’analisi svolta, consenta di ridefinire lo stato della qualità dell’aria nelle aree precedentemente classificate a rischio, confermando per queste una situazione sotto controllo. I Comuni interessati proseguiranno, dunque, nell’attuare azioni di mantenimento, così da consolidare i risultati raggiunti e prepararsi all’introduzione di valori limite più stringenti, come previsto dalla nuova Direttiva europea 2024/2881.

Un traguardo importante per il territorio, che segna un’inversione di tendenza rispetto al passato e apre una nuova fase in cui la qualità dell’aria diventa una condizione da preservare con continuità e responsabilità.

Ultimo aggiornamento: 14 agosto 2025, 12:25

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