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Il Consiglio comunale ieri ha approvato la mozione sul monitoraggio dei PFAS nelle acque destinate al consumo umano, nei reflui del depuratore di Pistoia e nei torrenti che attraversano il territorio pistoiese.
Il provvedimento ha ottenuto 26 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Forza Italia - Amo Pistoia Civica, Lega, Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti), 2 contrari (Jacopo Bojola e Giampaolo Pagliai di Forza Italia - Amo Pistoia Civica) e nessuno astenuto.
Nella mozione è scritto che «i PFAS (sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate) sono composti che, a partire dagli anni Cinquanta, si sono diffusi in tutto il mondo, indicati anche come “sostanze chimiche permanenti”, poiché utilizzati per rendere resistenti ai grassi e all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti ma anche per la produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio, detergenti per la casa. L’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha stabilito una nuova soglia di sicurezza per queste sostanze che si accumulano nell’organismo umano. L’esposizione ai PFAS (attraverso il consumo di acqua potabile, pesce, frutta, uova e prodotti a base di uova ecc.) può provocare effetti nocivi sulla salute».
La mozione «impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi nei confronti di Publiacqua affinché la società effettui le rilevazioni della presenza dei PFAS nelle acque destinate al consumo umano rendendo pubblici gli esiti delle analisi eseguite e di effettuare analisi sulle acque reflue in uscita dal depuratore di Pistoia».
Inoltre il provvedimento impegna a «richiedere ad Arpat una rilevazione aggiornata della presenza di PFAS nei torrenti Brana e Ombrone e dei più significativi fossi che affluiscono a questi corsi d’acqua e di effettuare – sempre da parte di Arpat - dei campionamenti nelle acque di scarico delle attività produttive collocate nelle zone oggetto di tali rilevazioni, che presentino una concentrazione più elevata di PFAS».
Nella mozione è anche scritto di «richiedere al Governo di sostenere un intervento legislativo su questo tema per promuovere in tempi certi la messa al bando dei PFAS, come richiesto a livello europeo anche dall’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche, e alla Regione Toscana alla Asl Toscana Centro di attivare un’indagine epidemiologica che accerti le cause della più elevata concentrazione di PFAS in alcune aree del nostro territorio».
Il provvedimento inoltre chiede di «convocare un'assemblea pubblica per illustrare alla cittadinanza i risultati delle indagini».
Un emendamento alla mozione, presentato da Pistoia Eclogista Progressista, aggiunge di «richiedere a Publiacqua e Asl un'analisi specifica su campioni di acqua potabile e/o in bottiglia erogata nelle scuole pubbliche presenti sul territorio comunale per escludere l'eventuale presenza di sostanze PFAS».
«La mozione non vuole creare allarmismi – ha evidenziato durante il suo intervento di presentazione della mozione Greta Bonacchi di Pistoia Ecologista Progressista -, ma portare all’attenzione del Consiglio comunale questa problematica che ci riguarda tutti».
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Ultimo aggiornamento: 14 gennaio 2025, 15:40
