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Il consiglio comunale lunedì ha approvato un ordine del giorno presentato dai consiglieri di Fratelli d'Italia Gabriele Sgueglia, Jessica Sicari, Francesco Pelagalli, Lorenzo Galligani, Francesca Capecchi, Emanuela Checcucci, Daniele Vannelli e Michele Misiano per impegnare l’Amministrazione comunale a sollecitare Governo e Parlamento ad adottare i provvedimenti necessari a consentire anche alle forze di polizia locale l’accesso ai dati contenuti nel Centro elaborazione dati (Ced – Sdi).
Il provvedimento è stato approvato con 18 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l'Europa, Lega per Salvini premier, Amo Pistoia, Gruppo Misto, Movimento 5 stelle e Italia Viva) e 4 contrari (Partito Democratico, Pistoia Comune).
L'obiettivo del documento è di migliorare l'attività di controllo e indagine della Polizia Municipale, consentendo alla PM un accesso diretto al Ced-Sdi. Si tratta di una banca dati con informazioni inserite da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria e che contiene anche precedenti penali, violazioni amministrative, reati finanziari, disposizioni di allontanamento, mandati di cattura e segnalazione di persone agli arresti domiciliari. L’accesso alla banca dati, oltre a rendere più sicura l’attività degli operatori, garantirebbe un maggior controllo del territorio in collaborazione con le altre forze di Polizia. Ad oggi, infatti, gli appartenenti alla Polizia Municipale, non possono sapere chi hanno di fronte durante un controllo, potendosi trattare anche di latitanti o pluripregiudicati.
La banca dati è quindi utile in fase di indagine e di controllo del territorio: ad oggi la polizia locale non ha accesso. Alla legge n. 125 del 2008, infatti, non sono seguiti i necessari decreti attuativi.
Nell'ordine del giorno presentato da Fratelli d'Italia si ricorda che «l'art. 8 della Legge 121/1981 ha istituito il Centro E1aborazione Dati (Ced – Sdi) ai fini del coordinamento, raccolta, classificazione, analisi e valutazione delle informazioni in materia di tutela dell'ordine, sicurezza pubblica e di prevenzione e repressione della criminalità».
Il documento evidenzia inoltre che «anche le polizie locali concorrono all'aggiornamento e all'implementazione dei dati del Ced-Sdi quando svolgono attività di pubblica sicurezza».
Per tutti questi motivi il documento approvato dal consiglio comunale invita il sindaco e la giunta a «farsi promotori presso il Parlamento e il Governo – è scritto -, anche d'intesa con Anci e gli altri sindaci del territorio, di iniziative volte a favorire la rapida approvazione, emanazione ed attuazione dei provvedimenti che consentano di ampliare anche alle forze di polizia locale il diritto alla consultazione dei dati contenuti nel Ced-Sdi».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:59