Descrizione
E’ con un evento dedicato alle scuole secondarie di secondo grado di Pistoia, dal titolo “Riconoscere la violenza di genere, creare relazioni sane, trasmettere da pari a pari”, che Società della Salute Pistoiese e il Centro Antiviolenza Aiutodonna hanno celebrato questa mattina la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Dopo l’apertura della vicesindaca e presidente della Società della Salute Pistoiese, Anna Maria Celesti, e l’intervento del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Pistoia, Chiara Contesini, le psicologhe esperte del centro antiviolenza Aiutodonna hanno condotto un laboratorio per un gruppo di studenti che già avevano avuto occasione di seguire percorsi di sensibilizzazione e prevenzione sui temi della violenza di genere. Obiettivo della mattinata è stato quello di formarli ad essere e a svolgere il ruolo di tutor in progetti di peer education in favore dei loro coetanei sui temi del rispetto e della lotta agli stereotipi di genere.
“Si tratta di una iniziativa fondamentale per sensibilizzare le giovani generazioni sulla violenza di genere e sulle sue drammatiche conseguenze – ha sottolineato il vicesindaco, assessore alle politiche di inclusione sociale e pari opportunità e presidente della Sds Anna Maria Celesti -. Parlarne insieme, soprattutto con le scuole, è un passo importante per costruire una società più consapevole, in cui il rispetto e l'uguaglianza siano alla base di ogni relazione. Il progetto di formare tra gli studenti dell'Istituto Einaudi e del Liceo Duca d'Aosta dei peer educator ha lo scopo di favorire la trasmissione di informazioni rendendo i ragazzi e le ragazze protagonisti attivi, propositivi, sapendoli capaci di usare strumenti e strategie molto efficaci tra i loro compagni. Il nostro impegno come Amministrazione è di consapevolizzare gli stereotipi di genere e promuovere una cultura di pari opportunità, dove ogni donna possa sentirsi libera e sicura”.
A seguire Donatella Giovannetti, responsabile del Centro Antiviolenza Aiutodonna (CAV), alla presenza delle istituzioni cittadine e di realtà che collaborano in rete con il centro, ha presentato i dati relativi al 2025.
I DATI DEL CENTRO ANTIVIOLENZA
Dal 2006, anno in cui è entrato in funzione il servizio nel territorio di competenza della SdS Pistoiese, sono state complessivamente 1.653 le donne che si sono rivolte al centro.
L'andamento delle richieste è cresciuto via via con gli anni in particolare nella prima fase, anche se non in modo costante: si è passati dalle 36 del primo anno, il 2006, alle 65 del 2009 per poi registrare un calo – 53 nel 2011 e nel 2012 – e una successiva crescita pressoché costante fino ad una media annuale di più di 100 nuove situazioni.
Dal 1 gennaio al 31 ottobre di quest’anno sono già 105 le nuove richieste, 15 in più dello scorso anno.
Quello che si è notato durante gli ultimi anni è un abbassamento dell’età delle vittime, nel 2025 solo il 10% delle donne ha più di 55 anni, mentre il 48% riguarda donne fra i 35 e i 55 anni e ben un 10% hanno solamente fra 18 e 25 anni. Di queste donne il 71% ha almeno un figlio a carico.
La maggior parte delle richieste continuano ad arrivare da donne di nazionalità italiana (71%) anche se è in costante crescita il numero delle donne straniere. Ben più della metà delle donne che si rivolgono al CAV sono occupate (57%) in maniera stabile, mentre solo il 30% è disoccupata. Dall'inizio del 2025 per soddisfare al meglio i bisogni del territorio è presente la possibilità di presa in carico e supporto psicologico da parte di una psicoterapeuta formata nell'approccio etnoclinico. Sono state prese in carico 9 donne tutte di provenienza extra europea. Nella presa in carico sono state coinvolte 7 mediatrici culturali.
Il sostegno psicologico è la richiesta iniziale presente nella quasi totalità delle situazioni (94%). Rispetto al tipo di violenza subita nel 90% è presente quella psicologica, nel 72% quella fisica, nel 15% quella sessuale, nel 20% quella economica e nel 7% stalking.
La figura del maltrattante - Per quanto riguarda la figura del maltrattante si conferma il fatto che nella maggior parte delle situazioni si tratta di persone legate alla donna nel momento attuale o in passato: nel 52% sono mariti e compagni, nel 30% ex marito o ex compagni e solo nel 2% sono sconosciuti. Il profilo continua a prevalere quello dell’insospettabile (66 % dei casi) mentre si tratta di persone che hanno una qualche tipo di dipendenza nel 25% dei casi e un 8% problemi di salute mentale.
Le situazioni seguite dal CAV - E’ stato poi fatto un focus sulle situazioni seguite dal servizio di sostegno al lavoro e nei percorsi di autonomia del CAV.
Nel 2025 sono state seguite per l’autonomia lavorativa 24 donne di cui 3 con la laurea, 2 con qualifica, 3 con diploma,11 con licenza media, 2 con quella elementare e 3 senza titolo. Di queste 2 sono state inserite in percorsi di Inclusione sociale, 11 sono state inviate e accompagnate se necessario ad “ARTI” (Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego) per essere iscritte nel progetto Avviso Donna in seguito al quale sono stati poi attivati 7 percorsi di formazione e/o 2 tirocini.
Ben 6 donne sono riuscite a trovare lavoro mentre altre 6 hanno abbandonato il percorso per vari motivi.
Grazie ai percorsi seguiti in questo anno il Centro ha anche potuto rilevare e approfondire i limiti e gli ostacoli che si frappongono fra le donne che escono da situazioni di violenza e la loro autonomia.
Inoltre, grazie a fondi ministeriali, regionali e alle donazioni ricevute, fra cui in particolare quella legata al progetto di Vivavittoria, di concerto con i servizi sociali del territorio, sono stati erogati contributi economici per l’autonomia in favore di 34 donne solo nel 2025, a 77 totali dal 2020. Sono contributi che hanno finanziato il pagamento degli affitti, delle bollette, l’acquisto di macchine, di spese alimentari ecc.
E’ infine proseguito il lavoro di prevenzione e sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza ed in particolare alle scuole. Nel 2025 sono stati portati avanti percorsi con 7 classi dalla scuola primaria alle scuole secondarie di secondo grado di tutto il territorio. Giovedì scorso, 20 novembre, hanno partecipato all'evento finale al Teatro Bolognini 310 studenti delle scuole superiori, che hanno portato avanti un percorso di preparazione attraverso la lettura del libro “Magnifico e tremendo stava l’amore” di Maria Grazia Calandrone.
L’evento al Teatro Bolognini - Domani, 26 novembre, sarà invece la volta di un evento destinato agli operatori: al Piccolo Teatro Mauro Bolognini si svolgerà “Quando la violenza entra in famiglia”, percorsi di tutela e sostegno alla genitorialità nelle situazioni di violenza domestica, un seminario rivolto a operatori sociali e socio-sanitari, avvocati, psicologi, educatori, assistenti sociali e medici. A portare i saluti
istituzionali sarà Anna Maria Celesti e a seguire interverranno esperti del settore.
L’ingresso è su prenotazione ed è ancora possibile farlo andando sul sito del centro www.aiutodonna.info.
COS’E’ E COSA FA IL CAV
Aiutodonna è il Centro antiviolenza della Società della Salute Pistoiese gestito in coprogettazione con il Comune di Pistoia e la Cooperativa sociale Incontro. Offre gratuitamente un’accoglienza telefonica e in presenza, supporto psicologico alle donne e ai minori vittime di violenza assistita, orientamento al lavoro e all’autonomia, tramite un Protocollo di Intesa con l’Ordine degli Avvocati di Pistoia, offre consulenza legale in materia civile e penale, gestisce una struttura di seconda accoglienza, si occupa di sensibilizzare la cittadinanza sui temi della prevenzione ed in particolare le scuole.
Il Centro Antiviolenza Aiutodonna della Società della Salute Pistoiese risponde al numero telefonico 0573/21175 il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì dalle 15 alle 18 (è attivo anche un servizio di segreteria telefonica h24).
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Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2025, 15:02
