Descrizione
L’incontro si aprirà con i saluti della vicesindaco e assessore alle Pari opportunità Anna Maria Celesti e della consigliera di parità della Provincia di Pistoia, Chiara Mazzeo.
A introdurre e moderare l’iniziativa sarà Miriam Valentino dell’ufficio scolastico regionale per la Toscana - ufficio XI sede di Pistoia; interverranno Andrea Pellegrini, docente di lettere e scrittore; Laura Maria Candiani, referente dell’Associazione toponomastica femminile e componente della Commissione toponomastica del Comune di Pistoia; Matteo Marini, psicologo e psicoterapeuta, presidente dell’associazione Sinodia.
L’evento è organizzato dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune, in collaborazione con la consigliera di parità della Provincia, la Consulta provinciale degli studenti, l’Ufficio scolastico provinciale e l’Associazione toponomastica femminile.
Gli appuntamenti proseguiranno alle 12.30 con l’intitolazione di tre rotatorie: quella tra viale Arcadia e viale Matteotti, quella tra via Sestini e via Capitini e l’ultima in via Toscana, dedicate rispettivamente a “Ricamatrici e Sarte”, “Impagliatrici e Trecciaiole”, “Organare”. Un omaggio a tipici mestieri femminili pistoiesi voluto dalla Commissione Toponomastica del Comune e organizzato dal servizio Politiche di inclusione sociale del Comune. La cerimonia ufficiale si terrà nei pressi della rotatoria in Porta San Marco, tra viale Arcadia e viale Matteotti.
«Le strade, le piazze e le aree a verde intitolate alle donne sono ancora troppo poche – ricorda Anna Maria Celesti, assessore alle Pari opportunità –. Non è una questione di numeri, ma il riconoscimento di una professionalità, di un ruolo sociale, che per lungo tempo è stato misconosciuto. L’intitolazione di spazi pubblici è un mezzo molto potente per restituire visibilità alle protagoniste femminili della storia locale e non, e per superare un gap di genere ancora troppo sfavorevole. È doveroso offrire alla comunità una visione della storia completa del contributo tanto degli uomini che delle donne».
La rotonda di Porta San Marco, dedicata alle “Ricamatrici e Sarte”, due mestieri strettamente legati al territorio e alla presenza del Museo del ricamo a Palazzo Rospigliosi, gestito dal Moica (Movimento Italiano Casalinghe), è la dimostrazione dell’impatto che queste attività avevano a Pistoia. Tra le sarte ricordiamo le sorelle Allegri, importanti per le collaborazioni con il cinema e per la realizzazione di costumi di scena, e Maria Bucciantini, che è stata la prima a ricamare sul jeans, oltre ad aver cucito i famosi pantaloncini di Brigitte Bardot.
La rotonda tra via Sestini e via Capitini verrà intitolata alle “Impagliatrici e Trecciaiole”. Alcune delle principali attività femminili erano, infatti, la raccolta e la lavorazione delle erbe palustri, usate per ricoprire i fiaschi di vetro, impagliare le tradizionali sedie di legno o creare i “cappelli” per le damigiane.
Sarà, invece, dedicata alle “Organare” quella di via Toscana. La prima e unica a svolgere questa professione a Pistoia fu Maria Giustina Celeste Becarelli Agati che, insieme alla famiglia, prosegue con successo l’attività familiare. A lei seguirà Polissena Tronci, nata in una famiglia dedita alla produzione di strumenti musicali, è un’insegnate simbolo della condizione femminile al momento del passaggio dal Granducato alla monarchia sabauda.
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Ultimo aggiornamento: 19 agosto 2024, 10:40
