Descrizione
Si tiene venerdì 13 dicembre, alle 17, nella sala Bigongiari della biblioteca San Giorgio, la presentazione del libro di Dunia Sardi Marina, staffetta partigiana, pubblicato nel 2019 dalla casa editrice Alvivo.
Insieme all'autrice intervengono all'incontro, organizzato in collaborazione con l'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Pistoia, l'assessore alla cultura del Comune di Agliana Giulia Fondi, e Roberto Barontini e Marco Giunti, rispettivamente presidente e membro del consiglio direttivo dell'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Pistoia. Modera il giornalista Giacomo Bini.
È giunto, così, al termine il ciclo autunnale per l'anno 2019 di Leggere, raccontare, incontrarsi…, che in biblioteca San Giorgio e biblioteca Forteguerriana propone incontri con gli autori, con lo scopo di promuovere la conoscenza di scrittori e storie pistoiesi, nonché degli editori locali, spesso piccole realtà impegnate nel diffondere la cultura, la storia, le tradizioni del territorio.
Il ruolo di staffetta nella guerra partigiana, per lo più affidato a donne, era quello di curare i collegamenti tra le varie formazioni impegnate nella lotta armata, permettendo la trasmissione di ordini, direttive, informazioni, e il conferimento di beni alimentari, medicine, armi, munizioni, stampa clandestina. Nonostante questo, le staffette partigiane non sono molto presenti nella storiografia della Resistenza, anche se il rischio che le giovani donne correvano non era inferiore a quello dei partigiani combattenti. Anche fra i quaranta partigiani di Agliana ufficialmente riconosciuti non figura il nome di nessuna donna. Il libro di Dunia Sardi per la prima volta cerca di fare giustizia di questa omissione, ricostruendo la storia Marina Biagioni, staffetta partigiana aglianese.
Marina faceva parte di una famiglia di antifascisti e di partigiani. Aveva sedici anni quando decise di diventare una staffetta. In questo ruolo non solo contribuì al trasferimento di notizie e materiali utili ai resistenti, ma nascose in casa le armi, avvolgendole in una tela di juta e sotterrandole nell’orto, per portarle all’occorrenza nei depositi segreti convenuti. Non solo la passione politica e la fedeltà alla famiglia motivavano Marina ad aiutare i partigiani, ma anche l’amore per il giovane Rolando Magni. Una delle pagine più toccanti del libro racconta dei loro fugaci incontri, quando lui veniva con la bicicletta a casa a prendere le armi. Poche parole, sguardi pieni di amore, il tocco di una mano e poi via, ciascuno al suo posto, nella lotta antifascista.
Dunia Sardi, aglianese, ha cominciato a dedicarsi alla scrittura nel 2006. Scrive racconti e romanzi, di genere memorialistico, e poesie. Marina, staffetta partigiana è il suo quinto libro, a cui è stata assegnata, dalla giuria del premio letterario Milano International, la targa Milano International.
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:05