Consiglio comunale: approvato il piano di razionalizzazione delle partecipate

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Data :

9 dicembre 2024

Municipium

Descrizione

Con 19 voti favorevoli (Fratelli d´Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l'Europa, Lega Salvini premier, Amo Pistoia e Movimento 5 stelle) e 7 astenuti (Pd, Italia Viva, Gruppo indipendente, Pistoia Spirito Libero e Pistoia Città di tutti) è stato approvato, nel consiglio comunale di lunedì 16 dicembre, il piano di razionalizzazione delle partecipate.
Il provvedimento è stato presentato dall'assessore alle partecipate Margherita Semplici che ha evidenziato come le amministrazioni pubbliche siano tenute, per legge, a effettuare ogni anno una ricognizione delle partecipazioni (dirette e indirette di controllate dal Comune), che i Comuni sono tenuti a effettuare entro il 31 dicembre di ogni anno, così da monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi di razionalizzazione.
«Rispetto allo scorso anno – ha detto Semplici – il quadro, anche per circostanze indipendenti dalla volontà del Comune, non si è molto modificato. In merito alla decisione del Consiglio di Stato vogliamo esprimere il nostro rammarico per il ricorso di Mobit e Autolinee Toscane che per il momento ha segnato, purtroppo, un punto a sfavore della società consortile Mobit scrl, che rischia di penalizzare fortemente la nostra partecipazione in Copit. Non è, comunque, detta l'ultima parola: ricordo che il 26 febbraio 2020 ci sarà la prima udienza al Tar sul secondo ricorso».
Centrale del latte. «Sulla dismissione della Centrale del latte ci sono novità non positive – ha chiarito Semplici –. Il bando di 3,4 milioni di euro, pubblicato nel 2018, per la vendita delle quote non ha avuto esito positivo. Per questo motivo il consiglio comunale ha espresso un indirizzo nuovo, tenendo conto di quelle che erano le condizioni di mercato e del fatto che si tratta di una società quotata in borsa e quindi è opportuno e ineludibile dover fare riferimento al valore dello scambio sul mercato, prendendo a parametro il valore dell'ultimo semestre».
Farcom. «Si conferma una partecipazione positiva – ha espresso l'assessore alle partecipate - con risultati che, anche nel 2018, confermano le ottime performance dell'anno precedente con una decisa inclinazione verso l'apertura alla funzione sociale e socio-sanitaria. Per il secondo anno, attraverso le sponsorizzazioni e un bando rivolto alle associazioni, Farcom ha finanziato progetti con una forte connotazione sociale. La novità di quest'anno – ha proseguito l'assessore - è legata all'art bonus: la partecipazione alla vita culturale della città ha una ripercussione positiva sullo stato di benessere e quindi sullo stato di salute dei cittadini e anche Farcom deve essere coinvolta a concorrere a ottenere questo risultato. Quest'anno, per la prima volta, Farcom ha investito 77.000 euro con lo strumento dell'art bonus: 7.000 euro hanno finanziato la sostituzione del portone del teatrino Gatteschi, recuperato dagli Istituti Raggruppati; 70.000 euro sono stati destinati all'Atp; è stato avviato anche un nuovo percorso di convenzioni attraverso la tessera delle farmacie comunali con sconti per accedere al percorso museale cittadino, coinvolgendo i vari soggetti che concorrono a creare e fare cultura. Per quanto riguarda le prospettive di Farcom – ha spiegato Semplici - stiamo affidando in questi giorni un incarico all'advisor per valutare quelle che saranno le scelte da adottare. Questo incarico avrà lo scopo di capire, anche in un contesto normativo cambiato, quali siano le scelte più opportune in riferimento alla gestione prospettica delle farmacie comunali. Quindi valuteremo se sia utile continuare con la gestione in house delle farmacie comunali oppure cambiare modalità di gestione».
Per quanto riguarda Fidi toscana, «è in corso un bando – ha annunciato l'assessore Semplici - al quale il Comune aderirà per la vendita delle quote di questa società partecipata».
Dopo l'intervento dell'assessore alle partecipate Margherita Semplici sono intervenuti alcuni consiglieri comunali.
Il primo a prendere la parola è stato il consigliere di Fratelli d'Italia Francesco Pelagalli che ha sottolineato che «su Farcom la questione è stata ben approfondita in commissione consiliare. Le farmacie comunali offrono anche tanti servizi che verranno ampliati. Si è infatti parlato di una farmacia dei servizi che potrà offrire al cittadino un approccio diretto anche con la Asl per fornire una risposta immediata. Quindi un elemento di distinzione rispetto alle altre farmacie presenti sul territorio».
«Il Comune non è obbligato – ha detto il capogruppo del Movimento 5 stelle Nicola Maglione -, in funzione del decreto Madia, a cessioni delle quali si ipotizza la concretizzazione: è una possibilità ma ci sono altre strade. E queste verranno valutate e approfondite dall'advisor in funzione del suo report. Le scelte sulle partecipate non devono essere fatte in funzione della quantità di risorse che da queste derivano, cioè i dividendi, senza valutare l'aspetto della qualità dei servizi. Invito la giunta a valutare la qualità dei servizi che le partecipate offrono alla cittadinanza».
«Farcom sta andando a gonfie vele - ha sottolineato il capogruppo di Pistoia Concreta Iacopo Vespignani –, i suoi successi sono iniziati negli anni passati con il servizio di Bonelle, il servizio 24 ore su 24 e altri. Oggi su Farcom c'è solo qualche proposta noi, però, saremo vigili e attenti perché se è vero che spesso contestiamo le partecipate come Publiacqua e Alia, Farcom è un'azienda che va bene e inserire il privato, anche se in una percentuale minoritaria, credo possa essere pericoloso».
«Sono nettamente contrario all'ipotesi di cessione delle quote di Farcom del 30% - ha detto il consigliere del Pd Alvaro Alberti -. Se l'attuale percentuale del Comune dell'82% dovesse anche arrivare al 51% con la vendita al privato, il Comune rinuncerebbe a un aspetto che riguarda la qualità, considerati anche i circa 700.000 euro di utile di Farcom, una cifra importante e un utile determinante sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo. Se vendiamo il 30% il Comune avrà un minore potere decisionale ma anche un potere economico inferiore».
Nelle repliche l'assessore Semplici ha evidenziato diversi aspetti sulle partecipate tra le quali Farcom. «Mi fa piacere che anche il Pd abbia cambiato idea - ha replicato Semplici -. Sembrava un indirizzo granitico il fatto che Farcom dovesse avere un ripensamento generale con la vendita di un 30-40% delle quote. L’incarico all’advisor consentirà di fare valutazioni alla gestione del servizio che dovrà comunque rimanere sotto il saldo controllo pubblico e in particolare del Comune di Pistoia».

Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:05

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