Descrizione
Con 21 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l'Europa, Lega Nord per Salvini e Amo Pistoia), 2 contrari (Pd e Italia Viva) e 1 astenuto (Movimento 5 stelle) il consiglio comunale, lunedì 27 gennaio, ha approvato l'avvio del procedimento per la definizione del nuovo Piano Strutturale.
Durante il lungo e articolato dibattito in aula, i consiglieri comunali hanno presentato 42 emendamenti di cui 27 sono stati accolti. Degli emendamenti accolti, 5 sono stati presentati insieme da gruppi di maggioranza e minoranza.
Ecco in sintesi alcuni interventi dei consiglieri comunali in aula.
«Nel consiglio comunale è stato ampiamente discusso e approvato un importantissimo atto di indirizzo - ha detto il capogruppo della Lega per Salvini premier Gabriele Gori - che dà il via alla procedura del Piano Strutturale. Ciò consente lo sblocco dei permessi a costruire e quindi è molto importante per tutti i professionisti. Questo è stato solo l'inizio dell'avvio del procedimento: la discussione e le scelte, quelle di merito, avverranno successivamente. Ma già da questo inizio, e questo lo dico come vice presidente della commissione urbanistica, c'è stata una grande partecipazione e attenzione. Il documento è stato sviscerato punto per punto e molte idee sono emerse, sia dai commissari di maggioranza sia da quelli di minoranza. Tanto è che gli emendamenti costruttivi sono stati veramente molti. Noi abbiamo proposto, tra le altre cose, un emendamento approvato, molto importante che costituisce una novità per il nostro comune nel sistema di costruzione e cioè quello di realizzare i nuovi plessi scolastici utilizzando strutture in legno».
«Pistoia Spirito libero ha presentato 10 emendamenti – ha detto la capogruppo Tina Nuti -: tra quelli non accolti due avevano particolare rilevanza: in uno si chiedeva di completare il piano delle funzioni pubbliche dell’area ex Breda e realizzare nuovi parcheggi a servizio della città e del territorio; l’altro proponeva di proseguire nel recupero di aree ed edifici di rilevanza artistico e storica, mantenere e realizzare nuovi centri culturali perché la città e il territorio hanno bisogno di soluzioni e di prospettiva, sostanza che manca a questa Amministrazione. Inoltre il Piano Strutturale è un atto tardivo. Nella migliore delle ipotesi avrà una gestazione di tre anni e altri ne serviranno per aver il Piano operativo, ossia l’ex Regolamento urbanistico. Intanto la città langue, l’economia fatica a mantenere l’esistente, la dirigenza delle associazioni di categoria lasciano Pistoia, l’edificato resta invenduto. Se il Piano strutturale, come ha detto l’assessore, rappresenta un passaggio storico per la città, perché si è perso tanto tempo? ».
«Uno dei temi fondamentali è rappresentato dalle infrastrutture e dai collegamenti con il resto della Toscana e dell'Italia – ha sottolineato Patrizia Manchia consigliere di Forza Italia – Centristi per l'Europa». Dopo aver accennato all'importanza del trasporto ferroviario e della realizzazione della terzia corsia autostradale sulla A11, Manchia si è poi soffermata in particolare «sull'importanza di ripensare a un diverso collegamento verso est al fine di eliminare l'utilizzo improprio e troppo pesante della Vecchia Montalese. Ciò anche al fine di potenziare gli scambi con tutta l'area industriale di Prato, Montemurlo e Montale, liberando al contempo Pontenuovo e Santomato e le altre frazioni da un traffico eccessivo».
«Si tratta di un atto di avvio molto generico – ha sottolineato il capogruppo del Pd Walter Tripi - , in qualche caso troppo. Sarebbe stato opportuno partire fin da subito con un Piano che andasse oltre il Comune. Il Pd ha cercato con gli emendamenti di spingere su temi importanti: gli obiettivi della mobilità, le infrastrutture, i poli scolastici e sportivi inclusa una nuova piscina, l'attenzione alle periferie. Inizia adesso la vera costruzione del Piano: la seguiremo in dettaglio vigilando anche sulla massima partecipazione di professionisti, cittadini e realtà del territorio».
«Avremmo voluto parlare di questo momento importante per la città – ha evidenziato il capogruppo di Pistoia Concreta Iacopo Vespignani - che riguarda l’inizio della stagione della pianificazione. L’avvio del Piano Strutturale. Avremmo voluto parlare del fatto che dopo anni e anni di immobilismo, sta iniziando una discussione con la città tutta per definire le linee generali, i macro obiettivi che porteranno poi alla stesura del Piano Operativo. E del fatto che i due strumenti potranno andare quasi a braccetto e in un contesto normativo aggiornato facilitando la definizione degli interventi. Avremmo voluto confrontarci in un dibattito serio in consiglio con tutte le opposizioni su tale atto tecnico, anche in virtù dell’ottimo lavoro effettuato durante le 5 commissioni, i 2 consigli e gli innumerevoli emendamenti presentati dall’opposizione stessa e in gran parte accolti. Le minoranze (M5S e IV esclusi) con una scelta che rispetto ma non condivido, si sono astenute dal fare la dichiarazione di voto, dopo che nessuno aveva risposto alla richiesta di interventi da parte del presidente Gelli. Mi auguro che la discussione, visto il tema, sia solo rimandata».
«Questo documento è importante – ha espresso il capogruppo di Fratelli d'Italia Lorenzo Galligani - perché permette l’avvio di un percorso partecipativo che ci porterà a disegnare la città del prossimo futuro. Emerge, ad esempio, l’urgenza di implementare, di concerto con le altre città dell’area metropolitana, il collegamento con Prato e Firenze in modo tale da renderla velocemente percorribile per turisti e pendolari. La sicurezza idrogeologica è al centro, data la vulnerabilità del nostro territorio ai fenomeni alluvionali, così come al centro è la crescita armonica della città, circondata dalla sua cinta di colture vivaistiche. Questa crescita dovrà realizzarsi tenendo conto delle aree già costruite ma in disuso (che sono numerose) oltre che del mantenimento e del miglioramento della rete idrica. In estrema sintesi siamo pronti per affrontare la sfida della progettazione che vogliamo portare avanti col massimo possibile del dialogo con le organizzazioni del territorio (ordini professionali, comitati, tecnici ecc.) che coinvolgeremo sia istituzionalmente come Amministrazione che politicamente come Fratelli d’Italia con l’organizzazione di incontri pubblici».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:04