Descrizione
Il consiglio comunale, nella seduta di ieri lunedì 3 febbraio, ha approvato un debito fuori bilancio per un importo di 274.432 euro per interventi di somma urgenza sul territorio nel mese di dicembre. La delibera è passata con 18 voti favorevoli (Pistoia Concreta, Fratelli d'Italia, Forza Italia – Centristi per l’Europa, Lega per Salvini premier e Amo Pistoia) e 11 astenuti (Pistoia Sorride, Movimento 5 stelle, Pd, Italia Viva, Gruppo indipendente, Pistoia Spirito libero e Pistoia Città di tutti).
L'assessore ai lavori pubblici del Comune di Pistoia, intervenendo in aula, ha spiegato che nel mese di dicembre (nei giorni 10, 11, 12, 20 e 21) sono caduti sul territorio pistoiese tra i 50 e i 55 millilitri di pioggia complessivi - basti pensare che 62 millilitri è la centennale, cioè l'evento che avviene ogni cento anni - quindi un'intensità di precipitazioni molto importante a seguito della quale sono accaduti una serie di smottamenti, frane, cedimenti di strade e fossi. Nei giorni successivi il presidente della Regione Toscana ha emesso il decreto di calamità, grazie al quale sono a disposizione dei fondi per i primi interventi di messa in sicurezza del territorio per tutti i danni che sono avvenuti. Il Comune si è pertanto subito messo a lavoro individuando otto criticità particolari per le quali si è intervenuti prontamente.
L'assessore ai lavori pubblici ha poi proseguito il suo intervento spiegando che con l'approvazione del debito fuori bilancio, il consiglio comunale riconosce la necessità di questo tipo di lavori, coprendone la spesa e riconoscendo che questi interventi, non previsti, sono utili e servono a ripristinare il patrimonio comunale. Infine l'assessore ha concluso sperando che a breve le somme stanziate fuori bilancio per gli interventi urgenti siano tutte reintegrate dalla Regione Toscana».
In dettaglio gli interventi, per un totale di otto, riguardano il ripristino di un fosso comunale in località Ramini, via Vecchia Casalina per un costo di 4.337 euro; il ripristino della viabilità in località Lizzanello (5.270 euro); il ripristino del tratto di strada di via Pian di Bartolo e via di Fabbiana Piteccio in località Uzzo per 2.342 euro; ripristino e manutenzione delle fosse stradali e prevenzione del rischio idraulico a Bottegone nelle vie di San Sebastiano e delle Case Vecchie per un intervento di 37.540 euro; riapertura del tratto di strada in località Castoiana Poggio di Marco sopra Piteccio per 50.686 euro; il ripristino del sotto attraversamento stradale in località Santomoro incrocio in via di Castel dei Gai per 29.162 euro; il ripristino del movimento franoso in località Baggio (ricostruita una strada con ingegneria naturalistica) con un intervento di 127.884 euro e infine ripristinata la viabilità, per un valore complessivo di 17.207 euro, dopo una frana in via di Fabbrica nella omonima località.
In aula sono intervenuti alcuni consiglieri comunali tra i quali i capigruppo di Movimento 5 stelle e Pistoia Concreta.
«Questa si presenta come una piccola manovra – ha detto il capogruppo del Movimento 5 stelle – viste le risorse ingenti. Riguardo alla natura degli interventi, emerge che è assolutamente carente l'aspetto della prevenzione del territorio. Quando si va a gestire gli effetti, danni e costi sono più elevati rispetto a quelli che si potrebbero o dovrebbero sostenere quando si interviene in maniera preventiva. La politica italiana ha sempre considerato poco o niente il tema della prevenzione. Vorremmo che questa Amministrazione riuscisse a distinguersi e a intervenire in maniera preventiva. Un'altra considerazione da fare è, invece, legata a questi eventi spesso definiti di calamità naturale, eventi eccezionali. In parte è vero, ma in gran parte le conseguenze di piogge e eventi catastrofici dipendono da come noi non gestiamo il territorio. Non viene gestito in maniera adeguata, anche in merito all'attenzione al consumo di suolo. A questo proposito come Movimento 5 stelle avevamo chiesto di inserire nel Piano Strutturale una indicazione esatta, precisa, puntuale dell'Amministrazione di andare nella direzione del consumo di suolo zero, non ci si può permettere di non rispettare la natura e credere che l'uomo possa fare tutto quello che vuole senza poi aspettarsi conseguenze inevitabili».
«In merito all'intervento del sotto attraversamento stradale nei pressi di Santomoro – ha evidenziato il capogruppo di Pistoia Concreta – nel 2017, poco dopo l'insediamento dell'Amministrazione, noi come gruppo Pistoia Concreta siamo più volte andati a fare sopralluoghi in quella zona, anche chiamati da alcuni comitati cittadini delle Valli delle Buri. Furono proprio i cittadini a riferirci di questo intervento necessario a evitare inondazioni, adesso realizzato. Proprio gli stessi cittadini avevano spiegato quanto era già accaduto nella zona e che sarebbe ulteriormente accaduto, visto che a causa di interventi fatti precedentemente da terzi, il diametro di una tubazione di scolo delle acque era stata drasticamente diminuita e ciò avrebbe potuto portare inondazioni, causando gravi danni sia alle attività che alle abitazioni. In questo caso il clima, come evidenziato da qualcuno in aula, c'entra veramente poco: se la portata di una tubazione è ampia e negli anni si riduce drasticamente per tutta una serie di motivi, è evidente che il clima non c'entra niente. A fronte del problema del clima, ci sono determinati casi specifici in cui non si può addossare la colpa all'emergenza climatica. Sono molto contento che si sia arrivati a una soluzione definitiva, dando risposta concreta agli abitanti della zona».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:04