Descrizione
In un momento di grande difficoltà per le misure di contenimento del contagio Covid-19 che hanno determinato la sospensione delle attività dei servizi educativi per la prima infanzia, il Comune di Pistoia intende sostenere tanto le famiglie pistoiesi con figli piccoli quanto i nidi per l'infanzia accreditati e autorizzati presenti nel territorio comunale. In accordo con i gestori di tali nidi, infatti, l'Ente ha riconosciuto loro un contributo a fronte dell'impegno dei privati stessi a non richiedere ai genitori il pagamento delle rette per i mesi di aprile, maggio e giugno e, qualora già corrisposte, a rimborsarle.
Per questo, ieri, mercoledì 22 aprile, la giunta Tomasi ha stanziato 160.000 euro, in parte risorse comunali e in parte utilizzando i fondi regionali previsti dal decreto 65/2017, in modo da sostenere le spese di gestione dei nidi privati accreditati e autorizzati del territorio. Una sospensione dei servizi educativi così prolungata risulta, infatti, difficilmente sostenibile per i gestori privati che, nonostante l'interruzione della didattica, sono costretti a pagare tutte le spese fisse.
«L'intervento a supporto dei nidi che abbiamo attivato – sottolinea Alessandra Frosini, assessore all'istruzione – nasce con un duplice obiettivo. Da una parte garantire parità di trattamento alle famiglie di Pistoia che frequentano i nidi comunali e privati, evitando di pagare rette per servizi non resi, dall'altro sostenere i gestori dei nidi privati accreditati e autorizzati che si trovano in situazione di difficoltà economiche causate dalla sospensione. Per quanto riguarda i nidi comunali, come già detto, per tutto il periodo di sospensione dei servizi educativi, le famiglie non dovranno pagare le rette di asili nido, mensa e trasporto scolastico L'esigenza di garantire parità di trattamento a tutte le famiglie si pone all'interno di un sistema integrato pubblico-privato dei servizi educativi».
La Giunta ha stabilito, quindi, che il contributo venga erogato a fronte dell'impegno dei gestori a non richiedere le rette per i mesi di aprile, maggio e giugno e, qualora fossero già state corrisposte, a rimborsarle entro dicembre. All'interno delle risorse stanziate, l'Amministrazione comunale è riuscita a prevedere fondi anche per il mese di marzo. Il gestore del nido privato autorizzato e accreditato, quindi, può richiedere il contributo al Comune per il mese di marzo, a fronte tuttavia del mancato pagamento o del rimborso della retta corrisposta alle famiglie.
L'intento del Comune è quello di mettere le famiglie che frequentano i nidi privati accreditati e autorizzati nelle stesse condizioni delle famiglie che frequentano i nidi comunali, ovvero di non pagare la retta per il periodo di sospensione dei servizi educativi disposto a livello nazionale. Per i nidi comunali, infatti, la giunta aveva già deliberato a marzo di non richiedere le rette a fronte del mancato servizio causato dalla sospensione prevista dal Governo.
I nidi per l'infanzia accreditati che beneficeranno del contributo sono Impronta verde, Margherita, Dire, fare, giocare, L'isola che non c'è, Niccolo' Puccini - Legno Rosso. I nidi d'infanzia autorizzati sono C'era una volta e Cavallo bianco.
In questa fase di emergenza sanitaria, l'intervento dell'Amministrazione comunale permette, dunque, di garantire parità di trattamento alle famiglie che utilizzano i servizi comunali, i servizi accreditati e quelli autorizzati di nido d'infanzia presenti sul territorio comunale.
Per quanto riguarda i nidi comunali, nel periodo di sospensione dei servizi educativi, le famiglie non dovranno pagare le rette di asili nido, mensa e trasporto scolastico. Si tratta, infatti, di servizi a domanda individuale che non saranno erogati vista la sospensione dei servizi educativi nell’ambito delle misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologia da Covid-19 previste dal Governo.
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:03