Descrizione
Il consiglio comunale, lunedì 8 febbraio, ha approvato la mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d'Italia Daniele Vannelli, Francesco Pelagalli, Lorenzo Galligani, Gabriele Sgueglia, Francesca Capecchi, Jessica Sicari, Emanuela Checcucci e Michele Misiano sulla rigenerazione boschiva.
La mozione è passata con 27 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l'Europa, Lega per Salvini Premier, Amo Pistoia, Italia Viva, Gruppo Indipendente), 5 contrari (PD, Pistoia Sorride, Pistoia Spirito libero, Pistoia Città di tutti) e nessuno astenuto.
La mozione impegna il sindaco e la giunta «a sollecitare Regione Toscana, Ministero ed enti competenti a intraprendere un ulteriore percorso di progettazione e pianificazione territoriale, attraverso un progetto condiviso anche con le altre amministrazioni competenti, al fine di intercettare le risorse necessarie per salvaguardare la piante da possibili attacchi di natura parassitaria e non parassitaria per la tutela, la gestione e la valorizzazione del nostro patrimonio boschivo, che ricade per la maggior parte in zone di vincolo paesaggistico e idrogeologico». Nel documento si chiede, inoltre, di «sollecitare gli enti predisposti ad arginare e contrastare fenomeni di dissesto idrogeologico con opere di riqualificazione e bonifica nel territorio boschivo, garantendo una maggiore sicurezza per la collettività e una minore spesa futura per opere di manutenzione e ripristino a seguito di calamità». Nella mozione sono presenti anche le richieste di ampliamento della viabilità forestale, l'aiuto agli imprenditori locali a superare burocrazia che non permette tutta una serie di attività, a reperire fondi europei da destinare alla cura e sviluppo della montagna attraverso la Regione.
La mozione è stata presentata dal consigliere Daniele Vannelli.
«Quando parliamo di montagna parliamo di ambiente, ecosistema, opere pubbliche, infrastrutture viabilità, turismo, cultura, tradizione, prodotti tipici, attività economiche locali e di persone che quotidianamente, con sforzo e sacrificio, svolgono il loro lavoro con passione e coraggio e continuano a tenere vivo il territorio montano. E' solo grazie a loro se ancora oggi tutti possiamo continuare a apprezzare e valorizzare ciò che offre la montagna e il suo patrimonio boschivo. Proprio per questo sarebbe importante un ricambio delle piante giunte al termine del loro ciclo vitale. Ciò permetterebbe una maggiore tutela di ecosistema e biodiversità, favorendo al tempo stesso il contenimento della vegetazione arborea spontanea e delle piante infestanti».
«Un altro aspetto su cui riflettere – ha proseguito Vannelli – è la necessità di un censimento arboreo delle aree boschive oltre a un censimento fitosanitario, aspetti che si legano al taglio delle piante in lotti adatti solo per grandi aziende e quindi con affidamenti esterni a ditte che non tengono conto di regole ben precise per la tenuta del bosco e del terreno. Queste mancate valutazioni possono essere una concausa di frane e cedimenti, problemi legati all'assetto idrogeologico con danni all'ambiente, alle infrastrutture e soprattutto alla collettività. Il territorio montano è messo a dura prova anche da eventi eccezionali e calamità naturali, territorio che avrebbe bisogno della presenza costante dell'uomo non agevolata da risorse economiche insufficienti a intraprendere percorsi di tutela e riqualificazione, e da una burocrazia che non agevola le piccole aziende locali come quelle del comparto del legno».
«Infine – ha concluso il consigliere Daniele Vannelli - la questione dei cambiamenti climatici deve essere sempre più all'attenzione delle amministrazioni di tutta la Toscana per avere un contatto sempre più stretto con la Regione e il governo nazionale. Intraprendere e perseguire la strada della tutela e salvaguardia del patrimonio boschivo può solo portare benefici all'ambiente, all'ecosistema e una maggiore maggiore sicurezza».
Al termine della presentazione della mozione sono intervenuti alcuni consiglieri comunali tra i quali la capogruppo di Pistoia Spirito libero Tina Nuti.
«Il testo della mozione è complesso, ambizioso con numerosi punti tanto da sembrare un programma di governo. Chi frequenta il territorio montano sa che tutte queste richieste sono importanti. Mi chiedo, però, se il gruppo dei firmatari sa che a livello provinciale dal 2012 esiste il primo Distretto Rurale Forestale d’Italia. Il sindaco sicuramente sa perché l’ho informato a voce e per iscritto a pochi giorni dal suo insediamento. Il Distretto, istituito da una legge regionale, si avvale di un Piano economico territoriale che è il programma dello stesso Distretto rurale forestale, in parte contenuto nella mozione e che gli amministratori, Tomasi in primis, sono chiamati a realizzare in collaborazione con la Regione Toscana».
«Il Comune di Pistoia – ha proseguito Nuti - vuole esercitare il suo ruolo all'interno del distretto rurale forestale come già fatto in passato o no? E' necessario andare a parlare con gli operatori, andare in Regione dove portare le proposte ed i bisogni ed orientare i finanziamenti europei! Oppure ci si limita a fare una mozione per scaricare responsabilità altrove, dopo il nulla di questi anni? La Regione ha già messo in atto numerose questioni elencate nella mozione, sarebbe quindi importante essere presenti ai tavoli istituzionali per portare le istanze della montagna. Pertanto reputo questa mozione assolutamente superata».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:01