Descrizione
Nella seduta di mercoledì 30 giugno, il consiglio comunale di Pistoia ha votato a maggioranza la presa d’atto del Piano Economico e Finanziario del servizio integrato di gestione dei rifiuti per il 2021, presentato da Alia e approvato nei giorni scorsi da Ato Toscana Centro, con il voto favorevole di 21 consiglieri (Fratelli d’Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia Centristi per l’Europa, Lega Salvini premier, Amo Pistoia, Gruppo Misto, Gori di Pistoia Comune), 6 contrari (Movimento 5 stelle, Pd, Pistoia Spirito Libero) e 2 astenuti (Italia Viva e Breschi di Pistoia Comune).
Approvate, poi, la determinazione delle tariffe e alcune modifiche al Regolamento per l’applicazione della Tari che permettono abbattimenti della tariffa per le famiglie in difficoltà e per le attività economiche colpite dalla crisi economica determinata dall’emergenza sanitaria. Espressi 20 favorevoli (Fratelli d’Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia Centristi per l’Europa, Lega Salvini premier, Amo Pistoia, Gruppo Misto), 7 contrari (Movimento 5 stelle, Pd, Pistoia Spirito Libero e Gori di Pistoia Comune) e 2 astenuti (Italia Viva e Breschi di Pistoia Comune).
«Le proposte di delibera – ha sottolineato Margherita Semplici, assessore al bilancio - non sono frutto di una scelta politica, ma l’esito di un percorso condizionato dalla normativo. Se oggi non approvassimo questi atti, provocheremmo un danno ai cittadini. Con l’approvazione, invece, possiamo ridurre l’importo del montante tariffario, applicando una riduzione complessiva di 1 milione e 600mila euro. La presa d’atto del Pef 2021 è dunque un passaggio necessario per determinare le tariffe da versare e per restituire ai cittadini quei benefici che sono stati definiti dal Comune. Quest’anno, infatti, possiamo riconoscere ai cittadini una riduzione di un milione e mezzo grazie ai residui provenienti dall’importo del fondo Tari 2020 e di quello del 2021.»
L’assessore ha confermato, quindi, la contrarietà del Comune di Pistoia agli aumenti della Tari previsti per il 2021 nel piano economico finanziario deliberato dall’Ato Toscana Centro (l’autorità di ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti) ed evidenziato che «la concessione di Ato ad Alia sta fallendo per una pluralità di concause. In merito alla pianificazione impiantistica ci sono delle responsabilità in capo alla Regione, che avrebbe dovuto garantire l’autosufficienza delle Ato. Oggi vengono definiti dal gestore degli aumenti, ma non se ne comprende la natura e l’origine. Nelle prossime settimane valuteremo il da farsi dal momento che per il 2020 non ci siamo arresi e abbiamo depositato un ricorso avverso la deliberazione di Ato di approvazione del Pef e non ci arrendiamo neanche per il 2021, perché c’è qualcosa che non va».
Semplici ha poi spiegato che il montante tariffario 2021, per effetto dell’applicazione dei fondi Tari 2020 e 2021, e sfruttando anche i contributi del Governo ai Comuni a compensazione della Tari non riscossa a causa del Covid, è ridotto di un milione e 600mila euro.
Nello specifico, tra i vari provvedimenti, il Comune di Pistoia ha stabilito di abbattere la Tari (sia la parte fissa sia la variabile) per quelle attività che in zona rossa sono dovute rimanere chiuse. Concesso l’abbattimento anche a favore delle attività recettive, le attività sportive, bar, ristoranti, pasticcerie, pizzerie, centri benessere, circoli sportivi, piscine, cinema, palestre per un minimo di sette mesi (dal primo gennaio al 31 luglio 2021) e un massimo di 12 mesi (sino al fine anno). Ancora, i locali con prevalente produzione di rifiuti organici possono godere di un dimezzamento della Tari se effettuano la raccolta differenziata dell'organico e delle altre frazioni secche, i cui conferimenti sono stati misurati.
Le utenze domestiche di nuclei familiari che si trovino in una condizione di grave disagio rilevata da un’attestazione Isee avranno un’agevolazione per il pagamento della Tari attraverso l'erogazione di un contributo concesso con apposito bando, fino all’esaurimento dei fondi previsti pari a 180mila euro, secondo specifici criteri determinati appunto dal valore Isee.
All’illustrazione dell’assessore Semplici è seguito il dibattito.Sull’importanza di realizzare termovalorizzatori moderni e sull’assenza di un programma nazionale adeguato si è concentrato il consigliere Giovanbattista Grasso di Italia Viva, mentre Paola Calzolari di Amo Pistoia ha ricordato che «quando si parla della tematica dei rifiuti ci si imbatte in una grande confusione, dove tutti i Comuni sono solo carne da macello. Il nuovo metodo tariffario prevede sostanzialmente che il Pef sia elaborato dall’autorità di ambito e dal gestore senza alcuna possibilità per il Comune di incidere sulla sua determinazione. A ogni modo, essere costretti a prendere atto di un Pef non vuol dire approvarlo. Il Comune di Pistoia, in seno all’assemblea Ato, ha votato insieme ad altri 17 Comuni contro questo Pef 2021 che di fatto vanifica tutti gli sforzi che fanno i Comuni per incrementare la differenziata».
«Vengono addossate colpe sugli altri e non viene svolta un’analisi interna, nel tentativo di trovare altre possibili soluzioni. Il Comune poteva fare di meglio. Gli aumenti arriveranno nel 2022, oggi perdiamo un’occasione importante» ha evidenziato Gabriele Gori di Pistoia Comune.
«Per le inadempienze di chi ci governa a livello regionale, ci rimettono i cittadini» ha sottolineato Cinzia Cerdini di Lega Salvini premier, così come Francesca Capecchi di Fratelli d’Italia ha ricordato che «nelle sedi opportune questa Amministrazione sta cercando di portare avanti una battaglia. Sono fiera del percorso che è stato intrapreso.»
«Onestà intellettuale vuole che si riconoscano e distinguano le competenze: è la Regione ad essere competente in materia di programmazione e smaltimento rifiuti ed è innegabile che ci siano state delle grosse lacune in fatto di pianificazione e impiantistica. Altrettanto vero è che non tutto dipende da Ato e Regione Toscana e le decisioni prese nell'ambito delle competenze comunali hanno avuto il loro nefasto effetto. Prova ne è il fatto che gli incrementi tariffari non siano gli stessi per tutti i Comuni che fanno capo ad Ato/Alia: in alcuni di questi le tariffe sono addirittura diminuite. C'è una serie di elementi negativi a testimoniare le gravi mancanze di questa Amministrazione nella gestione complessiva dei rifiuti e nel suo rapporto passivo con il gestore» ha sottolineato Nicola Maglione del Movimento 5 stelle.
«L'Amministrazione Tomasi deve raccontare ai cittadini la verità e per intero – ha detto Walter Tripi del Pd -. Deve dire che grazie alle sue scelte sugli interrati la Tari aumenterà ancora, che ha creato una gigantesca disparità tra centro e periferie nel servizio, che sta creando il caos nella raccolta dei rifiuti di frazione in frazione, che pur essendo parte del consiglio di Ato non ha mai difeso i propri cittadini concretamente né preso posizioni degne di nota. Gli aumenti in tariffa sono un problema enorme per i cittadini, ma mentre altri Comuni possono almeno vantare un servizio di qualità, a Pistoia niente funziona e si andrà solo a spendere di più».
«Pistoia Spirito Libero vota convintamente contro le proposte della giunta Tomasi che aumentano la tassa rifiuti per l’anno 2021 e contro il Regolamento che stabilisce le modalità di ripartizione del costo totale, le riduzioni e le agevolazioni – ha dichiarato la capogruppo Tina Nuti –. I motivi sono chiari. Il Comune di Pistoia ha accolto senza battere ciglio la proposta preparata da Alia per modificare il Piano di raccolta, senza conoscerne il preventivo costo e quindi dimostrando una fiducia incondizionata ad Alia. Altro punto per votare contro è la mancata entrata in funzione delle tessere dei cassonetti interrati, che doveva iniziare con l’estate secondo l’annuncio di Alia, di Ato e del Comune, non più tardi di tre mesi fa in commissione. Il conferimento dei rifiuti pesati e controllati avrebbe fatto correttamente pagare per i rifiuti prodotti sia le categorie economiche che i cittadini e avrebbe permesso di spalmare su una fetta più ampia della popolazione il milione di euro ricevuto dallo Stato proprio attenuare gli effetti della crisi economica.»
«L'immobilismo della Regione, competente per legge, è all'origine di tutto – ha evidenziato Iacopo Bojola del gruppo Forza Italia Centristi per l'Europa -. Pistoia, nel frattempo è rimasta al palo, con percentuali di raccolta differenziata intorno al 35-40%. E' bene che i cittadini sappiano e mi auguro che la Magistratura si ponga il problema, che la gara bandita e aggiudicata nel 2017 ad Alia è stata un flop, la concessione è fuori controllo, così come è incomprensibile il ruolo svolto dall'Ato, che sovrintende alle regole del "gioco. I comuni non sono che parzialmente incidenti e si trovano in una situazione assurda, sia come soci di Alia sia come fruitori dei servizi scadenti che questa offre. Bene ha fatto l'assessore Semplici a contestare nel dicembre 2020 e votare contro alle delibere sottoposte da Ato, oggi non siamo più isolati, ma ben una ventina di altri comuni, fra i quali molti cosiddetti ricicloni, ci hanno seguito e all'assemblea di giugno hanno seguito il nostro».
A cura di
Contenuti correlati
Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:59