Descrizione
Il consiglio comunale nella seduta di lunedì ha approvato il bilancio consolidato 2020 con 18 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l'Europa, Lega per Salvini premier, Gruppo Misto e Amo Pistoia), 7 contrari (Partito Democratico, Pistoia Spirito libero, Movimento 5 stelle, Pistoia in Azione) e 2 astenuti (Pistoia Cambia).
Il bilancio consolidato è uno strumento di controllo e rendicontazione dei risultati delle società e degli enti partecipati facenti parte del Gruppo Amministrazione Pubblica, divenuto obbligatorio a partire dal 2016 in applicazione del decreto legislativo 118/2011.
Si tratta di un documento che mira a considerare l'Ente Locale e le proprie partecipate come un unico organismo, al fine di rappresentare la situazione finanziaria economica e patrimoniale della complessiva attività svolta dall'Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società partecipate.
Il bilancio consolidato del Comune di Pistoia si chiude con un risultato economico positivo di 9.221.318 euro con un perimetro di consolidamento che è rimasto lo stesso rispetto al 2020. Il risultato di esercizio evidenzia un miglioramento rispetto al 2019 di 782.181 euro.
Il bilancio consolidato rappresenta il risultato economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo, che comprende i seguenti enti e società rientranti nel perimetro di consolidamento: Publiservizi spa, Spes scrl, Copit spa, Farcom spa, Società della Salute Pistoiese, Associazione Teatrale Pistoiese, Azienda servizi pubblici in liquidazione (Asp), Istituti raggruppati e Fondazione Pistoiese Jorio Vivarelli.
In aula è intervenuta Margherita Semplici, assessore al bilancio, che ha illustrato la manovra evidenziando in particolare due punti: Spes e Copit.
«L'istruttoria fatta in commissione ha analizzato le singole voci del bilancio consolidato – ha spiegato Semplici – oggi (lunedì scorso, ndr) mi vorrei soffermare su altri due temi particolari e cioè Spes e Copit».
Spes. «Il bilancio 2019 e il bilancio 2020 non sono ancora stati approvati da Spes – ha spiegato Semplici -. La società per gli alloggi pubblici ha dato un incarico, portato a termine in modo molto rigoroso, da parte del Centro Studi Enti Locali per la formulazione di un piano di risanamento, che sarà sottoposto al consiglio comunale del Comune di Pistoia oltre a tutti gli altri consigli comunali che fanno parte di Spes, per arrivare all'approvazione entro metà novembre. Il piano di risanamento di Spes – ha proseguito Semplici - prevede una ricapitalizzazione consistente, per la quale il Comune di Pistoia ha già messo a bilancio le risorse necessarie; inoltre, anche grazie alla vittoria del bando Pinqua, potranno essere risollevate le sorti di una società che ha avuto delle criticità nella propria gestione, ma che è talmente strategica e importante per la gestione degli alloggi Erp. La scelta ragionata e anche coraggiosa del Comune di Pistoia è di cercare, pur nelle gravi difficoltà, di risollevare il destino di questa società».
Copit e le sue partecipate. «Dopo la pronuncia del Consiglio di Stato sul trasporto pubblico locale, di fatto non sarà più possibile proseguire l'attività di Copit attraverso BluBus e Mobit come avevamo ipotizzato. Probabilmente già dal primo novembre ci sarà la presa in carico da parte di Autolinee Toscane, vincitore della gara in via definitiva, del servizio di trasporto pubblico locale. Pertanto Copit dovrà trasferire tutto il proprio personale, gli immobili e i mezzi, restando sostanzialmente una scatola vuota in attesa della propria liquidazione che, ragionevolmente, potrà produrre un attivo rilevante. A partire dalle prossime settimane – ha concluso l'assessore al bilancio - fino alla fine del mandato, il consiglio comunale sarà interessato da questi temi e per questo sono disponibile, in vista dell'approvazione della delibera di ricognizione ordinaria delle partecipazioni entro il 31 dicembre del 2021, a concordare un calendario per analizzare non soltanto le vicende delle aziende partecipate oggetto della delibera odierna (lunedì scorso, ndr) ma anche quelle delle altre società, considerato che si tratta di temi particolarmente rilevanti per la nostra comunità».
Concluso l'intervento da parte dell'assessore Margherita Semplici, nel dibattito sono intervenuti consiglieri di minoranza e maggioranza tra i quali Tina Nuti (Pistoia Spirito libero), Lorenzo Galligani (Fratelli d'Italia), Walter Tripi (Partito Democratico) e Francesco Mazzeo (Lega per Salvini premier).
«Sulle grandi questioni come Copit e Spes – ha sottolineato Tina Nuti di Pistoia Spirito libero -, l'Amministrazione, alla fine del mandato, non ha risolto i problemi, per questo il voto contrario del gruppo. Per Spes l'assessore ha parlato del piano di risanamento e delle proposte presentate. C'è da capire i lavori sulle due strutture di Bottegone: un immobile è stato recuperato in modo puntuale, per l'altro non è stato invece fatto così. Per quanto riguarda Copit le due pagine scarse di relazione allegate al bilancio della società di trasporto pubblico locale non dicono nulla rispetto all'attività svolta e sui vari contenziosi. Informazioni più chiare e precise andavano invece fornite. Per quanto riguarda le farmacie comunali sono un punto di eccellenza all'interno delle partecipate e i dati su utile e attività sono significativi. La giunta ha fatto bene a tornare indietro sulla vendita delle quote di Farcom visti questi numeri. Per la Società della Salute la scelta di mantenere il Consorzio da parte della precedente Amministrazione si è rivelata giusta, permettendo di ottenere finanziamenti per accedere ai progetti ambiziosi messi in campo dalla Regione Toscana».
«Questo bilancio consolidato del gruppo pubblico Comune di Pistoia, finalmente positivo ed in ordine, - ha sottolineato Lorenzo Galligani di Fratelli d'Italia - rappresenta un punto di partenza importante per la stagione di investimenti che sta per aprirsi grazie al lavoro dell’amministrazione e degli uffici. Alcuni punti da evidenziare: la Spes, la società che gestisce gli alloggi popolari è stata nel corso degli anni mal gestita dal centrosinistra e coinvolta in affari maldestri come l’acquisto dell’ex area Ricciarelli che l’hanno portata al dissesto. I nuovi amministratori individuati dall’amministrazione hanno predisposto un piano di risanamento che discuteremo prossimamente. Farcom e società della salute: il comparto sanitario ha ben performato ed è sempre più coinvolto nella gestione della pandemia e nell’intercettare i bisogni dei cittadini. Copit: la Regione con la cessione ai francesi ha disperso un asset strategico; controlleremo che il servizio non conosca diminuzioni qualitative».
«Il Bilancio consolidato fa una fotografia di una situazione in cui a mancare, ancora una volta, è l'incisività politica della Giunta Tomasi – ha messo in evidenza Walter Tripi del Partito Democratico -. Abbiamo alcune eccellenze come Farcom e soprattutto la Società della Salute, che si conferma un'intuizione positiva delle nostre amministrazioni precedenti, oggi in un importante rapporto con il territorio. Per il resto, il Comune è ondivago su tutto: non si è inciso in Publiacqua, si è galleggiato rispetto alle posizioni sulla nuova Multiutility, non ci si è preoccupati dei cittadini nei complessi passaggi di Copit, limitandosi a strumentalizzare politicamente la vicenda (e tra l'altro, con risultati scarsi vista l'ultima sentenza), non si è riusciti nell'intento di vendere le quote della Centrale del Latte e della stessa Farcom, tentativo messo in campo maldestramente dalla Giunta. Insomma: raramente il non avere mai una posizione chiara porta a grandi risultati. Questo è un ulteriore esempio, di cui i cittadini pagheranno le conseguenze sui servizi».
«Si tratta dell'ultimo bilancio consolidato prima della scadenza del mandato – ha detto Francesco Mazzeo della Lega per Salvini premier – e ne siamo soddisfatti perché i numeri sono molto positivi. Confrontando i dati prima delle elezioni del 2017 e dopo, si nota una situazione completamente diversa su indebitamento, cassa e avanzi di bilancio fino a arrivare a un risultato di 9,2 milioni di euro, dato migliore rispetto all'anno precedente. Altre “perle” presenti in questo bilancio riguardano il lavoro svolto da Farcom e Società della Salute, due società partecipate che sono state di grande supporto durante i difficili momenti della pandemia. Farcom ha dato un utile di fine anno consistente che ha anche permesso di finanziare eventi culturali. Infine altro fiore all'occhiello è stata la ristrutturazione delle case popolari, un patrimonio pubblico che ha necessità di manutenzione. Oggi si inizia a vedere il risultato di un lavoro portato avanti in questi anni, che mi riempie di felicità proprio perché si migliorano le condizioni di vita delle persone più in difficoltà».
Nelle repliche l'assessore Semplici ha precisato alcune questioni sollevate durante il dibattito.
Farcom. «Non c'è mai stata la volontà di uscire da Farcom – ha evidenziato l'assessore al bilancio – anzi è sempre stata considerata un'eccellenza, casomai c'è stata la volontà di valutare se la conservazione dell'attuale assetto azionario, società a maggioranza pubblica, non potesse determinare alcune ingessature che in qualche modo, nel tempo, avrebbero potuto paralizzare attività e performance alle quali la società ci ha abituati. Rivendico la prudenza con la quale l'Amministrazione ha affrontato il tema e rivendico l'incarico all'advisor, visto il tema così delicato e complesso».
Spes. «La minoranza invoca il ruolo salvifico del Governo che, con poco meno di 10 milioni di euro, risorse importanti, consentiranno il recupero degli alloggi esistenti e la realizzazione di nuove abitazioni, oltre all'acquisto, da parte del Comune, dell'area ex Ricciarelli. Ci si dimentica però che per ottenere quel finanziamento era necessario partecipare al progetto Pinqua e ci siamo riusciti grazie agli amministratori di Spes che abbiamo scelto e grazie agli uffici che hanno creduto in questi progetti, definiti dalla minoranza abborracciati e presentati all'ultimo tuffo, mortificando l'importante lavoro dei tecnici. Quindi rivendico con forza le scelte e il coraggio di portare avanti la partecipazione al progetto Pinqua con la Spes, progetto complesso nel quale è anche previsto che l'area ex Ricciarelli sarà adibita per la maggior parte a nuovi alloggi Erp».
Publiservizi. L'uscita da Publiservizi non è mai stata considerata nell'immediato la soluzione per il Comune di Pistoia – ha sottolineato l'assessore Semplici - perché di fatto si analizzava la possibilità di un'uscita in prospettiva e comunque non anteriore rispetto alla definizione delle due partite di Alia ancora in via di definizione, che avrebbe potuto determinare la riconquista di partecipazioni dirette nelle società di gestione dei servizi pubblici. Nel frattempo c'è stato un assetto complessivo riorganizzato. Nel 2018 sembrava si dovesse ritornare alla gestione pubblica dell'acqua attraverso un soggetto in house della risorsa idrica, andando nella direzione di una Multiutility. Pertanto il ragionamento su Publiservizi è in divenire e risente delle prospettive di contesto: per i servizi di ambito sovracomunale, è evidente che il Comune non può decidere da solo».
Publiacqua. «I canoni di concessione per ristorare i Comuni dei mutui accesi a suo tempo per la realizzazione dell'acquedotto – ha detto l'assessore al bilancio - dato poi in gestione, non saranno comunque più dovuti a partire dal primo gennaio 2022. Publiacqua, su questo, non c'entra niente».
Società della Salute. Semplici ha così concluso: «Per quanto riguarda il lavoro svolto dalla SDS, riteniamo che il cambio di passo e la dedizione con la quale il vicesindaco ha prestato la propria attenzione e impegno, anche sotto il profilo umano, abbia determinato i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Non delegittimiamo quanto è stato fatto precedentemente, ma rivendichiamo i risultati di oggi».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:58