Descrizione
Dopo un articolato confronto caratterizzato da numerosi interventi di consiglieri di maggioranza e di opposizione, il consiglio comunale ieri ha approvato tre ordini del giorno di ferma condanna della guerra in Ucraina.
Il primo odg è stato presentato dai consiglieri comunali del Partito Democratico (Walter Tripi, Alvaro Alberti, Antonella Cotti e Mario Tuci) relativo a condanna per l'invasione dell'Ucraina. Il provvedimento è stato votato all'unanimità.
Il secondo ordine del giorno è stato presentato dalla maggioranza: Fratelli d'Italia (Francesco Pelagalli, Lorenzo Galligani, Michele Misiano, Daniele Vannelli, Jessica Sicari, Francesca Capecchi, Emanuela Checcucci, Gabriele Sgueglia), Amo Pistoia (Paola Calzolari), Lega per Salvini premier (Francesco Mazzeo e Cinzia Cerdini), Forza Italia - Centristi per l’Europa (Iacopo Bojola e Patrizia Manchia), Pistoia Concreta (Fabio Raso e Benedetta Menichelli), Gruppo Misto (Alessandro Belli) relativo a crisi in Ucraina.
L'odg è passato con 17 voti a favore (Fratelli d'Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l'Europa, Lega per Salvini premier, Gruppo Misto, Amo Pistoia, Pistoia in Azione), 1 contrario (Giampaolo Pagliai di Forza Italia – Centristi per l'Europa) e 8 astenuti (PD, M5S, Italia Viva e Pistoia Spirito libero).
Il terzo odg, votato all'unanimità, è stato presentato dalla capogruppo di Pistoia Spirito libero Tina Nuti su Ucraina - Russia: perché cessino le armi e prevalga il dialogo.
Nell'ordine del giorno presentato dal PD è scritto: «il consiglio comunale esprime la più ferma condanna per l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e per i bombardamenti delle città, avvenuti in spregio a ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d'intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell'Europa».
Inoltre nel documento si chiede «al Parlamento e al Governo italiano di impegnarsi affinché l'Unione europea assuma un ruolo attivo nella cooperazione internazionale a favore del popolo ucraino, aprendo anche corridoi umanitari per l'accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dal paese e chiede all'Onu che prenda una iniziativa di coordinamento della comunità internazionale per la difesa dei diritti umani e per fermare l'invasione».
Infine nel provvedimento si dice che «il consiglio comunale si impegna a far sentire al popolo ucraino la reazione e la solidarietà dei cittadini italiani e la più forte condanna morale e politica di Putin e delle sue azioni di guerra; a creare ogni possibile mobilitazione contro l'aggressione russa per la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile, che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli».
Nell'odg presentato dalla maggioranza è scritto che impegna il sindaco «a condannare con ogni misura e in ogni sede l'unilaterale aggressione militare perpetuata ai danni dell'Ucraina; a farsi promotore verso il Governo al fine di richiedere che l'Europa e gli Stati membri coordinino un intervento umanitario per l'accoglienza dei profughi ucraini a seguito della guerra che sta flagellando la popolazione; a farsi promotore verso il Governo al fine di richiedere un intervento europeo volto alla creazione di un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione per riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno per via delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti contro-sanzioni».
Inoltre il documento impegna il primo cittadino a «farsi promotore verso il Governo al fine di richiedere che si crei una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (Eni e Enel) per valutare soluzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia; a farsi promotore verso il Governo perché intervenga prontamente incrementando la spesa attuale per il dispiegamento delle forze militari internazionali, garantendo il 2 per cento delle manovre finanziarie per gli stanziamenti Nato; a chiedere al Governo di garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta».
Infine l'ordine del giorno presentato da Pistoia Spirito libero esprime «la più ferma condanna per l’invasione del territorio sovrano dell’Ucraina ed il bombardamento delle sue città messo in atto dall’esercito russo e la piena solidarietà al popolo ucraino che si trova ad affrontare un difficile momento per la propria democrazia». Inoltre esprime «sostegno alle sanzioni che vengono assunte a livello internazionale, europeo e italiano e parere favorevole agli impegni economici a sostegno del popolo e della Nazione Ucraina da parte dell’Italia».
Nel documento è scritto che «nel ribadire ogni contrarietà a qualsiasi guerra, invita il Governo italiano e le istituzione dell’Unione europea a impegnarsi senza ritardo nella promozione di un accordo politico tra le parti che porti rapidamente ad un cessate il fuoco, ripristinando il diritto internazionale atto a garantire l'indipendenza e la sovranità dell'Ucraina, incentivando la ripresa del dialogo tra le parti. Riconosce nella pace un diritto fondamentale e a tal fine promuove la cultura della pace e dei diritti umani mediante manifestazioni ed iniziative culturali e di ricerca, di educazione, di cooperazione e di informazione».
Infine il Consiglio comunale «sostiene con gli strumenti di competenza dell’Amministrazione comunale e con scelte locali operative le azioni di contrasto alla crisi energetica italiana, in modo da offrire il proprio piccolo ma necessario contributo affinché l’Italia possa mantenere, anche per tempi lunghi, la posizione di condanna verso la Russia di Putin e di promuovere incontri con tutte le associazioni umanitarie presenti a Pistoia per coordinare e sostenere attività di accoglienza dei profughi nel nostro comune».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:56