Descrizione
Il consiglio comunale ha approvato ieri le modifiche al Regolamento per l'occupazione di suolo pubblico per attività di somministrazione all'aperto, formato da 21 articoli. Con le integrazioni e modifiche il regolamento recepisce in modo definitivo quelle variazioni introdotte in via temporanea durante la pandemia. Il testo risulta più chiaro e organico e quindi più facile da applicare. Il provvedimento è passato con 23 voti favorevoli (Pistoia Concreta, Fratelli d'Italia, Forza Italia – Centristi per l'Europa, Amo Pistoia, Lega per Salvini premier, Gruppo Misto, Pistoia in Azione, Italia Viva e Prima Pistoia), 6 astenuti (M5S, PD e Pistoia Spirito libero) e nessun contrario. Le modifiche al Regolamento sui dehors entreranno in vigore al termine dello stato di emergenza.
La delibera è stata presentata in aula dall'assessore allo sviluppo economico Gianna Risaliti.
«Per dare risposte puntuali agli operatori economici – ha spiegato Risaliti - affinché potessero continuare a utilizzare gli spazi esterni anche durante il periodo invernale, considerate tutte le restrizioni e prescrizioni previste dallo stato di emergenza, nel consiglio comunale del 2 novembre 2020 è stato approvato l’introduzione dell’art.15bis con il quale si davano tutte queste risposte, introducendo semplificazioni e innovazioni, come quella di poter sistemare il dehor anche nelle vicinanze del locale e non più solo nella parte direttamente antistante. Vista l'esperienza decisamente positiva, gli uffici hanno lavorato per accogliere nel Regolamento dei dehors tutte le novità in via definitiva. Anche perché, col termine dello stato di emergenza, quanto di positivo introdotto con l’art.15bis, avrebbe perso efficacia e, per questo, abbiamo lavorato con grande cura ed attenzione affinché il termine dello stato di emergenza ci trovasse pronti con un Regolamento aggiornato e al passo con tutti i cambiamenti che questi ultimi due anni hanno portato».
Regolamento concertato con le Associazioni di categoria. «Le modifiche al regolamento – ha detto l'assessore - sono state concertate attraverso un confronto con le Associazioni di categoria, che hanno attivamente collaborato con la presentazione di osservazioni, in parte recepite e tenendo in considerazione gli spunti arrivati dai residenti».
Alcune delle novità sul Regolamento dei dehors. «Il dehor – spiega Risaliti - potrà essere collocato non più solo nell’immediata prossimità ma fino a una distanza di 70 metri lineari. Sempre, e in ogni caso, l’utilizzo del suolo pubblico potrà essere autorizzato previo nullaosta della proprietà antistante al dehors. Un altro punto riguarda la possibilità di richiedere il rinnovo esplicito o automatico fino ad un massimo di 3 annualità consecutive, manifestabile direttamente al momento della presentazione dell’istanza (ciò è possibile quando non ci siano variazioni rispetto al progetto di installazione e anche l'equilibrio concorrenziale deve rimanere immutato), con riconferma annuale dal primo settembre al 31 ottobre. Nel caso di domande concorrenti, verranno privilegiate le concessioni la cui superficie non superi il 50% della superficie interna del locale destinata alla somministrazione o alla vendita».
A mezzanotte stop alla musica all'esterno del locale. «Tra le novità - ha spiegato Risaliti - figura l’introduzione delle 24 come orario in cui deve terminare l’emissione e immissione rumorosa di musica all’esterno del locale, sempre nel rispetto dei limiti previsti dagli altri regolamenti comunali vigenti e dalla normativa statale e regionale. Inoltre è stata introdotta la possibilità di posizionare erogatori o spillatori di bevande, ma gli stessi dovranno essere ricollocati all’interno alla chiusura dell’attività.
La novità dei progetti unitari per la riqualificazione degli spazi pubblici (articolo 8 bis). «Questo articolo è particolarmente interessante – evidenzia l'assessore - perché favorisce la presentazione di progetti unitari da parte degli operatori nel caso i loro dehors si trovino ad occupare le stesse aree o giardini, in modo da consentire una maggiore uniformità e decoro urbano. Viene consentita la presentazione di un progetto unitario anche nel caso di un solo esercente, qualora sia il solo a richiedere l'occupazione dell'area e, oltre al proprio dehors, includa elementi di arredo urbano di servizio e funzionali alla riqualificazione dello spazio pubblico. Credo che questo sia un passaggio evolutivo importante in termini di visione: non più esclusivamente legata al proprio dehors, ma in sintonia con quella degli altri operatori che lavorano nello stesso luogo».
Suddivisione del territorio in 3 macro zone, anziché 4. «Si tratta di Sala (zona A), Centro Storico (esclusa la Sala) zona B e l'area esterna al centro storico (zona C) – ha detto Risaliti -. L’area del centro storico si estende fino a Piazza San Francesco da un lato, e fino a Piazza San Lorenzo e San Bartolomeo dall’altro, oltre le due vie di accesso da via XX Settembre, passando per via Atto Vannucci e Piazza Leonardo da Vinci e via Carratica. Ogni zona avrà un articolo del regolamento completamente dedicato alle caratteristiche dei dehors (art. 17 zona A, art.18 per la zona B e l'articolo 19 per la zona C). Questa suddivisione organica permetterà all’operatore di andare a individuare immediatamente le caratteristiche che potrà e dovrà avere il proprio dehors, a seconda della zona in cui verrà installato».
Altezza e perimetrazione di fioriere e vasi. «E' stata introdotta la perimetrazione con fioriere o vasi con altezza massima di 1,70 metri che possono essere anche una barriera continua, purché vi sia un passaggio di almeno un metro quando la barriera superi i 5 metri. Questo permetterà una barriera climatica che mitigherà gli effetti del freddo, insieme naturalmente agli irradiatori di calore. L’altezza massima è confermata a 1,70 m., punto di sintesi tra le esigenze degli operatori e la necessità sia di controllo che di equilibrio estetico. La pandemia ha, probabilmente, modificato definitivamente alcune nostre abitudini: quella, per esempio, di utilizzare l’esterno anche durante il periodo invernale e queste possibilità sono date dalla collocazione di vasi e fioriere ma anche di pannelli trasparenti autoportanti e modulabili, fino a un'altezza massima di 1,70 ml, che mitigheranno sicuramente gli effetti del clima».
Chiusura delle strutture in modo trasparente per un massimo di sei mesi. «E' stata introdotta la possibilità di realizzare, da parte dei concessionari di strutture in aree verdi, sportive o parchi di proprietà comunale, all’interno del perimetro dell’area concessa, strutture finalizzate alla continuazione dell’attività, in via temporanea e per un massimo di sei mesi ogni anno. Si dà, quindi, la possibilità a chi non ha già una struttura, di poterla richiedere per continuare l’attività anche in mesi dove non sarebbe possibile per le condizioni climatiche (o per altre motivazioni), che potranno anche essere chiuse in maniera trasparente».
Le minoranze hanno presentato 18 emendamenti di cui 7 accolti dalla giunta tra i quali quello sulle sanzioni a chi vende alcolici ai minorenni.
Al termine dell'intervento dell'assessore Gianna Risaliti hanno preso la parola diversi consiglieri comunali tra i quali Tina Nuti di Pistoia Spirito libero, Iacopo Bojola di Forza Italia – Centristi per l'Europa, Gabriele Gori di Prima Pistoia e Fabio Raso di Pistoia Concreta.
«Questo regolamento ha fatto emergere opportunità ma anche punti di criticità – ha evidenziato la capogruppo di Pistoia Spirito libero Tina Nuti – in particolare sull'equilibrio tra le legittime esigenze degli operatori economici e quelle dei residenti. I dehors tolgono posti auto e moto ai cittadini e non è stato possibile trovarne altri, creando un disagio ai residenti che pagano il bollettino per parcheggiare sul suolo pubblico. Ho apprezzato che la giunta abbia accolto alcuni emendamenti che ho presentato, in particolare quello sugli spunti che i residenti potevano dare per migliorare il regolamento, ma anche sullo stop alla diffusione della musica nei locali a mezzanotte, appunto nel rispetto delle esigenze di chi abita nel centro storico. Bene anche l'accoglienza dell'emendamento sul divieto di vendita di alcolici ai minori, pena la decadenza della licenza dell'operatore economico. Quanto è emerso durante la discussione sottolinea che c'è ancora una sfida importante da affrontare e cioè riuscire a trovare un migliore equilibrio tra le attività economiche, i residenti ma anche i turisti che visitano la città. Infine se l’Amministrazione non sarà in grado di esercitare un efficace controllo su coloro, pur pochi, che non rispettano le regole, questo regolamento apre a una deriva negativa per tutti, per gli operatori corretti, per i residenti e per la città che diventerà ancor più povera e insicura».
«Il Regolamento sui dehors – ha detto il capogruppo di Forza Italia – Centristi per l'Europa Iacopo Bojola - è stato oggetto di tantissima attenzione da parte dell'Amministrazione, dei tecnici, dell'Assessore e dei componenti della Commissione 5. Un lavoro che ci ha visti impegnati sin dal maggio 2021, quando introducemmo le modifiche temporanee per far fronte alle restrizioni che erano state imposte dalle normative nazionali. Conciliare la coabitazione fra operatori, residenti e fruitori dei servizi di ricezione, sicuramente è un compito difficile, soprattutto per le criticità legate alle carenze di stalli per parcheggiare, o per l'impatto acustico, ma ce l'abbiamo messa tutta, perché anche la sicurezza ed il presidio delle zone più critiche è stato un obiettivo che abbiamo tentato di perseguire. Tutto è perfettibile, lo dimostrano le paginate che, sul tema, si possono rintracciare sui giornali, a Firenze, come a Lucca, o altri centri che sono attrattivi, naturalmente confidiamo anche nella collaborazione dei gestori che hanno un ruolo fondamentale e di prevenzione, piuttosto che quello repressivo delle Forze dell'Ordine che dipendono da Questore e Prefetto, o della Polizia Municipale».
«L'assessore Risaliti ha lavorato bene su questo regolamento – ha detto Gabriele Gori di Prima Pistoia – rispondendo alle domande sui vari dubbi che via via si sono presentati, impegnandosi a trovare soluzioni condivise. Risaliti ha inoltre accolto una serie di emendamenti ponendo particolare attenzione alla regolamentazione della musica e del verde e per il divieto di vendita di alcolici ai minorenni. Senza dubbio ha svolto il suo lavoro in modo serio e professionale. Va detto, comunque, che in questo regolamento c'è molta discrezionalità: non dico che la tolleranza sia una cosa sbagliata, ma regole ferree e certezza nei punti più significativi del provvedimento, sarebbero stati importanti e utili a dare la possibilità di applicare bene il regolamento, senza ogni volta tentare di interpretare ciò che è stato normato. Anche per le categorie economiche è importante una disciplina chiara e precisa per evitare eventuali e possibili confitti tra operatori o tra operatori e residenti. Qualche altra piccola aggiunta e correzione al regolamento avrebbe migliorato ulteriormente questo importante provvedimento».
«Vista la buona riuscita dell'esperimento messo in atto durante l'emergenza Covid – ha dichiarato il capogruppo di Pistoia Concreta Fabio Raso - che dava la possibilità alle attività di somministrazione di poter avere un dehors anche non adiacente alla propria attività, ma fino ad una distanza massima di 70 metri, si è deciso di inserire questa possibilità in questo regolamento, dando così modo a quelle attività che non hanno né spazi privati né adiacenti all'attività di poter lavorare anche durante i mesi con clima più mite. Un' altra innovazione è quella data dal poter presentare dei progetti unitari anche fra più attività su una piazza, ad esempio. È stato inserito anche un documento presentato dai cittadini che con opportune osservazioni ha dato ottimi spunti per migliorare lo stesso, cosi da tutelare anche la loro serena permanenza nel centro storico. È stato un lavoro di squadra che ha coinvolto consiglieri, assessore di competenza, tecnici, associazioni di categoria, cittadini e attività commerciali. Ottimo risultato».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:56