Descrizione
Il consiglio comunale si è aperto ieri, lunedì 12 settembre, con un ricordo di Roberto Barontini, medico, consigliere comunale, vicepresidente della Provincia e parlamentare negli anni Ottanta. Barontini, terminata l’esperienza politica, si è dedicato anche al volontariato. E’ stato ricordato come una persona gentile, generosa e altruista non solo per la professione di medico, ma anche per l’impegno che ha dedicato verso gli altri e le persone più bisognose. L’assemblea ha poi osservato un minuto di silenzio per rendergli omaggio. Lo hanno ricordato il presidente del consiglio comunale, il sindaco e diversi consiglieri di minoranza e maggioranza.
L’assemblea consiliare si è poi soffermata sull’impresa di due cittadini, Rodolfo Baldi e Andrea Andreotti, che hanno percorso oltre 2.500 chilometri a piedi per raggiungere Santiago de Compostela. Partiti il 28 maggio da piazza del Duomo sono arrivati nella città spagnola il 28 agosto. Gli ultimi 800 chilometri sono stati percorsi insieme ad altri accompagnatori tra cui la capogruppo in consiglio comunale dei Civici e Riformisti. L’impresa ha permesso di portare in molti luoghi il nome di Pistoia e di consolidare il legame tra Santiago de Compostela e la nostra città. Il presidente del consiglio comunale e l’assessore alle tradizioni e manifestazioni jacopee si sono complimentati con i due cittadini per la costanza, la passione e la determinazione che hanno messo per raggiungere questo obiettivo.
Il sindaco ha comunicato la nomina del nuovo amministratore unico di Farcom. Si tratta di Sandra Palandri che prende il posto di Alessio Poli. E’ stata l’assemblea di Farcom, su proposta del Comune di Pistoia, a nominare all’unanimità la dottoressa Palandri. Il sindaco ha ringraziato Poli per l’attività svolta in questi anni. Eletto nel 2017 con la precedente amministrazione, è stato poi riconfermato dalla giunta attuale. Intanto Poli è stato selezionato come direttore generale di iCare, la multiservizi del Comune di Viareggio a cui è stata affidata anche la gestione delle farmacie comunali.
A seguire l’assemblea è passata a discutere della sesta e della settima variazione di bilancio, entrambi i provvedimenti presentati dall’assessore al bilancio.
Per quanto riguarda la sesta variazione di bilancio, l’assessore competente ha spiegato che si tratta di una delibera assunta in via di urgenza dalla giunta per il trasferimento da parte dello Stato di 300.000 euro per le prossime elezioni politiche, risorse per l’organizzazione e tutte le spese da sostenere. Inoltre è stata incrementata di 50.000 euro, a titolo di previsione, la voce di spesa che riguarda la compartecipazione che il Comune concede a enti, associazioni private o ordini professionali, in modo da coprire le minori entrate per il Comune per la concessione di utilizzo di sale (come sala Maggiore o l’auditorium Terzani) oppure del suolo pubblico per sistemare banchi informativi.
Per quanto riguarda la variazione del Piano degli investimenti (settima variazione di bilancio), l’assessore ha spiegato che riguarda la previsione di interventi sia per il 2022 che per il 2023 di tre plessi scolastici: Croce di Gora, La Margherita e il Parco Drago-Lago Mago (presenti nello stesso edificio) che saranno oggetto di candidatura al bando per reperire risorse dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile per la progettazione di adeguamento sismico e messa in sicurezza degli edifici scolastici.
La sesta variazione di bilancio è stata approvata con 19 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega) e 12 voti contrari (Partito Democratico, Civici e Riformisti, Pistoia ecologista progressista).
La settima variazione di bilancio è stata approvata con 19 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega) e 12 astenuti (Partito Democratico, Civici e Riformisti, Pistoia ecologista progressista).
Il consiglio comunale si è concluso con il quinto punto all’odg riguardo al riscatto del diritto di superficie e della liberazione dai vincoli della vendita di immobili nelle aree Peep. La delibera è stata presentata dall’assessore all’urbanistica.
Innanzitutto l’Amministrazione prende atto della quattordicesima modifica all’impianto normativo (provvedimento nazionale) del meccanismo di riscatto del diritto di superficie e della liberazione dai vincoli sulla vendita di immobili di edilizia economica e popolare che sono stati realizzati in convenzione tra Comune ed Enti pubblici o privati. La delibera accoglie, quindi, l’ultima variazione normativa avvenuta lo scorso maggio che prevede che tutte le domande presentate da maggio in poi - per riscattare gli appartamenti nelle aree Peep – siano regolamentate tornando alla legge nazionale del 1995, con un valore di riscatto quasi il doppio più costoso rispetto a quello che è stato per qualche mese prima di maggio.
La novità introdotta dalla legge è di tornare a dare la facoltà (come nel 1995) ai Comuni di individuare le aree Peep (di proprietà comunale) sulle quali è possibile esercitare il diritto di riscatto di superficie o la liberazione dai vincoli alla vendita dell’alloggio.
L’Amministrazione ha deciso di esercitare questa facoltà e di lasciarla libera su tutto il patrimonio edilizio economico popolare realizzato a partire dal 1978 ad oggi.
Per il Comune tornare in possesso di questi alloggi dopo 30, 60 o 99 anni (in base alla convenzione firmata) è un debito a carico dell’Amministrazione, mentre poterli far riscattare a chi ci abita significa dare la possibilità al proprietario di fare degli investimenti sull’immobile di efficientamento energetico e sicurezza sismica, visto che l’abitazione diventa di sua proprietà. Proprio per questo motivo l’Amministrazione ha dato la possibilità di riscattare gli appartamenti di tutti i fabbricati realizzati nelle aree Peep (esclusi gli alloggi affidati a Spes e quelli che riguardano l’housing sociale).
Il provvedimento è passato con il voto dei 18 consiglieri presenti in aula (tutti della maggioranza). I dodici consiglieri di minoranza, prima del voto, hanno lasciato l’aula come forma di protesta perché non è stata accolta la richiesta di rimandare la discussione al prossimo consiglio comunale per la mancanza di documentazione completa legata al provvedimento.
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:54