Con 19 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Ale Tomasi Sindaco, Amo Pistoia, Lega, Centristi Forza Italia), 11 contrari (Partito Democratico e Pistoia ecologista progressista) e nessun astenuto è stata approvata in consiglio comunale, lunedì 19 dicembre, la relazione sull’attuazione delle misure di razionalizzazione nel Piano adottato nel 2021 e Piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche al 31 dicembre 2021.
Il documento è stato presentato dall'assessore alle aziende partecipate Margherita Semplici.
«Fin dal 2017 abbiamo iniziato una ricognizione straordinaria sulle aziende partecipate – ha spiegato in apertura Semplici – in base a quanto previsto dalla legge cui sono seguite ricognizioni ordinarie approvate dal consiglio comunale entro il 31 dicembre di ogni anno. Rispetto al passato il panorama delle partecipate si è semplificato e tende a semplificarsi se arriverà a compimento la costituzione della Multiutility di servizi».
Copit. «Questa società – ha ricordato Semplici – si è incamminata verso la liquidazione. Per effetto dell’aggiudicazione della gara definitiva regionale sul trasporto pubblico locale a Autolinee Toscane è venuto meno il core business di Copit. Per effetto della gara regionale, Copit ha perso immobili e maestranze. Ci è dispiaciuto arrivare a questa soluzione perché l’azienda Copit aveva risanato i propri conti lasciando quello stato di precarietà dal punto di vista economico-finanziario che l'aveva contraddistinta in passato».
Spes. «Attraverso l’approvazione del piano di risanamento e la sua conseguente ricapitalizzazione – ha proseguito l’assessore – Spes sta andando nella direzione di risolvere, anche grazie al nuovo contratto di servizio, una problematica che era quella gestionale legata soprattutto alle anticipazioni che Spes si trovava a fare sui servizi a rimborso: al momento ci sono elementi positivi che fanno ben sperare rispetto alla prospettiva dei prossimi anni. Prossimamente il consiglio direttivo del Lode selezionerà gli interventi da presentare al Piano operativo di reinvestimento delle risorse nella disponibilità di Spes, che transitano dalla contabilità speciale della Regione e attraverso cui potrà essere programmato un intervento importante di risanamento degli alloggi di risulta, cioè quelli che non possono essere riassegnati perché necessitano di interventi importanti di manutenzione straordinaria. Quindi l’interesse della società è di riuscire a impiegare queste risorse per ridurre radicalmente questa tipologia di alloggi. La situazione di Spes è stata estremamente critica, ma che nell’ultimo anno ci sono stati segni di ripresa anche grazie alla disponibilità dei soci di Spes e alla scelta, non indolore, della sua ricapitalizzazione».
Farcom. «E’ tra le aziende fiore all’occhiello nella partecipazione pubblica – ha sottolineato Semplici – per questo abbiamo cercato di capire come poter mantenere le performance positive a cui l’azienda ci ha abituati che non si limitano a risultati di bilancio egregi, ma soprattutto si riferiscono alla missione sociale di Farcom con un importante ritorno sul territorio di risorse. Attraverso un bando, arrivato alla sua terza edizione ad esclusione dell’anno del Covid, viene garantito un aiuto economico a progetti presentati dal terzo settore con contributi dai 1.000 ai 1.500 euro. Inoltre viene assicurato un sostegno alla cultura, che si trasforma in un benessere per tutti, attraverso un contributo di Farcom alle attività dell’Associazione Teatrale Pistoiese. Il Comune ha deciso di mantenere le azioni di partecipazione in Farcom che si aggirano sull’83,45%, percentuale accresciuta per effetto della liquidazione di alcuni soci farmacisti».
Publiacqua e Alia. «Queste due società gestiscono direttamente i servizi pubblici – ha ricordato Semplici -. Alia è a partecipazione indiretta tramite Publiservizi ed è un’azienda che ha necessità di migliorare le proprie performance, anche sulla programmazione delle politiche industriali, con Publiacqua abbiamo lavorato anche in termini positivi negli ultimi anni, portando avanti alcuni interventi di estensione della rete idrica».
Centrale del latte d’Italia. «Sono stati fatti più tentativi di vendita sul mercato azionario – ha detto l’assessore alle partecipate – ma prendendo atto che il mondo e il mercato vanno molto più veloci rispetto alle decisioni che l’Amministrazione può assumere e portare avanti. Prima del Covid c’era stato un interessamento da parte di un soggetto che ha portato il Comune a fare un’istruttoria seguita da una delibera e un bando. Con la situazione generata dalla pandemia, quel soggetto non si è più reso disponibile a questa operazione al quel prezzo stabilito. Pur conservando l’indirizzo della dismissione, terremo conto delle condizioni del mercato per arrivare al momento migliore per la vendita delle quote».
Il consiglio comunale ha poi approvato i bilanci consuntivi dal 2009 al 2021 per la liquidazione e il piano di riparto di Asp, Azienda dei servizi pubblici.
La delibera è stata presentata dall’assessore alle aziende partecipate Margherita Semplici.
«La liquidazione di Asp è durata 21 anni – ha detto in apertura Semplici. Dobbiamo approvare i bilanci consuntivi dal 2009 al 2021, anche se Asp ha concluso la propria attività nel 2001 al momento della creazione di Publiacqua, Publiservizi e Publienergia. La liquidazione di Asp si è protratta così a lungo a causa di un contenzioso in Cassazione per il recupero di alcuni oneri di natura fiscale. Siamo contenti di poter chiudere questa azienda che porterà nelle casse dell’Ente circa 95.000 euro».
Il provvedimento è passato con 17 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Ale Tomasi Sindaco, Amo Pistoia, Lega, Centristi Forza Italia), 11 astenuti (PD e Pistoia ecologista progressista) e nessun contrario.