Descrizione
Il consiglio comunale ieri si è aperto con le comunicazioni tra le quali quella della consigliera Emanuela Checcucci di Centristi Forza Italia che si è congratulata con il pistoiese Alessandro Dressadore, presente in aula, per l’importante traguardo raggiunto, il terzo posto sul podio, ai campionati mondiali di sci paralimpici, sia nello Slalom Speciale che nel Super G, che si sono svolti a Seefeld (Austria). Anche il sindaco Alessandro Tomasi e il presidente del consiglio comunale Emanuele Gelli si sono complimentati con Dressadore per il risultato raggiunto. Al termine della comunicazione tutti i consiglieri hanno applaudito lo sportivo.
Il consiglio comunale è poi proseguito con l’adozione della variante al Regolamento urbanistico, al Piano strutturale e e al Piano di classificazione acustica per realizzare due residenze sanitarie assistenziali da 80 posti ciascuna per un totale di 160 posti complessivi nel quartiere di Vicofaro. La delibera è stata approvata con 20 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega) e 12 voti contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti).
L’assessore all’urbanistica Leonardo Cialdi ha presentato il provvedimento.
«La variante urbanistica – ha spiegato Cialdi - è necessaria per realizzare due residenze assistenziali assistite di 80 posti ciascuna, 30 posti per il centro diurno per anziani su un terreno libero di circa 31.000 metri quadrati di proprietà non pubblica. In questa area la pianificazione è scaduta nel 2018 (poi prorogata al 2021) ed era comunque prevista una edificazione di 7.600 mq di residenziale e 1.900 di industriale – artigianale. La nuova pianificazione ha una superficie inferiore rispetto a quella prevista e ormai scaduta».
Il nuovo intervento. «Il privato realizzerà due rsa – ha proseguito l’assessore all’urbanistica - ma anche opere pubbliche per il Comune: due parcheggi su una superficie di circa 5.000 metri quadrati per un totale di 120 posti auto, di cui 90 in via Donati e quindi a servizio delle vicine scuola media Anna Frank e il nido Il Faro, oltre che dei residenti e della parrocchia di Vicofaro. Dietro al parcheggio è prevista la realizzazione di un parco pubblico (circa 7.000 mq) per i residenti ma che potrà essere utilizzato anche dalle due scuole della zona sprovviste di spazi esterni importanti per le attività scolastiche. Altra opera molto importante è la strada di collegamento che servirà per diminuire il traffico di questa zona anche attraverso un collegamento diretto, oggi inesistente, in via Nazario Sauro. Uno dei due parcheggi, di cui uno più piccolo di 30 posti auto, sarà realizzato nella parte finale di via Fonda di Vicofaro, dove le strade sono molto strette e non prevedono la possibilità di parcheggiare lungo la via. Si tratta di una zona prevalentemente residenziale e c’è anche un locale di ristorazione completamento sprovvisto di area di sosta per cui la parte pubblica in questa area è di particolare interesse».
Metri quadrati di rsa, verde e parcheggio della struttura. «Le due rsa da 80 posti ciascuna – ha aggiunto Cialdi - saranno realizzate su tre piani e occuperanno una superficie di 2.990 mq, il parcheggio a servizio della struttura è di circa 2.348 mq e il verde interno privato si estenderà su circa 7.500 mq per un totale di oltre 12.000 mq».
Invecchiamento della popolazione e prospettiva futura. «Oggi (ieri ndr) la stessa variante sarà presentata anche dal Comune di Quarrata – ha detto Cialdi -. Anche se i numeri nell’immediatezza non giustificassero questo tipo di opera, riteniamo che con l’invecchiamento della popolazione queste due strutture, in una prospettiva futura, siano di grande interesse».
Tempi di realizzazione dell’opera di parte pubblica e privata. «Dal momento della proposta da parte del privato per realizzare le due rsa e tutte le opere connesse fino ad arrivare al rilascio di questa variante ci sono voluti quattro anni – ha precisato Cialdi -. Ne occorreranno altri due-tre perché l’opera, sia di parte pubblica che privata, sia finita».
Rsa e oneri di urbanizzazione. «Altri Comuni hanno ritenuto di dover dispensare le rsa dal pagamento degli oneri di urbanizzazione – ha detto Cialdi -. Noi pensiamo di aver ben interpretato la legge regionale che non vede le rsa tra le strutture che sono esentate dal pagamento di questi oneri. Proprio per questo con il privato abbiamo concordato il totale di quanto dovrà essere versato al Comune, ovviamente gran parte di quanto dovuto sarà eseguito con opere pubbliche che avranno una superficie più ampia rispetto alla parte privata».
Numerosi e articolati gli interventi da parte della minoranza e della maggioranza che si sono succeduti al termine dell’intervento dell’assessore all’urbanistica tra i quali quelli di Mattia Nesti (Pistoia Ecologista e Progressista), Lorenzo Galligani (Fratelli d’Italia), Tina Nuti (Civici Riformisti), Cinzia Cerdini (Lega) e il gruppo PD.
«Il Consiglio doveva decidere se 160 posti per la rsa proposti dal privato valgano nuovo cemento dove oggi c'è un terreno libero, verde e permeabile – ha evidenziato Mattia Nesti, capogruppo di Pistoia Ecologista e Progressista -. La maggioranza ha detto sì, nonostante in commissione fosse emerso che nel nostro territorio il fabbisogno di questi posti è minimo. Pistoia Ecologista Progressista ha votato contro questa scelta sbagliata e fuori tempo. Sbagliata perché non considera le ricadute ambientali del consumo di suolo (l'impermeabilizzazione dell'area richiederà anche la realizzazione di vasche interrate) e la necessità di investire su servizi domiciliari, di cohousing e anche di assistenza a tempo indeterminato ma in piccole strutture. Fuori tempo perché, rincorrendo il privato anziché l’interesse pubblico, anticipa la programmazione regionale e l’adozione dei nuovi strumenti urbanistici comunali, dove, in un quadro d’insieme, si poteva individuare per attività socio-sanitarie il recupero di edificato esistente, per riqualificare o demolire e ricostruire».
«Accogliamo la possibilità di creazione di una nuova rsa nel quartiere di Vicofaro, con annessa una nuova zona verde, con interesse e soddisfazione – ha sottolineato Lorenzo Galligani di Fratelli d’Italia -. La nuova struttura creerà posti di lavoro e rappresenterà un punto di partenza per rivitalizzare un quartiere in difficoltà. L’operazione, a costo zero per la cittadinanza, rappresenta un’opportunità da cogliere da non vedersi in antitesi rispetto alla sanità pubblica ma complementare ad essa. Pistoia ha adesso gli stessi abitanti grosso modo di quanti ne aveva agli inizi degli anni Settanta, ma la composizione demografica è ribaltata: ove prima c’erano tanti giovani adesso ci sono tanti abitanti in avanti con l’età. Dobbiamo pensare una città che sia pronta come fruibilità dei servizi e che favorisca stili di vita sani e sostenibili».
«Far costruire 160 posti di rsa e altri 30 di centro diurno a Pistoia ha molti aspetti ambigui dal punto di vista socio sanitario, ma chiarissimi per l’aspetto delle casse del Comune – ha evidenziato Tina Nuti, capogruppo di Civici Riformisti -. Infatti si tratta sostanzialmente di un’operazione economica: un parcheggio, un parco è un po’ di viabilità, il resto sono entrate nelle casse del Comune in cambio dell’uso di una zona completamente verde. Per l’aspetto socio sanitario, resta incomprensibile come il grande gruppo veneto esperto in residenze per anziani, riuscirà a mantenere una struttura così grande, infatti le quote sanitarie pagate dalla Regione Toscana non sono sufficienti a riempire i posti delle rsa operative da tempo nella nostra provincia e che faticano a stare in pareggio fra spese altissime e entrate. Dubito che ci siano 100 nuovi posti di lavoro, ma la chiusura e lo spostamento di lavoratori che hanno perso la precedente occupazione. Inoltre, per Civici e riformisti c’è la responsabilità per la mancata programmazione regionale che da tempo non ha definito i posti necessari in rsa, in centri diurni, in strutture di accoglienza per anziani autosufficienti, e i soldi da investire per assicurare le quote sanitarie. Pistoia è così terra di conquista, con un’operazione sostenuta da forze politiche di destra che predicano il rispetto del territorio e il localismo e cedono davanti alle ricche sirene».
«Preso atto che la variante consiste nell’approvazione ai fini urbanistici delle opere di urbanizzazione, da realizzarsi contestualmente all’intervento – ha dichiarato la capogruppo della Lega Cinzia Cerdini - , ricordo che tali opere sono finanziate con l’intero contributo di costruzione e gli extra-oneri dovuti per l’impegno di nuovo suolo quindi, perché non votare a favore visto che andiamo a migliorare una zona, a farci un parco, un parcheggio oltre al fatto che tanti nostri anziani sono in rsa fuori provincia? Possibile che questa Amministrazione sia frenata da un'opposizione che non sa dire che no? La Regione, guidata dalla sinistra, è responsabile di questa situazione e dovrebbe valutare i fabbisogni di ogni Provincia e di ogni Comune e riflettere su chi ha dato il via a questo libero mercato. Questa Amministrazione pensa al bene dei suoi cittadini, peccato che a qualcuno dia fastidio».
Per il gruppo Partito Democratico «si tratta di una variante che viene fatta sulla base di strumenti scaduti, visto che siamo in attesa del nuovo Poc, ed invece di ripensare ciò che esiste, si preferisce consumare suolo lasciando l’area della fornace di Vicofaro così com’è; oltretutto la realizzazione di due edifici per un totale di 160 posti aggira la normativa regionale che prevede massimo 80 posti letto. Un intervento che viene poi lasciato in mano ad un soggetto privato senza rispondenza ai bisogni del territorio: in Toscana le liste d'attesa sono a zero. Questa “opportunità”, come definita dalla maggioranza, è la conferma della modalità di questa Amministrazione di assecondare le richieste degli investitori privati senza avere un’idea generale di città. Non si tiene conto delle criticità del quartiere di Vicofaro e si sommano altre problematiche sollevate dagli uffici tecnici che non possono essere trascurate. Lo stesso direttore Mannelli di SdS critica il "modello RSA" che oggi è ormai superato. Il Comune di Pistoia rinuncia nuovamente a farsi promotore di un coordinamento territoriale e alimenta la corsa del privato creando un'aspettativa non corrisposta, visto che la struttura non sarà accessibile per chi ha una bassa disponibilità economica».
Prima di chiudere la seduta, il consigliere di Pistoia Ecologista e Progressista Francesco Branchetti ha rivolto un pensiero in memoria di Valter Bartolini, ex sindacalista, volontario e dirigente della Croce Verde, morto venerdì scorso. «Ci sono persone che non passano in modo neutrale nella vita degli altri e anche nelle comunità», ha detto Branchetti. Anche i consiglieri Giampaolo Pagliai di Centristi Forza Italia, Paolo Tosi del PD e il sindaco Alessandro Tomasi lo hanno ricordato. L’assemblea ha poi osservato un minuto di silenzio per rendergli omaggio.
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:51