Consiglio comunale, approvate le modifiche al Regolamento edilizio

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Data :

9 dicembre 2024

Municipium

Descrizione

Il consiglio comunale ieri ha approvato le modifiche e il monitoraggio al Regolamento edilizio con 19 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega), 10 contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti) e nessun astenuto.
La discussione è iniziata con una proposta di sospensiva da parte dell’opposizione che ha sollevato una questione di legittimità del Regolamento edilizio. Dopo un lungo e animato botta e risposta da parte dei consiglieri di minoranza e maggioranza, il consiglio ha votato e respinto la questione sospensiva.
Il provvedimento è stato presentato in aula dall’assessore all’urbanistica Leonardo Cialdi.
«Il Regolamento edilizio è stato approvato il 18 ottobre 2021 dal consiglio comunale – ricorda Cialdi -. Trascorso più di un anno, vengono apportate delle modifiche per migliorare il testo, scadenza che ci eravamo data proprio al momento dell’approvazione del regolamento».
Ecco le principali modifiche.
Abolizione della commissione edilizia, subentra la conferenza ristretta. «In base a una mozione votata all’unanimità dal precedente consiglio comunale, che chiedeva all’Amministrazione di valutare l’abolizione della commissione edilizia già nella stesura del precedente Regolamento edilizio, oggi (ieri ndr) proponiamo l’abolizione della commissione per sostituirla con la conferenza ristretta, che sarà composta dal dirigente all’urbanistica, dal funzionario e dal tecnico istruttore. La conferenza ristretta sarà utilizzata solo per casi di particolare complessità. Questa novità porterà a snellire notevolmente i tempi di rilascio sia dei permessi di costruire che degli atti di sanatoria».
Tolto il principio dell’abitabilità. «Si tratta di una modifica dell’articolo 16 del Regolamento edilizio – ha detto l’assessore all’urbanistica -. Dopo aver recepito un parere della Corte Costituzionale su un provvedimento della Regione Veneto, abbiamo tolto il principio dell’abitabilità. Per cui se a un immobile era stata a suo tempo rilasciata l’abitabilità, non è detto che di conseguenza possa essere anche conforme: se non lo fosse occorre, quindi, una sanatoria delle parti non conformi».
I tempi per il permesso a costruire. «In caso di rilascio di permesso a costruire – ha spiegato Cialdi - un cittadino avrebbe un anno di tempo per iniziare i lavori e tre anni per finirli. Può accadere, per la complessità della pratica, che l’Amministrazione impieghi più dei 90 giorni per legge per il rilascio del permesso. Pertanto qualora il Comune dovesse impiegare un tempo superiore a 90 giorni, il privato potrà chiedere una proroga altrettanto equivalente rispetto al termine di ultimazione dei lavori. Questa modifica ristabilisce giustizia nel rapporto tra Pubblica Amministrazione e il privato».
Costo di costruzione. «Abbiamo definito un modo unitario per definire il costo di costruzione anche per gli interventi di nuova edificazione – ha proseguito l’assessore - applicando, quindi, un prezzo al metro quadro per il costo di costruzione. In caso di restauro e risanamento conservativo se ne prenderebbe soltanto il 20%, nel caso della ristrutturazione conservativa il 50%, nel caso della ristrutturazione con ampliamenti l’80% e per la sostituzione edilizia il 100%. Si tratta di un provvedimento che mette chiarezza: infatti per tutti gli altri interventi che non fossero nuova costruzione si andava su perizia del tecnico e questo determinava situazioni di incongruenza e anche mancata uniformità. Quindi con questo sistema anche per gli interventi diversi dalla nuova costruzione avremo un modo unico e uniforme per definire quanto si deve andare a incassare per quanto riguarda l’Amministrazione e pagare per quanto riguarda il cittadino».
Altre novità. «Uniformandosi ai due pareri dell’Asl – ha spiegato l’assessore all’urbanistica - abbiamo anche rivisto le regole indicate sull’altezza e sui rapporti aeroilluminanti, i parametri igienico-sanitari delle unità immobiliari e anche le altezze interne uniformandosi prevalentemente al Regolamento di igiene del Comune di Pistoia in modo che Regolamento edilizio e Regolamento di igiene parlassero la stessa lingua e ristabilendo il principio che, laddove il Regolamento edilizio non si esprima, prevale quello di igiene».
Piano interrato e piano seminterrato. «Abbiamo specificato meglio la definizione di piano interrato e piano seminterrato andando a stabilire bene i parametri per poter chiarire meglio quali sono quei locali che possono stare in una tipologia di piano interrato rispetto a quello seminterrato. Ovviamente tutto questo nell’ottica di migliorare la qualità dell’abitato e anche della ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente».
Pannelli fotovoltaici. «Nel Regolamento edilizio abbiamo inserito i comportamenti che avevamo già assunto durante l’ondata del 110 presi via via attraverso atti dirigenziali. Il principio più interessante che abbiamo stabilito è che i pannelli fotovoltaici potranno essere inseriti sui tetti delle abitazioni dei centri storici: i pannelli non dovranno però essere visibili dalle vie principali pubbliche».
Forestazione urbana. «Abbiamo stabilito che le abitazioni dovranno inserire, nel caso di nuova edificazione, un’alberatura non più entro i 30 metri quadrati ma entro i 50 mq di superficie utile dell’abitazione. Inoltre nel mondo produttivo e commerciale abbiamo potenziato la piantumazione di alberi: prima era prevista la piantumazione di un albero ogni 100 metri quadri di superficie utile, oggi l’abbiamo portata a 3 mq».
Dati. «Di fronte a una pianificazione scaduta e quindi alla impossibilità di edificare sul nostro territorio - ha evidenziato Cialdi -, e quindi soltanto su interventi di ristrutturazione siamo passati da una media annua di oneri incassati di circa 2 milioni di euro ad un importo che abbiamo chiuso al 31 dicembre 2022 di 3.671.000 euro, quindi quasi raddoppiato. Anche le pratiche lavorate dagli uffici tecnici comunali sono aumentate di oltre il 50%».
Al Regolamento edilizio, prima dell’approvazione, sono stati presentati 31 emendamenti di cui 10 da parte della maggioranza (Fratelli d’Italia e Ale Tomasi Sindaco) tutti accolti e 21 sono stati presentati da parte della minoranza (Civici Riformisti, Pistoia Ecologista Progressista e PD) di cui ne sono stati accolti 9. Per tutto il pomeriggio sono stati discussi gli emendamenti ai vari articoli del Regolamento edilizio fino ad arrivare a votare il provvedimento alle 20.45.
Numerosi gli interventi che si sono susseguiti per tutta la durata dell’assemblea, tra i quali quelli di Tina Nuti dei Civici Riformisti, Francesco Pelagalli di Fratelli d’Italia, di Mattia Nesti di Pistoia Ecologista e Progressista, Salvatore Patanè del gruppo Ale Tomasi Sindaco, il gruppo Partito Democratico e Paola Calzolari di Amo Pistoia.
«Il Regolamento edilizio approvato dalla maggioranza con il voto contrario di Civici e Riformisti – ha detto la capogruppo Tina Nuti - è solo un adeguamento alle leggi superiori, unica novità è l’abolizione della Commissione edilizia, sostituta dalla conferenza interna. Ho presentato una serie di emendamenti per migliorarne la struttura, e soprattutto per garantire che la valutazione di progetti importanti sia affidata anche a tecnici esterni con competenze specifiche e settoriali. Non è stato accolto, inspiegabilmente, l’emendamento per la trasparenza nella convocazione degli esperti esterni. Un provvedimento che, a mio parere, non renderà più spedite le procedure per aver pareri e permessi: gli uffici sono sguarniti di personale e i tecnici che ci sono se ne vanno in altri comuni».
«Nel 2021, in fase di adozione, avevamo promesso un monitoraggio ad un anno dall'applicazione delle norme rivoluzionarie – ha ricordato il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Pelagalli -. Manteniamo la parola data ai cittadini. Semplificazione e risparmio di tempo per i cittadini, queste le linee guida che si è data questa Amministrazione sin dallo scorso mandato. Oggi la commissione edilizia, che appesantiva i passaggi amministrativi, è stata abolita e in caso di tempi di risposta degli uffici più lunghi del previsto si introduce la possibilità di proroga della validità dei permessi a costruire, laddove l'amministrazione ritardi nel rilascio, garantendo il principio di maggior giustizia e trasparenza nel rapporto tra cittadini e amministrazione pubblica. Semplificazioni ulteriori anche per l'installazione dei pannelli fotovoltaici, non sarà più necessario il parere della commissione paesaggistica, ma sarà sufficiente il parere della sovrintendenza qualora ricorrano vincoli introdotti dalla normativa nazionale. Risposte celeri, trasparenza ed immediatezza nei rapporti con la pubblica amministrazione, oltre a rigenerazione urbana, riqualificazione e incentivazioni, questi i nostri principi».
«Pistoia Ecologista Progressista ha votato contro l’aggiornamento del Regolamento edilizio – ha dichiarato il capogruppo Mattia Nesti - perché non abbiamo condiviso tempi e modi del “monitoraggio” presentato dall’amministrazione. Si sono usati i numeri delle pratiche edilizie 2021 e 2022, aumentate grazie al Superbonus e non certo per questo regolamento, per non fare un vero monitoraggio, che doveva coinvolgere i professionisti del settore per tempo, in una valutazione complessiva sull’efficacia delle norme introdotte nel 2021. Nell’insieme delle norme manca una strategia chiara che indichi quali interventi si ritengono prioritari: consumo di suolo o recupero e sostituzione dell’esistente? In quali aree del territorio comunale? Difficile intravedere un indirizzo in questo Regolamento edilizio e in assenza del Piano operativo comunale.I nostri emendamenti approvati permetteranno almeno di aumentare le agevolazioni sul costo di costruzione per chi decide di recuperare edifici esistenti, in particolare in collina e in montagna».
«Semplificazione delle procedure con l’eliminazione della Commissione edilizia e sgravi economici ai cittadini – ha evidenziato Salvatore Patanè di Ale Tomasi Sindaco - è il tema di fondo nelle modifiche apportate al Regolamento edilizio. Il testo approvato, che include recenti disposizioni legislative, disciplina anche una serie di interventi e di parametri edilizi tali da non dover richiedere più alcun parere preventivo all’azienda Ausl di competenza, facilitando così le procedure degli operatori di settore, professionisti e tecnici degli Uffici comunali. Nessuna sanatoria del testo precedente come sostenuto dalla minoranza, semmai la conferma degli impegni assunti riguardanti il monitoraggio periodico ed un ulteriore passo in avanti, in attesa di discutere ed approvare a breve le nuove linee strategiche di pianificazione urbanistica».
«Questo Regolamento edilizio presentava un vizio sostanziale già al momento della sua approvazione nel 2021 – ha evidenziato il gruppo del Partito Democratico - poiché non era stato richiesto all’Asl il parere, obbligatorio secondo le leggi regionali. Una grave mancanza che la Giunta ha cercato di rimediare con un parere postumo, mai fatto recepire dal Consiglio Comunale. Oggi (ieri ndr) si modifica quindi un atto viziato in origine. La maggioranza parla di risultati strepitosi: grazie al Regolamento e allo snellimento della Commissione Edilizia, destinata ad essere perciò abrogata, sono incrementate le pratiche e l’incasso degli oneri. Viene però omesso che nel frattempo è scattato il Bonus 110 ed è principalmente a quello che è dovuto l’incremento delle pratiche. In più mancano ancora nella macchina comunale quei profili in grado di sopperire completamente alla Commissione Edilizia. Chi tutelerà il cittadino? Il coinvolgimento degli Ordini Professionali nella fase di discussione è stato minimo, non è stata neanche ascoltata la loro richiesta di creare un tavolo di lavoro condiviso che permetta un vero approfondimento sull’efficacia del regolamento. Un regolamento debole e poco incisivo, dove manca quella forte e chiara impronta ecologista che la maggioranza vanta, ma che almeno dal punto di vista procedurale è stato approvato finalmente nel modo corretto».
«Il Regolamento edilizio è stata una delle pratiche dove l’Amministrazione Tomasi ha dimostrato di preferire l’ascolto dei cittadini rispetto ad ogni logica politica – ha sottolineato Paola Calzolari capogruppo di Amo Pistoia. Il regolamento, approvato per la prima volta da questa Amministrazione il 18 ottobre 2021, è stato prima sottoposto nella sua bozza ai tecnici e agli ordini e poi, solo in un secondo momento, ai politici. In tutte le commissioni hanno partecipato insieme ai commissari i tecnici che hanno discusso articolo per articolo. Questo modo di operare è stato adottato anche in occasione della modifica del regolamento, votata ieri in consiglio comunale, dove abbiamo visto di concerto i politici lavorare con i tecnici. Vincente è risultata anche la prassi introdotta per la prima volta dalla nostra Amministrazione già dal 2021 di monitorare gli effetti del regolamento sul nostro territorio annualmente, in modo da poter modificare il regolamento quando risulti necessario».

Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:50

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