Un nuovo regolamento per la partecipazione attiva e la cura dei beni comuni

La presentazione del Regolamento della partecipazione attiva per la collaborazione dei cittadini alla cura dei beni comuni

Data :

5 agosto 2024

Un nuovo regolamento per la partecipazione attiva e la cura dei beni comuni
Municipium

Descrizione

Valorizzare, disciplinare e incentivare forme di collaborazione tra cittadini, associazioni e amministrazione per la cura e la gestione dei beni comuni: è questo l'obiettivo prioritario del Regolamento della partecipazione attiva e per la collaborazione dei cittadini alla cura dei beni comuni proposto dalla giunta comunale, che è stato sottoposto a consultazione pubblica, durante il mese di novembre 2015, sia attraverso incontri specifici dedicati alle realtà più attive del territorio, quali le pro loco, le associazioni, i comitati, il mondo della scuola, sia tramite il forum telematico del nostro sito internet. 

Al termine di questa prima fase di consultazione, la proposta di regolamento è stata illustrata nell’ambito di un convegno che si è tenuto nella sala Maggiore del Palazzo Comunale il 2 dicembre 2015, al quale hanno preso parte Anci Toscana, il Comune di Bologna, primo ente ad aver adottato un regolamento per la partecipazione, e il professore Gregorio Arena, presidente del laboratorio della sussidiarietà Labsus, tra i massimi esperti del tema.

Il regolamento intende promuovere la cultura del bene comune che unisce cittadini, lavoratori pubblici e amministratori nel perseguimento degli interessi generali; favorire la partecipazione attiva e il civismo diffuso come fondamento di una comunità di cittadini; valorizzare le libere forme associative; disciplinare le forme di collaborazione tra cittadini, associazioni e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni, attraverso l’approvazione di Patti di collaborazione che definiscano gli ambiti di intervento e i reciproci impegni.

Pistoia è già ricca di esperienze positive in questo senso, a partire dalle collaborazioni tra i comitati paesani e le pro loco per la realizzazione di piccoli interventi nelle aree ex circoscrizionali, per proseguire con i gruppi di cittadini che si sono spontaneamente offerti di ripulire le strade dopo la tempesta di vento del 5 marzo, i genitori e i nonni degli alunni delle scuole comunali che periodicamente contribuiscono all’imbiancatura e all’abbellimento delle aule e dei giardini scolastici; la collaborazione con le cooperative che ospitano i profughi e i richiedenti asilo.

L’obiettivo delregolamento è dunque quello di promuovere e disciplinare in forme chiare, semplici e condivise tutte le forme di partecipazione attiva dei cittadini e delle realtà associate per la cura degli spazi comuni. L'apporto dei cittadini si trasformerebbe così da un’esperienza episodica, pur preziosissima, ad una modalità sempre disponibile di amministrazione condivisa.

Le possibilità di collaborazione potranno essere le più varie. Potranno ad esempio riguardare la cura, anche solo occasionale, e la gestione condivisa di uno spazio pubblico (giardini e aree a verde per la fruizione pubblica, la manutenzione, la pulizia e il taglio dell'erba; piazze e strade per interventi di decoro urbano e di minima manutenzione; cimiteri di frazione e altri). Si potrà stringere un patto di collaborazione anche per la gestione condivisa di uno spazio privato messo a disposizione per un uso pubblico oppure per veri e propri interventi di rigenerazione degli spazi pubblici o privati ad uso pubblico realizzati con il contributo economico dei cittadini interessati.

Potranno essere attivati anche interventi per la cura e la rigenerazione di edifici o altri beni di proprietà comunale in stato di disuso o di abbandono, che potranno essere così portati a nuova vita da cittadini o associazioni volenterose.

I patti di collaborazione di questi tipo, aventi ad oggetto la cura e la rigenerazione di immobili, potranno anche prevedere la gestione condivisa del bene da parte dei cittadini, costituiti in associazione, consorzio, cooperativa, fondazione di vicinato o comprensorio, a titolo gratuito, al fine di garantire la fruizione collettiva del bene e l’apertura a tutti i cittadini disponibili a collaborare agli interventi di cura e di rigenerazione del bene.

Di centrale rilevanza, inoltre, il ruolo attribuito alle scuole e alla formazione. Con il regolamento della partecipazione, l'alleanza tra cittadini e istituzioni non sarà più solo auspicabile, ma diventerà una buona pratica da attuare. Per diffondere e radicare le pratiche di collaborazione, il Comune promuoverà il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado, organizzando percorsi formativi – teorici e pratici – sul tema dell'amministrazione condivisa dei beni comuni rivolta agli studenti e alle famiglie, ma anche ai propri dipendenti e ai cittadini. Il Comune continuerà inoltre a favorire, adesso sotto la cornice più puntuale e snella del regolamento, le proposte di interventi di piccola manutenzione da parte delle famiglie dei bambini – nonché degli stessi studenti - che frequentano le scuole comunali.

Le attività svolte nell'ambito dei patti di collaborazione, poiché considerate di particolare interesse pubblico, potranno registrare esenzioni o agevolazioni per quanto riguarda il canone per l'occupazione del suolo pubblico o la tassa sui rifiuti.

Al fine di agevolare la comunicazione tra l'Ente e i suoi interlocutori e semplificare l'iter di attuazione di ogni intervento, associazioni e cittadini avranno un referente unico all’interno dell'Amministrazione con cui rapportarsi.

Il patto di collaborazione disciplinerà le eventuali coperture assicurative dei privati contro gli infortuni e per la responsabilità civile verso terzi connessi allo svolgimento dell'attività di cura dei beni comuni, in conformità alle previsioni di legge e, in ogni caso, secondo criteri di adeguatezza alle specifiche caratteristiche dell’attività svolta. Inoltre, ai cittadini verranno fornite, sulla base delle valutazioni effettuate, informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui operano per la cura dei beni comuni e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate o da adottare. Inoltre, i cittadini attivi saranno tenuti a utilizzare i dispositivi di protezione individuale che il Comune riterrà adeguati.

Il regolamento è stao approvato con delibera CC n° 158 del 7/11/2016

Ultimo aggiornamento: 5 agosto 2024, 11:35

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