Descrizione
Che cosa è
Istat, a partire dal Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni anno 2021 si pone come obiettivo anche la rilevazione delle convivenze anagrafiche e delle cosiddette popolazioni speciali, ovvero le popolazioni elusive costituite da persone senza tetto, senza fissa dimora o che vivono nei campi attrezzati e negli insediamenti tollerati o spontanei. Esse rappresentano un universo variegato e di difficile intercettazione sul territorio nell’ambito della rilevazione censuaria che ha richiesto un importante cambio di paradigma metodologico. Nell’ambito del disegno del Censimento Permanente, sono stati infatti distinti alcuni sottogruppi di popolazione, le cui specificità richiedono l’adozione di un approccio dedicato e che quindi sono esclusi dalla popolazione di riferimento delle indagini campionarie annuali.
Al Censimento del 2011 erano circa 125mila le persone rilevate in altro tipo di alloggio – cioè persone che vivevano nei campi attrezzati, nelle baracche, nei garage e nelle situazioni di fortuna, compresi circa 35mila senza tetto – e si ipotizza che nell’arco di dieci anni questa parte della popolazione sia aumentata come conseguenza della crisi economica.
Nel 2014, grazie a una convenzione tra Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (fio.PSD) e Caritas Italiana, è stata realizzata in 158 comuni un’indagine sulla condizione delle persone che vivono in povertà estrema. Dall’indagine è emerso che, nei mesi di novembre e dicembre 2014, hanno utilizzato almeno un servizio di mensa o accoglienza notturna 50.724 persone senza dimora, il 2,43 per mille della popolazione regolarmente iscritta presso i comuni considerati, un valore in aumento rispetto a tre anni prima, quando era il 2,31 per mille (47.648 persone).
Chi risponde
La rilevazione sulle Convivenze e popolazioni speciali coinvolge tutti i Comuni per il quinquennio 2022-2026 ed è prevista dal Piano Generale del Censimento Permanente della Popolazione delle Abitazioni, approvato dal Consiglio dell’Istituto nazionale di statistica.
Nella pratica a svolgere questi adempimenti di natura statistica, sono gli operatori dell’ufficio Censimento con la collaborazione dell’ufficio anagrafe.
Come vengono raccolti i dati
Nelle precedenti edizioni dei Censimenti della popolazione (per la prima volta nel 1991 e, in seguito, nel 2011), i senza fissa dimora e i senza tetto erano rilevati con tecnica “point in time”, ossia una rilevazione effettuata nel corso di una notte nei grandi comuni con l’obiettivo di individuarne il maggior numero possibile. Dal 2021 si utilizzano invece come fonte i Registri dai quali dedurre le informazioni anagrafiche su dette popolazioni, a completamento del conteggio e della definizione della struttura demografica della popolazione censita.
Le attività riguardano in particolare la verifica degli indirizzi delle convivenze anagrafiche con la comunicazione all’Istat dell’ammontare delle persone residenti nelle stesse convivenze e la verifica delle popolazioni speciali (persone senza tetto o senza fissa dimora e persone residenti nei campi attrezzati, insediamenti tollerati e insediamenti spontanei non autorizzati).
Tutte le informazioni confermate, modificate o eliminate nell’ambito dell’attività sulle Convivenze anagrafiche e popolazioni speciali dovranno essere allineate con le informazioni presenti negli archivi anagrafici comunali.
Nell’ambito delle attività di competenza, il Comune utilizza esclusivamente i dati presenti nell’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU), che costituisce il riferimento nazionale per gli stradari e indirizzari comunali e, in alternativa, purché i contenuti siano gli stessi di quelli presenti in ANNCSU, può utilizzare il proprio stradario/indirizzario, conservato a livello locale nei propri sistemi informativi.
L’attività in oggetto relativa alle convivenze anagrafiche e alle popolazioni speciali viene effettuata attraverso il Sistema di Gestione delle Indagini (SGI) e consiste nella verifica, aggiornamento e integrazione delle informazioni relative ai seguenti tre aggregati di popolazione:
- persone residenti in convivenze anagrafiche;
- persone residenti in campi attrezzati, insediamenti tollerati e insediamenti spontanei non autorizzati;
- persone senza tetto o senza fissa dimora.
La verifica avverrà sulla base dei dati disponibili presso il Comune con riferimento al 31 dicembre dell’anno precedente alla rilevazione.
L’Istat propone ai comuni una lista di convivenze anagrafiche, una lista di famiglie residenti in campi attrezzati autorizzati insediamenti tollerati e insediamenti spontanei non autorizzati e una lista di famiglie senza tetto/senza fissa dimora, tutte estratte dal Registro Base degli Individui (RBI),aggiornata alla data del 31 dicembre dell’anno precedente. Il Responsabile dell’attività, coadiuvato da eventuale personale di staff, e sulla base delle informazioni in possesso dell’anagrafe comunale, procede a verificare, aggiornare ed integrare le liste precaricate in SGI, confermando, modificando, eliminando o aggiungendo i dati con le seguenti informazioni: sezione di censimento, codice identificativo della convivenza in ANPR, denominazione della convivenza o del campo attrezzato autorizzato e loro indirizzo, tipo di convivenza/campo e tipo di indirizzo nei senza fissa dimora (fittizio o reale), numero delle persone e/o delle famiglie residenti negli stessi distinte per sesso e cittadinanza (italiana e straniera).
Obiettivi della rilevazione
Con il Censimento del 2021 e l’uso dei Registri anagrafici Istat vuole arrivare a identificare con maggiore dettaglio le persone che vivono nelle convivenze anagrafiche e le persone senza tetto, senza fissa dimora o che vivono nei campi attrezzati e negli insediamenti tollerati o spontanei, un aggregato di poco più di 500mila persone.
In particolare per convivenza anagrafica si intende (ai sensi del Regolamento Anagrafico, art. 5 comma 1, D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223) un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili, aventi dimora abituale nello stesso comune. Questa componente include meno di 400mila persone.
Ai fini del censimento, si definisce persona senza fissa dimora, sulla base del Regolamento Anagrafico, chi non abbia in alcun comune quella dimora abituale che è elemento necessario per l’accertamento della residenza (girovaghi, artisti di imprese spettacoli itineranti, commercianti e artigiani ambulanti, ecc.). In questo caso si considera comune di dimora abituale quello di iscrizione anagrafica, ovvero quello di domicilio o, in alternativa, quello di nascita.
Si definisce invece persona senza tetto chi non ha un indirizzo di dimora abituale perché vive in strada. Queste persone sono iscritte in anagrafe ad indirizzi fittizi (ad es, via della casa comunale) oppure presso un indirizzo reale (ad es. quello delle associazioni che operano a sostegno di tali categorie). Sono inoltre da includere in questo aggregato di popolazione le persone che vivono nei campi attrezzati, o negli insediamenti tollerati, oppure negli insediamenti spontanei/non autorizzati/informali. Queste due ultime componenti (senza tetto e persone che vivono nei campi attrezzati) si stima che possano ammontare attualmente a circa 150 mila persone.
Un importante obiettivo del Censimento è sicuramente quello di migliorare la qualità degli indirizzi di queste particolari popolazioni attraverso l'integrazione tra il Registro di Base degli Individui (RBI) e il Registro Statistico dei Luoghi (RSBL). Per l’aggiornamento degli indirizzi e l’integrazione dei Registri statistici e dell’Anagrafe l’Istat, tramite il Sistema di Gestione delle Indagini (SGI), fornisce all’Ufficio Comunale di Censimento (UCC) un elenco di convivenze anagrafiche per verificarne la correttezza e inserire alcune informazioni di base (numero di persone abitualmente dimoranti distinte per sesso e cittadinanza); richiede, inoltre, la verifica e l’aggiornamento degli indirizzi reali e fittizi ai quali risultano iscritte, da Registro anagrafico, le persone senza tetto/senza fissa dimora e l’inserimento del numero di persone iscritte per sesso e cittadinanza; infine, l’Istat chiede agli UCC di fornire l’elenco dei campi attrezzati e non attrezzati (se noti) presenti sul territorio comunale, corredato di informazioni di base (iscritti come abitualmente dimoranti per sesso e cittadinanza). Obiettivo di queste operazioni è di verificare e allineare le informazioni presenti nei Registri anagrafici con quelle fornite all’Istat dagli UCC. L'aggancio per indirizzo o per sezione di censimento (geocodifica) degli individui "residenti" del Registro di Base degli Individui con gli indirizzi verificati dalle anagrafi comunali consente di conteggiare ogni anno queste componenti della popolazione e di raccogliere le informazioni necessarie per progettare e realizzare con periodicità, nell’ambito delle operazioni censuarie, una indagine di approfondimento sulle condizioni di vita delle persone senza dimora.
Qual è il periodo di rilevazione
La raccolta dei dati si svolge tra marzo e maggio di ogni anno.
Come consultare i risultati dell'indagine
I risultati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni vengono diffusi dall’Istat, a partire dal 15 dicembre 2020, su tre piattaforme caratterizzate da diverse funzionalità e contenuti:
- Data Warehouse tematico dei Censimenti permanenti. Sono disponibili i dati per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021. Le tabelle sono personalizzabili ed esportabili in formato .xls e .csv.
- Banca dati dedicata Sono disponibili i dati in formato tabellare, sotto forma di grafici e di mappe. I dati, riferiti agli anni 2018, 2019, 2020, 2021 e alla serie storica 1951-2011 (riportata ai confini territoriali del 2019) sono navigabili e visualizzabili per territorio e per tema, e sono esportabili in formato .xls e .csv.
- Mappe GIS Sono disponibili elaborazioni cartografiche interattive per la popolazione residente in serie storica 1951-2019.
- Comunicati territoriali Sono disponibili comunicati stampa con un’analisi dei dati a livello regionale.
Per saperne di più
È disponibile il sito dedicato Censimenti giorno dopo giorno. Rimandiamo al sito Istat relativo ai Censimenti per maggiori informazioni e per la consultazione dei risultati in numeri.
Obbligo di risposta e sanzioni previste
La rilevazione censuaria, compresa tra le rilevazioni statistiche di interesse pubblico, è inserita nel Programma statistico nazionale 2017-2019, Aggiornamento 2019 (codice schede IST-02492, IST-02493, IST-02494, IST-0255, IST-02660).
La rilevazione rientra inoltre negli elenchi allegati al D.P.R. di emanazione del PSN che indicano le indagini con obbligo di risposta e quelle la cui mancata risposta, ovvero la risposta incompleta o scientemente errata comporta la sanzione, ai sensi degli artt. 7 e 11 del Decreto legislativo n. 322/1989. Pertanto la mancata fornitura dei dati sarà sanzionata.
Tutela della riservatezza
Le informazioni raccolte in occasione del Censimento, sono tutelate dal segreto d’ufficio (art. 8 d.lgs. n. 322/1989), dal segreto statistico (art. 9 d.lgs. n. 322/1989) e – con riferimento al trattamento di dati personali – sottoposte alla normativa vigente.
Titolare dei dati e responsabile del trattamento
Per il trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 24 del Regolamento (UE) n. 679/2016, il titolare è l’Istat – Istituto nazionale di statistica, Via Cesare Balbo, 16 – 00184 Roma, che, per le fasi della rilevazione di rispettiva competenza, ha attribuito specifici compiti e funzioni connessi al trattamento dei dati personali al Direttore centrale per le Statistiche demografiche e del censimento della popolazione e al Direttore Centrale per la Raccolta dati (art. 2-quaterdecies d.lgs. n. 196/2003); l’Istat ha inoltre designato come Responsabili del trattamento (art. 28 Regolamento) i responsabili degli Uffici Provinciali e Comunali di Censimento e il referente della Società incaricata della gestione del numero verde 800.188.802.
L’Istat garantisce, nei limiti previsti dal Regolamento, l’esercizio dei diritti degli interessati (artt. 15 e ss.).
Contatti ISTAT
Per ricevere assistenza ed informazioni sulle modalità tecniche e operative e sugli aspetti tematici relativi alle suddette attività è possibile scrivere all’indirizzo mail pop.speciali@istat.it.
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Ultimo aggiornamento: 13 agosto 2024, 14:33