Consiglio comunale, approvato all’unanimità il parere sul bilancio 2019 della Società della Salute

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Data :

9 dicembre 2024

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Con voto unanime il consiglio comunale di ieri, lunedì 15 giugno, ha approvato il parere sul bilancio consuntivo 2019 della Società della Salute Pistoiese.
Il documento è stato presentato dal vicesindaco e assessore alle politiche di inclusione sociale e presidente della Società della Salute Pistoiese Anna Maria Celesti.
«Il bilancio della Società della Salute ha un trend positivo e i dati sono particolarmente buoni – ha evidenziato Celesti -. Lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2019 è di 12.946.318 euro. L’attivo è dato da più voci: 2.065.734 euro di crediti dalla Regione, 2.026.723 crediti dai Comuni soci, 3.412.983 di crediti dall’Azienda Usl Toscana Centro e 4.831.000 euro sono le disponibilità liquide».
Riguardo al conto economico il vicesindaco e presidente della SdS ha spiegato che «al 31 dicembre 2019 il valore della produzione è di 19.706.192 euro con un incremento di circa 350.000 euro rispetto all’anno precedente. Tra il 2017 e il 2019 l’incremento è stato, invece, superiore a 4.500.000 euro rispetto al valore della produzione e di circa 2.900.000 euro rispetto al bilancio di previsione per l’annualità 2019. L’aumento di produzione dal 2017 è dovuto anche al fatto che c’è stato da parte dei Comuni un conferimento di attività per quanto riguarda i servizi socio-assistenziali soprattutto l’educativa familiare, l’assistenza scolastica e l’assistenza domiciliare in particolare dai Comuni di Pistoia, Serravalle Pistoiese e Montale. L’incremento è dovuto anche ai progetti finanziati dal Fondo sociale europeo, reperiti attraverso la partecipazione ai bandi».
Il vicesindaco Celesti ha dedicato una parte del suo intervento anche alla questione dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus. «Nessun ospite nelle Rsa della Società della Salute Pistoiese è risultato positivo al Covid, così come nessun operatore che lavora in queste strutture. Ciò significa che la gestione e le misure prese in tempo da parte della SdS nel suo insieme, a partire dal direttore dottor Daniele Mannelli e da tutti i sindaci del territorio, è stata tempestiva e appropriata alla situazione che si andava determinando. L’esperienza maturata in questo tempo di emergenza sanitaria dovrà portare a riprogrammare ruoli e funzioni della SdS per dare sempre più risposte adeguate e di qualità sul territorio. Un grazie comunque a tutti gli operatori del sistema sanitario che nonostante le grandi obiettive difficoltà ha risposto in modo eccellente grazie alla grande professionalità e umanità di tutti gli operatori sanitari e non che sono stati in prima persona attori contro il coronavirus».
Al termine dell’intervento di Anna Maria Celesti sono seguiti diversi interventi dei consiglieri comunali. Eccone alcuni.
«Il nostro voto è favorevole – ha espresso il capogruppo del Pd Walter Tripi - perché si conferma che la Società della Salute, nonostante fosse osteggiata da molti dell'attuale maggioranza, è in realtà uno strumento di qualità, capace di stare al passo con una società che cambia di continuo le proprie esigenze. Il benessere si ottiene dall'integrazione di molti aspetti: da quello della salute a quello sociale, dal lavoro all'integrazione. La SdS si sta muovendo su questo solco e riteniamo che la qualità della vita e dei servizi non abbia colore politico. Spiace, da questo punto di vista, che qualcuno della maggioranza abbia voluto sfruttare l'occasione per collegare gli oltre 34mila morti per Covid a battaglie politiche di bottega. Con pieno rispetto per queste persone, per i loro familiari, per i medici e gli operatori, noi scegliamo di stare al merito delle questioni: la Toscana ha affrontato meglio di altri l'emergenza, e siamo solo soddisfatti quando i servizi sul territorio funzionano».
«Discutere il bilancio consuntivo della Società della Salute non è un fatto scontato ed usuale nel nostro Consiglio comunale – ha detto il capogruppo di Forza Italia – Centristi per l’Europa Iacopo Bojola -, va ricordato, infatti, che questo organismo è nato nel 2008 e sino al 2017, mai era stato permesso di discutere di tale argomento in questa sede. Chi sostiene il contrario lo dimostri, anziché alzare la voce al vento, nel contempo siamo orgogliosi che anche i colleghi delle minoranze esprimano tutta la soddisfazione per l’operato del nostro vicesindaco Anna Maria Celesti e la struttura tecnica che l’affianca. Come rilevato in Commissione anche da altri, la SdS era in origine una scatola vuota che grazie al lavoro svolto ed ottimizzato da questa amministrazione, può vantare zero casi di contagio fra gli ospiti delle nostre Rsa e fra gli operatori che vi lavorano, l’apertura di un reparto post-Covid al Ceppo, nonostante il 23 febbraio scorso dalla Regione non pervenissero pareri favorevoli in tal senso, oltre a molte altre iniziative di carattere sociale verso i soggetti più deboli».
«Sui punti che riguardano la prevenzione, il recupero degli ospedali, lo scriteriato accorpamento delle Asl, la riduzione drastica del personale, la riorganizzazione del territorio e tutto il lavoro sulla non autosufficienza – ha detto la capogruppo di Pistoia Spirito libero Tina Nuti - siamo tutti chiamati, maggioranza e opposizione, a lavorare perché è in gioco il futuro del diritto alla salute, nostro e delle nuove generazioni. Il Covid-19 ha fatto capire quanti errori sono stati fatti in campo sanitario e speriamo serva per intervenire laddove necessario. Pistoia può e deve candidarsi presso la Regione Toscana per un riutilizzo sanitario anche del reparto muove degenze e dell’intera area dell’ex Ceppo. L’accordo di programma può essere rivisto. Per il bilancio della Società della Salute parere favorevole, ma è arrivato il momento di riaprire i centri per disabili e ripartire con le visite dell’UVM per le persone non autosufficienti.
«Questa è una giornata di festa – ha esordito il consigliere della Lega Francesco Mazzeo – per gli importanti dati del bilancio della Società della salute e per non esserci stato nemmeno un morto causato da  coronavirus nelle Rsa della Società della Salute Pistoiese, soprattutto alla luce di quanti anziani purtroppo, sono invece deceduti in queste strutture in altre città. Chi ha operato a Pistoia lo ha fatto molto bene. La Sds è come se stesse regalando giorni di vita alle persone, perché, attraverso vari progetti, chi deve curarsi, dopo il ricovero in ospedale, può tornare a casa ed essere seguito durante la degenza della malattia. In particolare in questo periodo la Sds è stata utilissima perché è andata incontro alle esigenze della fascia più debole della popolazione. A Pistoia possiamo essere orgogliosi: l’assessore Celesti in questi tre anni ha svolto un lavoro egregio grazie a capacità tecniche e umane ha risolto questioni molto complesse».

Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:03

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