Descrizione
Con 19 voti favorevoli (Pistoia Concreta, Fratelli d´Italia, Lega, Forza Italia, Amo Pistoia, Movimento 5 Stelle) e 8 astenuti (Pd, Pistoia Sorride, Pistoia Città di tutti), nella seduta di lunedì 25 marzo il consiglio comunale ha approvato il regolamento per la disciplina delle funzioni del garante dell´informazione e della partecipazione.
Il regolamento, formato da 8 articoli, ha l´obiettivo di «assicurare l´informazione e la partecipazione dei cittadini e a tutti i soggetti interessati alla formazione degli atti di governo del territorio di competenza del Comune, ai sensi della legge regionale 65/2014», come recita l´articolo 1 del regolamento comunale.
La legge regionale 65 del 2014 Norme per il governo del territorio (che va a abrogare e sostituire la precedente legge regionale 1/2005), sostituisce la figura del Garante della comunicazione con la figura del Garante dell´informazione e della partecipazione, rafforzando l´obiettivo di considerare i cittadini e i soggetti istituzionali quali componenti fondamentali delle procedure di formazione degli atti di governo del territorio, secondo criteri di trasparenza e coerenza. Il Comune di Pistoia, dal 2005 a oggi, si è dotato di una disciplina transitoria che con l´approvazione del regolamento viene superata.
Nel suo intervento l´assessore al governo del territorio ha spiegato che si «tratta di un adempimento formale a cui l´Amministrazione è tenuta in base alla legge urbanistica regionale 65 del 2014, anche in virtù del regolamento applicativo delle legge stessa del 2017 e delle successive linee guida. Non si tratta della partecipazione in senso ampio, generalizzato, ma quella che la legge regionale urbanistica prevede per determinate tipologie di atti di pianificazione in particolar modo quelli non semplificati e i piani attuativi più complessi. Il garante per l´informazione e la partecipazione può essere sia un dipendente interno dell´Amministrazione che un soggetto esterno. Fino a oggi l´Amministrazione non è stata scoperta sulla materia, in virtù di una disciplina transitoria approvata con una delibera di giunta del 2005, la quale in virtù della legge 1 del 2005 all´epoca aveva – in via transitoria - stabilito l´istituzione del garante. Nella prospettiva della nuova pianificazione e del rilevante impegno che il nuovo piano strutturale e il nuovo piano operativo porteranno – ha proseguito l´assessore - abbiamo ritenuto necessario dotarsi sia del regolamento che del garante, che sarà nominato con provvedimento del sindaco. A livello regionale il responsabile dell´informazione e della partecipazione viene nominato con un provvedimento del presidente della giunta regionale, allo stesso modo per il Comune la scelta avverrà con decreto del sindaco».
«Per quanto riguarda le funzioni del garante sono indicate all´articolo 3 della proposta di regolamento. In particolare il garante concorda con il responsabile del procedimento il livello di informazione e l´attività di partecipazione da assicurare ai cittadini, singoli e associati, e a tutti i soggetti interessati, in merito al procedimento da attivare in funzione della diversa scala e tipologia di atti di governo del territorio, in via obbligatoria, il piano strutturale, il piano operativo comunale e certi piani attuativi. La Regione, dopo il regolamento, ha emanato linee guida che indicano i livelli minimi e uniformi cui attenersi. Al contrario non è possibile normare il massimo della partecipazione perché la stessa dipende dalle valutazioni in concreto svolte dal responsabile del procedimento e dallo stesso garante a seconda del livello di complessità del provvedimento stesso. Il garante – ha spiegato l´assessore al governo del territorio - darà conto delle iniziative assunte e del risultato dato anche estrapolando dall´attività partecipativa i contributi venuti dai singoli o dalle associazioni. Entro il 31 dicembre di ogni anno deve essere trasmesso al garante regionale un resoconto sui processi partecipativi attivati e in corso di attuazione all´interno dell´Amministrazione».
«Con l´entrata in vigore del regolamento – ha concluso l´assessore - , l´Amministrazione formalizza in modo più corretto le funzioni e l´operatività del garante, all´alba di un processo partecipativo che si annuncia molto intenso con il nuovo piano strutturale e il nuovo regolamento urbanistico, ma anche le questioni attinenti all´area del Ceppo e alle Ville Sbertoli».
Conclusa la presentazione dell´assessore al governo del territorio, è intervenuto il capogruppo del Movimento 5 Stelle sottolineando che «in commissione abbiamo approfondito alcuni aspetti legati a questo regolamento che in parte è una sorta di atto dovuto. In assenza di una regolamentazione su questa materia alcuni provvedimenti, in particolare quelli relativi urbanistica, avrebbero un ostacolo sul loro percorso che impedirebbe poi la loro approvazione. In commissione sono emersi alcuni aspetti sulla genericità di questo regolamento: mancano, infatti, alcuni dettagli che possano far capire l´iter degli incontri pubblici, come verranno convocati e gestiti. Il percorso partecipativo – ha concluso il capogruppo - è uno degli elementi fondamentali e centrali per il Movimento 5 Stelle. Siamo d´accordo e condividiamo lo scopo di questa formalizzazione seppur con quelle carenze e mancanze di dettaglio che avremmo maggiormente gradito».
Due gli interventi durante le dichiarazioni di voto.
Il capogruppo del Pd ha sottolineato che si tratta di «un tema centrale nella vita pubblica e politica della città ovvero la partecipazione ai processi e procedimenti di decisione ed è chiaro che è un argomento sempre più attuale e necessario affrontare in maniera concreta anche con il cambiare degli strumenti e del contesto. Allo stesso tempo è delicato perché la partecipazione è necessaria, doverosa, dovuta e si deve trovare l´equilibrio per il quale si possa arrivare a una decisione e procedere. La partecipazione deve essere tutta quella necessaria ma non può essere all´infinito. Si deve equilibrare le esigenze del processo di decisione con la legittima necessità dei cittadini di partecipare. Ci sono alcuni elementi da capire come nel concreto quotidiano potrà funzionare nel nostro Comune e che sono quello delle competenze richieste alla figura che svolgerà il ruolo di garante. Individuare una figura che abbia tutte le competenze e individuare i criteri entro cui queste competenze devono stare ancora non è perfettamente chiaro. L´altro elemento riguarda i livelli di partecipazione. Nella discussione in commissione ci sono stati forniti i gradini di partecipazione minima in base ai tipi di provvedimenti, credo che si possa rivalutare se alzare un po´ questa asticella. Per questi motivi il nostro voto è di astensione».
L´intervento del gruppo Fratelli d´Italia ha riguardato, in particolar modo, l´aspetto del profilo di competenza del garante per l´informazione e la partecipazione. «Studiando le realtà vicine – è stato detto – non è facile capire quale sia l´elemento giusto di equilibrio per questo profilo di competenza. Se da una parte la nomina è sindacale, è però evidente che c´è una parte tecnica che è quella che promuove e consiglia quello che è il nome di riferimento. Ci sono, quindi, una serie di realtà che si incontrano, le quali devono determinate tutte insieme qual è la figura necessaria a ricoprire questo compito. Con la legge regionale del 2014 – si è proseguito – si è passati dal garante della comunicazione, con il compito di comunicare al di là dei risultati, al garante dell´informazione e della partecipazione proprio a garanzia del cittadino, affinché possa partecipare ai procedimenti e alle scelte dell´Amministrazione. Non essendo facile capire quale sia l´equilibrio giusto per determinare il profilo di competenza e l´adeguata professionalità, ritengo che sia nell´interesse del sindaco scegliere la persona che lui ritiene più adatta. Per quanto riguarda i livelli della partecipazione, non è semplice stabilire il livello base. La legge regionale è intervenuta per farlo, anche se in modo molto lacunoso».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:07