Descrizione
Dopo 4 giorni di confronto in aula e la discussione di 81 emendamenti, ieri sera è stato approvato dal consiglio comunale il bilancio di previsione 2019.
La manovra è stata presentata dall'assessore al bilancio Margherita Semplici che, in apertura, ha evidenziato che «il contesto nel quale ci muoviamo è di difficoltà, in parte dovuto dalla rigidità del bilancio che offre poche possibilità di manovra ma anche dal contesto regionale e nazionale. I Comuni, infatti, hanno sempre maggiori tagli e minori trasferimenti di risorse. Non solo. Nella maggioranza dei casi, per l'esercizio dei servizi pubblici, sono spesso privati del loro ruolo di centro di responsabilità, come nel caso delle Autorità d'Ambito, centri decisionali più lontani dai cittadini rispetto alle Amministrazioni comunali.
Tra le scelte fondamentali presenti nella manovra, Semplici ha evidenziato che «le aliquote tributarie (Irpef e Imu ndr) non sono state ritoccate al rialzo, nonostante la legge di bilancio lo permettesse. Questo avrebbe potuto significare maggiori entrate per 1,8 milioni di euro che sarebbero state provvidenziali per ovviare allo squilibrio strutturale del bilancio tra entrata e spesa corrente. La scelta è stata fatta per gravare meno possibile sui cittadini, considerato anche l'aumento considerevole della Tari per la quale il Comune di Pistoia ha votato contro alla proposta di piano economico finanziario dell'Ato Toscana Centro.
Semplici ha definito la Tari «un 'bagno di sangue' dovuto a una pluralità di fattori, sebbene sia stata liquidata dall'autorità competente alla pianificazione sui rifiuti, in particolare dall'assessore regionale Fratoni, come una responsabilità del Comune di Pistoia, accusato di essere poco riciclone e responsabile di avere ridotto la raccolta differenziata e avere impostato un modello che non è volto a raggiungere gli obiettivi fissati dalla Regione e cioè il 70% di raccolta differenziata».
L'assessore al bilancio, a questo punto, ha ripercorso le tappe dell'Amministrazione in tema di gestione dei rifiuti. «Realizzeremo cassonetti interrati per la raccolta differenziata fino alla terza cerchia di mura – ha sottolineato Semplici - e abbiamo fatto scelte che non incidono sui conti, anzi le stime della produzione dei rifiuti invece di 36.000 tonnellate di indifferenziato (dato del 2018) evidenziano una diminuzione di 6.000 tonnellate nel 2019. Le responsabilità sui maggiori costi sono imputabili alla modalità gestionale dell'Ato unica, la quale ha dato per scontato la realizzazione di alcuni impianti, oggi non più disponibili, e questo ha determinato un incremento notevole dei costi di smaltimento che sono passati da circa 100 euro a tonnellata per gli indifferenziati a 160 euro a tonnellata».
«Nonostante la situazione di difficoltà – ha proseguito Semplici in consiglio comunale - abbiamo confermato tutto l'impianto delle agevolazioni Tari: per montagna e collina, introdotte nel 2018, riguardano una riduzione del 40% per le utenze non domestiche e del 20% per i residenti. Previsti anche sgravi per le start up innovative pari al 100% della parte variabile della tariffa e per l'imprenditoria giovanile pari al 70% sempre della parte variabile della tariffa».
Semplici si è poi soffermata sullo squilibrio di bilancio. «Per quanto riguarda la parte corrente del bilancio – ha spiegato l'assessore - si riscontra ancora uno squilibrio strutturale, tuttavia dai dati emergenti dal preconsuntivo 2018 risulta che non abbiamo utilizzato oneri di urbanizzazione per la spesa corrente, oneri che confluiranno nell'avanzo di amministrazione destinato agli investimenti da realizzare nel 2019».
Per quanto riguarda l'edilizia scolastica, «i dividendi straordinari di Publiservizi - per 680.000 euro - saranno impiegati per la manutenzione straordinaria delle scuole, resa necessaria a seguito degli esiti delle verifiche statiche e di vulnerabilità sismica – ha detto Semplici - in modo da consentire ai bambini di rientrare nelle loro classi a settembre. Sempre in tema di manutenzione del patrimonio scolastico, nel nostro programma ci sono interventi più onerosi e ambiziosi per i quali abbiamo partecipato ai bandi del Miur e ai bandi per i mutui Bei, bandi che precedentemente non venivano sfruttati».
Infine Margherita Semplici ha concluso il suo intervento con una riflessione. «Questo bilancio – ha detto - non è quello che avremmo voluto. Ci sono grandi difficoltà e rigidità che frenano le nostre ambizioni, ma nel 2019 il nostro impegno darà frutti: abbiamo, infatti, cercato di mettere insieme l'interesse di tutti i cittadini confermando che le nostre priorità sono scuole, impianti sportivi, strade, verde pubblico e mantenimento dei servizi accessibili a tutti.
Sulla manovra di bilancio, consiglieri di maggioranza e minoranza non hanno mancato di sottolineare pregi e criticità del documento contabile.
«Si tratta di un bilancio che ha mantenuto fede a quanto promesso – ha dichiarato la capogruppo di Amo Pistoia Paola Calzolari - il cui obiettivo principale è mantenere i servizi principali rivolti ai cittadini e realizzare manutenzione in vari settori tra i quali l'edilizia scolastica. Proprio per questo la partecipazione del Comune a bandi per cercare fondi da destinare a questo è molto importante; chi ci aveva preceduto non aveva lavorato a questa possibilità. Va detto che sul bilancio pesano, in particolare, le spese per illuminazione e riscaldamento che dovrebbero essere diminuite per liberare risorse sugli investimenti. Per questo è importante che possa essere individuata, quanto prima, la figura dell'energy manager. Molto apprezzata la scelta di destinare gli oneri di urbanizzazione per la manutenzione delle scuole, vista la situazione di incuria ereditata dal passato. Infine un aspetto importante è non avere aumentato Imu e Irpef, mantenendo le agevolazioni Tari dello scorso anno, andando addirittura a aumentare quelle per aiutare l'imprenditoria giovanile».
Per il capogruppo della Lega Gabriele Gori «questo bilancio si è posto delle priorità, da noi condivise. La scelta politica importante è di non aver messo le 'mani in tasca dei cittadini' non aumentando Imu e Irpef il cui incasso sarebbe stato importante per azzerare lo squilibrio di bilancio. Purtroppo aumenta la Tari in ordine al 14-15%, una scelta di Ato per la quale il Comune ha votato contro. Vengono mantenute non solo tutte le agevolazioni per gli sconti sulla Tari per collina e montagna, ma si amplia il ventaglio per aiutare i giovani nel mondo del lavoro e anche le famiglie a basso reddito. Molto bene la sistemazione degli edifici scolastici con investimenti importanti anche grazie alla partecipazione a numerosi bandi. Tra le priorità anche sport, viabilità e sociale. Un plauso all'Amministrazione per gli investimenti sul sociale e per avere rivitalizzato la Società della salute. Il sociale è un fiore all'occhiello di questa Amministrazione». Infine Gori ha sottolineato l'attenzione alle attività produttive e al commercio «anche grazie a due nostri emendamenti, accolti dalla giunta, che vanno nella direzione di aiutare le categorie economiche».
Per il capogruppo del Movimento 5 Stelle Nicola Maglione, con questo bilancio «la giunta dimostra un atteggiamento presuntuoso e pauroso».
L'ultima legge di bilancio, targata Governo gialloverde – spiega Maglione - ha ammorbidito i vincoli sulla contabilità degli enti locali e pertanto ci sono maggiori possibilità di autonomia e di spesa. Quello del Comune di Pistoia è un bilancio comunque ingessato a causa di una forte spesa corrente e per diminuirla, abbiamo proposto, con più emendamenti, che le minori spese del personale che andrà prossimamente in pensione - per diverse centinaia di migliaia di euro – potessero essere utilizzate per gli investimenti (in primis in edilizia scolastica e sport). Inoltre non è stata accettata la rivisitazione sulla Tari: pur volendo mantenere le agevolazioni per gli esercenti del centro storico, si prevedeva il loro impegno per rendere il centro più decoroso sistemando i bidoncini della raccolta differenziata in un luogo chiuso, come previsto da un accordo del 2015. Il documento contabile ha sì alcuni elementi positivi, però dimostra un atteggiamento presuntuoso e pauroso della Giunta. Presuntuoso perché assolutamente chiuso alle richieste ragionevoli di buona amministrazione da parte nostra, non accolte perché derivano dalla minoranza. Pauroso perché è in continuità rispetto al passato su aspetti fondamentali come la spesa del personale. Non si è voluto inoltre incidere sulla diminuzione degli oneri di urbanizzazione e sulle sanzioni per difformità edilizie, che sono al massimo. Ciò avrebbe potuto dare impulso ad un settore economica in grande sofferenza e liberare i cittadini da gabelle vessatorie. Infine si è investito pochissimo nella promozione turistica della città, e quindi su cultura e turismo (leva centrale e trainante per lo sviluppo).
Nel suo intervento il capogruppo di Pistoia Concreta Iacopo Vespignani ha sottolineato che «il nostro è un bilancio rigido nel quale il 90% delle entrate copre le prime sei voci delle uscite e che sconta uno sbilancio strutturale di parte corrente che ci portiamo dietro da anni. La legge di Bilancio, approvata recentemente, non facilita il comparto dei Comuni che è quello che ha contribuito di più negli anni alle politiche di risanamento dei conti pubblici rispetto agli altri livelli della PA. Bene la decisione di non ritoccare le aliquote Imu e Irpef anche in considerazione dell'aumento della Tari, un salasso per i cittadini. Si sconta una raccolta differenziata che negli ultimi 6 anni si attesta ad un irrisorio 40% ma che aumenterà con il progetto interrati nel centro storico e il porta a porta dal 2020 nel resto del comune». Vespignani ha inoltre evidenziato che «si torna alla normalità nel gestire priorità e nel fare proclami che abbiano una rispondenza con il mondo reale. Continua l'immane lavoro sugli investimenti nella verifica e messa a norma delle scuole. Si rimette mano anche su scuole inaugurate solo 3/4 anni fa, risultate non idonee dal punto di vista statico e sismico; si iniziano a intravedere i primi risultati nei settori sport e viabilità. Bene l'incremento di risorse per il sociale. Sulla cultura occorre cambiare marcia. Siamo sostanzialmente soddisfatti del documento approvato, viste le difficoltà. La strada è quella di continuare ad incidere sulla riduzione dellaspesa corrente, anche con una politica di assunzioni che porti a unariduzione del personale».
Votiamo no all'approvazione del bilancio – ha detto il capogruppo di Pistoia Sorride Alessandro Cenerini - perché non è stata fatta nessuna vera riforma della macchina comunale e non si è neppure inciso sulla spesa corrente, come invece noi avevamo proposto con un emendamento riguardo il personale, utile per liberare risorse da investire su scuole e impianti sportivi. No al bilancio perché a fronte di un aumento significativo della Tari nessuna politica, al momento, si intravede per la raccolta differenziata che andrebbe a ridurre il costo di gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale, ancora non si vedono cambiamenti e i ricavi coprono ben poco il costo del servizio (per fare un esempio la mensa per le scuole ha un costo di 5 milioni di euro, ma se ne ricavano solo 3 milioni). Per musei e teatri gli introiti sono a dir poco imbarazzanti. Anche su questo nessun cambiamento dal 2017 al 2018».
Per il capogruppo di Fratelli d'Italia Lorenzo Galligani «la situazione contabile resta preoccupante, non solo alla luce dei tagli continui a livello nazionale, in regime di austerity, ma anche in considerazione della recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha cassato l'aumento della tassa sulla pubblicità del 2004 causando una possibile emorragia di 200.000 euro in capo al Comune. Nonostante questa congiuntura sfavorevole, il bilancio non prevede nessun aumento dell'Irpef – con mantenimento della soglia di esenzione a 15.000 euro per le fasce sociali più deboli - ; nessun aumento dell'Imu per non gravare maggiormente sui fabbricati commerciali, industriali e artigianali: chi oggi fa impresa è da considerarsi coraggioso».
Galligani interviene anche sulla Tari. «Nonostante gli aumenti Tari imposti dalla Regione e dalle politiche fallimentari del governo Renzi, abbiamo mantenuto le agevolazioni per collina e montagna e si sta andando avanti per la raccolta differenziata. Diminuisce l'indebitamento che passa da 81.600.000 a 79.500.000, cresce invece il piano degli investimenti con percentuali che vanno dal 10 al 38% rispetto a quanto previsto. Bene la manutenzione e messa in sicurezza delle scuole, adesso si apre il fronte degli impianti sportivi con i lavori per il nuovo campo scuola per 820.000 euro. Anche per la viabilità e il sociale crescono gli investimenti».
Tina Nuti, capogruppo di Pistoia Spirito Libero, nei suoi interventi ha più volte evidenziato « contraddizioni fra il programma del sindaco Tomasi, ossia le idee con le quali ha vinto le elezioni, e quanto sta facendo o più correttamente non sta facendo».
«Proclamava riforme determinanti per recuperare risorse, ma per il secondo anno, gli è mancato il coraggio di dare attuazione a quanto promesso – ha chiosato Nuti - e persino di accogliere le proposte dell’opposizione che andavano in quella direzione. No a ridurre per tutti i cittadini le tasse sui rifiuti, riducendo le agevolazioni per pochi; no a mantenere equità nel pagamento delle tariffe per accedere agli impianti sportivi; no a recuperare risorse per gli investimenti nelle scuole e negli impianti sportivi da una equilibrata e progressiva riorganizzazione della macchina comunale; no all’acquisto, anche di un solo mezzo di lavoro, per il cantiere comunale per incrementare cura e manutenzione giornaliera; no a una riduzione del compenso degli amministratori che mantengono anche il loro lavoro dal momento che il costo della giunta Tomasi pesa ogni anno di 100.000 euro in più rispetto alla precedente giunta. Tra le proposte accolte quella per migliorare la sicurezza del trasporto Copit con acquisto di nuovi bus. Peccato che quelli arrivati ad oggi si riferiscono tutti al vecchio piano investimenti. Si tratta di un bilancio che rinuncia a guardare lontano, ma non risolve neppure le esigenze del quotidiano».
Per il capogruppo del Pd Walter Tripi «la Giunta non sta pensando alle piccole cose: si sta solo lasciando trasportare dalla piena delle piccole cose senza scegliere nessuna direzione. Dopo 2 anni, è stucchevole sentire soltanto dare colpe ad altri delle proprie mancanze. La Tari aumenta e non si fa niente di concreto per contribuire a aumentare la raccolta differenziata, si lascia ai privati la possibilità di aumentare le tariffe sportive di quattro volte, ma soprattutto si mancano tutte le grandi promesse fatte in campagna elettorale. La città è più sporca di prima, le società sportive non vedono alcun risultato e le manutenzioni non hanno un ordine. Avrei preferito scelte coraggiose e contrarie alle mie idee, su cui discutere per un'idea di città. Ci ritroviamo un bilancio scialbo e scelte generiche. Sintomatico che gli obiettivi raggiunti, nel documento di programmazione, non arrivino a 20 e siano pressoché risibili. La preoccupazione, da cittadini prima che da consiglieri, è su una domanda: dove sta andando Pistoia, e cosa si sta facendo per il suo sviluppo? La risposta, purtroppo, è soltanto in scaricabarili e nessuna idea».
I numeri” del Bilancio 2019L'approvazione del bilancio ha richiesto 4 giorni di discussione in consiglio comunale. Sono state, invece, 11 le Commissioni per approfondire tutti i temi legati al documento contabile, per un lavoro di 4 settimane, necessario a preparare la discussione in consiglio comunale.
In totale gli emendamenti presentati sono stati 81.
Fratelli d'Italia ne ha presentati 4 (di cui due accolti dalla giunta sulle tariffe dei parcheggi); 1 Forza Italia (accolto dalla giunta sul Cosap); la Lega 2 (accolti dalla giunta su diminuzione Cosap per ambulanti mercato Bottegone); 1 Pistoia Concreta (accolto dalla giunta su tariffe Tari).
Sono 68 gli emendamenti presentati dalla minoranza. Di questi, 63 a firma congiunta di tutti i gruppi di minoranza (Pd, Movimento 5 Stelle, Pistoia Spirito libero, Pistoia Sorride e Pistoia Città di tutti), 4 firmati dai consiglieri Antonella Cotti, Giovanbattista Grasso e Carla Breschi del Pd e 1 da Antonella Cotti del Pd. Dei 68 emendamenti presentati, ne sono stati accolti dalla Giunta 41, tutti relativi alla sezione strategica del DUP (Documento unico di programmazione).
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:08