Ispirato dal fotografo statunitense Steve McCurry, uno dei fotografi della Magnum Photos, che ha spaziato con i suoi reportage dalla street photography alla fotografia di guerra e dalla fotografia urbana al ritratto (celebre la fotografia "Ragazza afgana"), Stefano Lotumolo propone una fotografia che nasce dal contatto con popoli di culture lontane e diverse. In questa mostra Lotumolo espone immagini raccolte in oltre 7 anni di viaggi in giro per il mondo per mostrare, attraverso la fotografia, come un'apertura della mente e del cuore possa avvicinare le culture più lontane perché ci mette nella condizione di imparare da coloro che hanno tradizioni e lingue e abiti e modalità di vita diversi. Catturando, talvolta, la semplicità profondissima e, a suo modo complessa, dei gesti di alcune etnie radicate in tradizioni ancestrali, riesce anche ad accendere un faro sulle problematiche attuali e urgenti come la crisi climatica globale o la rivoluzione in Myanmar.

Ogni scatto racconta una storia, ogni volto custodisce una tradizione, ogni immagine è un pezzo di mondo che l'artista ha conosciuto. Tant'è che Lotumolo ritiene che il progetto sia collettivo: suo, come fotografo e ricercatore di sguardi e gesti ma anche di tutte le persone che ha incontrato lungo il cammino, di chi gli ha aperto le porte della propria casa e della propria cultura. 

Stefano Lotumolo ha esposto in molte città, da Roma a New York.  Nel 2022 è stato invitato a esporre alla FAO a Roma in occasione della Giornata Mondiale del Suolo, mentre alcune sue immagini sono state selezionate dall'UNHCR nel 2018. Tra i suoi riconoscimenti spiccano il Pistoia Photo Contest del 2022 e il Travel Photo Award 2023 assegnato da The Independent Photographer.