Descrizione
Lunedì il Consiglio comunale ha ricordato il giovane pistoiese Filippo Bonacchi, morto nei giorni scorsi.
«Con profondo dolore e commozione abbiamo appreso della prematura e improvvisa scomparsa di Filippo, artista di grande sensibilità e talento – ha detto l’assessore alla cultura Benedetta Menichelli -. Filippo era entrato recentemente a far parte degli amici del Vallecorsi, portando con sé entusiasmo, passione e una visione artistica autentica, che ha saputo condividere con generosità. Il suo contributo alla vita culturale della nostra città è stato prezioso, seppur nel breve tempo che ci è stato concesso di averlo con noi. Ci resta la sua arte, testimonianza viva del suo sguardo sul mondo, che continuerà a parlarci e a ispirarci. Un’eredità che sentiamo oggi ancora più preziosa. Alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato, va il mio più sentito cordoglio, a nome personale e dell’Amministrazione comunale. La città di Pistoia perde non solo un artista, ma un cittadino appassionato che ha scelto di donare il suo talento al servizio della comunità».
Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo, lunedì 14 aprile il Consiglio comunale ha approvato con 18 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Forza Italia - Amo Pistoia Civica e Lega) 7 astenuti (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista) e nessun contrario la spesa per l’intervento di somma urgenza in via del Chiassone.
«Si tratta del rifacimento di un piccolo ponte che attraversa un corso di acqua pubblico di proprietà della Regione Toscana – ha detto l’assessore alla viabilità e infrastrutture Alessio Bartolomei - segnalato dai cittadini per le sue precarie condizioni. Per sistemare l’opera il servizio grandi opere e infrastrutture ha attivato una somma urgenza. Il 13 marzo sono stati affidati i lavori di sistemazione del ponte alla ditta Prato costruzioni srl per una spesa complessiva di 42.615 euro, lavori conclusi in pochi giorni grazie all’attivazione della procedura di somma urgenza».
Modifiche a Regolamento e tariffe Tari. Il Consiglio comunale è poi proseguito martedì 15 aprile con l’approvazione delle modifiche al Regolamento e alle tariffe Tari (tassa sui rifiuti) per l’anno 2025. Il provvedimento è passato con 18 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Forza Italia - Amo Pistoia Civica e Lega), 11 contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti) e nessun astenuto.
Per quanto riguarda il Regolamento Tari la principale novità riguarda l’articolo 23 sulle riduzioni per le abitazioni con un unico occupante. In questo caso l’agevolazione è stabilita annualmente attraverso la delibera di determinazione delle tariffe e per il 2025 è stato stabilito che la riduzione è pari al 15% (prima della modifica la riduzione era del 10%).
In merito, invece, alle modifiche sulle tariffe Tari le principali novità riguardano le agevolazioni per le famiglie in base all’Isee e nuove regole per gli esercizi commerciali. Alle utenze non domestiche (categorie 22, 24 e 27) è mantenuta la riduzione del 50,5%, sia della parte fissa che della parte variabile della tariffa, calcolata in detrazione dell’importo dovuto nel 2025. Cambia invece in parte la modalità per ottenerla:
- è fissato un termine di due mesi dal 1° dicembre 2025 fino al 31 gennaio 2026, che attesti la corretta differenziazione delle diverse categorie merceologiche di rifiuti prodotti (carta, organico, multimateriale leggero, vetro) e l’inoltro dell’autodichiarazione è possibile solo via pec, per dare certezza agli operatori;
- l’esercente non deve essere incorso in due sanzioni di non conformità del conferimento nel periodo per tutto l’anno 2025 (prima bastava una sanzione per non ottenere l’agevolazione). Pertanto in caso di una sola sanzione la riduzione resta, in caso di due sanzioni dovrà essere pagata la tariffa Tari per intero.
A partire dal 1° gennaio è riconosciuto dallo Stato un bonus sociale per i rifiuti agli utenti domestici il cui nucleo familiare abbia un Isee non superiore a 9.530 euro, elevato a 20.000 euro limitatamente ai nuclei familiari con almeno quattro figli a carico. Ciò nonostante l’Amministrazione ha inteso proseguire nella politica di sostegno alle famiglie, per le utenze domestiche garantendo un’agevolazione, in aggiunta a quella statale del 25%, in base ai valori Isee dei nuclei familiari.
Ecco i valori Isee previsti:
fino a 4.000 euro la riduzione del Comune è del 75%, quella statale del 25%;
da 4.000,01 fino a 8.000 euro l’agevolazione del Comune è del 50% (quella dello Stato sempre del 25%);
da 8.000,01 fino a 9.530 euro la riduzione del Comune è del 25% che va sommata a quella dello Stato sempre del 25%;
da 9.530,01 fino a 10.000 euro il Comune riconosce un’agevolazione del 25% (agli utenti in questa fascia non è riconosciuta alcuna agevolazione statale).
In caso di parità di Isee avranno precedenza le domande di nuclei familiari con la presenza di una persona diversamente abile e, in caso di ulteriore parità, quelle con il maggior numero di figli minori coabitanti a carico.
Come per gli anni precedenti il beneficio sarà concesso tramite bando, sulla base di una graduatoria che sarà definita sulla base del valore Isee, fino a esaurimento dei fondi stanziati pari ad euro 200.000 euro, concedendo l’agevolazione a partire dai valori Isee inferiori.
I due provvedimenti sono stati presentati in aula dall’assessore alle partecipate Margherita Semplici.
«Le tariffe Tari – ha detto Semplici – sono definite sulla base dei costi determinati da Ato per i singoli Comuni e il Comune ha una limitata facoltà di decidere in merito. Nel 2025 la tariffa vede un incremento del 27% dei costi fissi (legati al sistema infrastrutturale) e un decremento dell’1% dei costi variabili (legati tendenzialmente alla produzione dei rifiuti). Gli aumenti avranno un impatto maggiore su chi ha una casa grande ed è un unico occupante. Per questa casistica abbiamo previsto una riduzione Tari fino al 15%».
«Per quanto riguarda le utenze domestiche – ha proseguito l’assessore alle partecipate -, lo Stato fino a un Isee di 9.530 euro diminuisce la tariffa automaticamente del 25%. A questa agevolazione il Comune aggiunge risorse proprie con percentuali del 75%, 50% e 25% di riduzione della tariffa sui rifiuti in base all’Isee delle famiglie. L’agevolazione del Comune si aggiunge a quella statale stanziando una cifra complessiva di 200.000 euro. Chi ha un Isee fino a 10.000 euro potrà presentare la domanda di riduzione della tariffa Tari, una volta pubblicato il bando».
La discussione su Regolamento e tariffe Tari è stata molto articolata con numerosi interventi da parte di minoranza e maggioranza.
Pistoia Ecologista Progressista ha presentato 4 emendamenti: 3 sulla determinazione delle tariffe (tutti respinti) e 1 sul Regolamento della Tari (accolto).
«Ho espresso parere contrario al provvedimento – ha detto la capogruppo di Civici Riformisti Tina Nuti - perché in otto anni di amministrazione, Tomasi non è stato in grado di migliorare la qualità del servizio e di contenere la spesa che aumenta. Ancor più preoccupante la dichiarazione della maggioranza per cui il rappresentante di Tomasi nel consiglio di Alia non è riuscito a capire e a conoscere le motivazioni di questi maggiori costi. Si tratta di una ammissione che indebolisce il nostro Comune e lo stesso rappresentante; è una ulteriore ammissione di incapacità di Tomasi nei contesti regionali, proprio adesso che si candida a guidare la Toscana. Intanto Pistoia paga e il servizio non migliora».
«Il regolamento per l’applicazione della Tari – ha evidenziato la capogruppo della Lega Cinzia Cerdini - è stato costruito con responsabilità e attenzione, cercando di garantire il massimo equilibrio possibile tra equità fiscale e sostenibilità dei servizi. Tuttavia, è doveroso dirlo con chiarezza: le tariffe della Tari sono pesantemente condizionate dalle gravi responsabilità della Regione Toscana, che da anni – per colpa delle politiche del PD – ha bloccato la realizzazione di impianti moderni per lo smaltimento dei rifiuti. L’assenza di termovalorizzatori e di una vera strategia regionale ha costretto i Comuni a sostenere costi altissimi a causa di una Regione che continua a non assumersi le sue responsabilità. Il PD toscano ha preferito cavalcare la demagogia ambientalista invece di pianificare una gestione seria ed efficiente dei rifiuti. Il PD ha trasformato l’immobilismo in un modello di governo: noi diciamo basta».
«La Tari 2025 certifica il fallimento Tomasi sui rifiuti – ha dichiarato il capogruppo di Pistoia Ecologista Progressista Mattia Nesti -. Non solo per gli aumenti di quest’anno, che peseranno su famiglie e imprese, ma anche per l’assenza di prospettive, con la previsione di ulteriori aumenti nei prossimi anni. Con un debito pregresso di circa 10 milioni, il Comune ha un solo modo per incidere positivamente sulle tariffe: aumentare la differenziata e migliorarne la qualità, perché smaltire rifiuti differenziati costa meno. Invece si è perso tempo e si sono sbagliate le scelte: l’attuale sistema ibrido crea ogni giorno molti disagi e la differenziata ristagna intorno al 50%. Il Comune dovrebbe inoltre impegnarsi per ridurre l’impatto degli aumenti sulle famiglie più in difficoltà. Abbiamo presentato un emendamento per alzare fino a 15.000 euro la soglia Isee per accedere alle riduzioni. Purtroppo è stato respinto dalla maggioranza, nonostante l’avanzo del rendiconto 2024 dimostri che ci sarebbero le risorse per fare di più».
«Tari 2025: aumenti, disservizi e nessuna visione – ha sottolineato il capogruppo del Partito Democratico Matteo Giusti -. Il nostro voto è contrario. Abbiamo votato contro una manovra che scarica sui cittadini un servizio inefficiente, senza strategie per migliorarlo. A fronte di quasi 25 milioni di euro di tariffe, Pistoia riceve cassonetti pieni e disagi quotidiani. Il centro ha avuto i costosi interrati, ma periferie e colline restano abbandonate. Le agevolazioni per i fragili sono giuste, ma non bastano. Il sistema non premia chi differenzia e non innova. Pistoia resta fanalino di coda nella raccolta differenziata per assenza di visione. Anche sulla Tari, come sul rendiconto, si agisce solo per far tornare i conti. Serve un piano straordinario per la raccolta in tutta la città e trasparenza sul servizio. I cittadini meritano di più».
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Ultimo aggiornamento: 17 aprile 2025, 13:28