Descrizione
Il consiglio comunale, lunedì 9 novembre, ha approvato il regolamento delle attività di acconciatore, estetista, tatuaggio e piercing. Il provvedimento è stato approvato con 22 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l'Europa, Lega, Amo Pistoia, Pistoia in Azione, Movimento 5 stelle, Italia Viva) e 7 astenuti (PD, Pistoia Spirito libero, Pistoia Sorride e Pistoia Città di tutti), nessun contrario.
Il regolamento rinnova e semplifica quello approvato nel 1989, successivamente modificato negli anni Novanta. Nel frattempo il quadro normativo in materia è profondamente cambiato attraverso numerose norme emanate dallo Stato e dalla Regione Toscana, normativa recepita nel nuovo regolamento.
Ecco alcune tra le novità principali contenute nel nuovo regolamento, formato da 14 articoli più due allegati (che definiscono le linee operative e i requisiti delle diverse tipologie di attività).
Affitto di poltrona o cabina. Con questa modalità è possibile abbattere i costi fissi e permettere a chi, soprattutto all'inizio della professione, non ha capitali da investire per aprire un'attività. In pratica il titolare di un negozio può affittare uno spazio e strumentazione tecnica a un altro imprenditore, in modo da consentirgli di avviare la propria attività in autonomia ma all'interno di locali già adeguati, poi a seconda dell'attività che si andrà a realizzare si parlerà di affitto di poltrona per acconciatore o di cabina in caso di attività estetica.
Fascia oraria lavorativa dalle 7 alle 23. Il regolamento stabilisce che questi tipi di attività devono svolgersi entro questa fascia oraria, 7 giorni su 7. Il titolare pertanto può scegliere in autonomia i giorni e l'orario entro il quale organizzare la propria attività.
Accessibilità dei locali ai disabili. Chi apre una nuova attività dovrà renderla accessibile anche ai disabili.
Lotta all'abusivismo. Il regolamento prevede inoltre misure di contrasto all'attività svolta abusivamente, senza SCIA e in luoghi che non garantiscono le norme di igiene e sicurezza per il cliente. Chi non ha un'attività in sede fissa non può, ad esempio, esercitare la professione al domicilio del cliente o in altri luoghi come ospedali, RSA, impianti sportivi o alberghi. In caso l'operatore abusivo venga scoperto incorre nel cosiddetto cumulo delle sanzioni. Ad esempio se un soggetto esercita senza titolo la professione di estetista dentro un garage dovrà pagare la sanzione per la mancanza del titolo, del requisito professionale, dell'infrazione delle norme sulla destinazione d'uso urbanistica e così via. La somma totale di tutte le sanzioni che si possono cumulare può superare i 20.000 euro.
Il provvedimento è stato presentato dall'assessore allo sviluppo economico Gianna Risaliti.
«Con questo regolamento – ha sottolineato Risaliti – si interviene a regolamentare e semplificare una materia che negli anni era completamente cambiata attraverso norme dello Stato e della Regione. Il testo è stato sottoposto anche alle associazioni di categoria le quali si sono espresse sostanzialmente a favore. Le stesse avevano chiesto di estendere l'orario di lavoro 24 ore su 24, e quindi anche nelle ore notturne. La giunta ha invece deciso di indicare una fascia oraria massima, quella dalle 7 alle 23, entro la quale poter svolgere questi tipi di attività, una fascia oraria congrua per rispondere a un'ampia platea di utenza con esigenze diverse, ma allo stesso tempo abbiamo voluto evitare l'attività nelle ore notturne per evitare il disturbo alla quiete pubblica ma anche come misura cautelativa per la sicurezza e le attività illegali. La fascia oraria prevista che va dalle 7 alle 23 non è un vincolo ma un'opportunità per gli operatori di scegliersi, all'interno di questa fascia, l'orario più consono e opportuno a svolgere la propria professione».
L'assessore Risaliti ha anche evidenziato altri aspetti importanti contenuti nel regolamento. «Abbiamo previsto l'obbligo di abbattimento delle barriere architettoniche per i disabili e rendere così accessibili a tutti i locali di parrucchieri, estetisti e tatuatori. Altro obiettivo importante è l'affitto di poltrona o cabina per andare incontro soprattutto ai giovani imprenditori e la lotta all'abusivismo attraverso diversi strumenti per tutelare sia la professionalità degli operatori ma anche la sicurezza dei clienti».
Prima dell'approvazione del provvedimento sono stati presentati 5 emendamenti.
L'emendamento del capogruppo del M5S Nicola Maglione (accolto con parere favorevole tecnico e della giunta) rafforza il contrasto all'abusivismo delle attività con la possibilità di sanzionare non solo chi opera senza l'abilitazione a farlo, ma anche il cliente che riceve la prestazione da un operatore abusivo. Pertanto il nuovo regolamento prevede, in questo caso, una sanzione a carico del cliente di 50 euro.
I 4 emendamenti presentati dalla capogruppo di Pistoia Spirito libero Tina Nuti sono stati, invece, respinti. Il tema degli emendamenti riguardava gli orari dell'attività lavorativa da contenere nella fascia oraria dalle 8 alle 21, tenendo conto della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di famiglia e vita personale.
Nella discussione sul provvedimento sono intervenuti, tra gli altri, i consiglieri Nicola Maglione del M5S, Francesco Mazzeo della Lega, Tina Nuti di Pistoia Spirito libero e Iacopo Bojola di Forza Italia – Centristi per l'Europa.
«Si tratta di un provvedimento, nel suo complesso, apprezzabile e condivisibile – ha detto il capogruppo del M5S Nicola Maglione -, ciò non vuol dire che non contenga aspetti sui quali ho espresso delle contrarietà, come l'eccessivo aumento dell'orario di apertura. Con l'emendamento che ho proposto, e cioè una sanzione di 50 euro per chi usufruisce di prestazioni di parrucchiere, estetista e altro - rese da parte di soggetti non abilitati alla professione - ho cercato di migliorare la parte sulla lotta all'abusivismo. Si tratta infatti di un fenomeno molto diffuso e nocivo, sia per chi fa correttamente impresa in questo settore, sia per gli utenti che non hanno garanzia della qualità dei servizi ricevuti; prevedendo una presa di coscienza e di responsabilità anche da parte degli utenti, lo si può contrastare più efficacemente. Sono soddisfatto che l'emendamento sia stato accolto, significa che in questo caso c'è stata una disponibilità della maggioranza al dialogo e la valutazione su accogliere o meno un suggerimento è avvenuta restando al solo merito».
«Con il nuovo regolamento è stato fatto un ottimo lavoro – ha sottolineato Francesco Mazzeo della Lega – e per questo ringrazio l'assessore Risaliti e la dirigente Sabatini. Mi auguro che il provvedimento possa far fare passi avanti a queste categorie di lavoro, spesso formate da piccole imprese, soggetti che hanno bisogno di essere aiutati e non strozzati dalla burocrazia e il regolamento va appunto nella direzione della semplificazione. Inoltre condivido pienamente la lotta all'abusivismo. In questi ultimi anni la categoria è stata attaccata da una concorrenza sleale e il provvedimento tiene conto anche di questo aspetto. Bene anche la possibilità che ogni operatore possa scegliere il proprio orario di lavoro entro un'ampia fascia oraria. Con il nuovo regolamento si aiutano anche i giovani che vogliono intraprendere questa strada attraverso l'affitto di poltrona o cabina, utile per chi è all'inizio e ha necessità di fare esperienza. In questo modo si dà anche un contributo a far nascere nuovi posti di lavoro. Infine l'abbattimento delle barriere architettoniche ai disabili è un passaggio importante, un'attenzione alle persone più fragili».
«Questo regolamento delle attività di acconciatori, estetisti, tatuatori inaugura la grande criticità degli orari di apertura – ha sottolineato la capogruppo di Pistoia Spirito libero Tina Nuti - consentiti dalle 7 del mattino fino alle 23, per 16 ore giornaliere fino a sette giorni su sette. Una condizione lavorativa che faciliterà i negozi più grandi con più dipendenti e danneggerà la maggior parte delle attività organizzate con il titolare e un dipendente, che rischiano di perdere i loro clienti, come sovente è accaduto al piccolo esercizio alimentare di vicinato, in difficoltà rispetto alla grande distribuzione che, si badi bene, non offre un orario così esteso. Questo orario dimostra ancora una volta come l’amministrazione Tomasi neppure abbia provato a pensare alla città e ai cittadini nel suo complesso, rinunciando a svolgere il ruolo di cui ha assoluta competenza e decidere sul tema attuale della conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi della famiglia e della vita personale. Tema da trattare con cautela e lungimiranza anche per consentire l’accesso e il mantenimento del lavoro femminile. Solo per questo motivo ho espresso un voto di astensione».«Ho seguito in commissione, di cui faccio parte, tutto l'iter di questo regolamento – ha spiegato il capogruppo di Forza Italia – Centristi per l'Europa Iacopo Bojola – con tutti gli aspetti e le novità emerse. Mi pare che chi ha presentato gli emendamenti sulla riduzione dell'orario di lavoro non abbia ben compreso il ragionamento a monte. Il regolamento non fa assolutamente distinzione tra uomo e donna e soprattutto non danneggia il lavoro femminile. L'orario dalle 7 alle 23 è stato previsto anche confrontandosi con altre città e ogni operatore può scegliere, all'interno di questa fascia, quale sia l'orario più opportuno e adeguato per la sua attività. A parer mio una incongruenza evidenziata dal ragionamento della consigliera Nuti è di chiedere con l'emendamento la riduzione dell'orario dalle 8 alle 21, per poi permettere invece di allungarlo fino alle 23 nei giorni festivi. Mi sembra che la proponente non sia poi così convinta e per questo condivido il parere negativo sull'emendamento espresso dall'assessore Risaliti».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:02