Descrizione
Due dipinti del Museo Civico in mostra agli Uffizi
Si tratta delle opere di Giuseppe Bezzuoli. Intanto stamani la tela Lorenzino de’ Medici assassinato nella piazza di San Giovanni e Paolo a Venezia ha lasciato la sala rossa del museo comunale per essere restaurata in un laboratorio a Firenze, in vista della sua esposizione in uno dei più importanti musei del mondo
Due dipinti del Museo Civico faranno parte della mostra dal titolo Giuseppe Bezzuoli (1789-1855). Un grande protagonista della pittura romantica nel Museo della Moda e del Costume delle Gallerie degli Uffizi dal 28 marzo al 5 giugno. La cura scientifica è affidata a Ettore Spalletti, Elena Marconi e Vanessa Gavioli.
In vista della mostra fiorentina, il grande dipinto raffigurante Lorenzino de’ Medici assassinato nella piazza di San Giovanni e Paolo a Venezia (1840) di Giuseppe Bezzuoli, assicurato per mezzo milione di euro secondo la formula 'da chiodo a chiodo' con le più ampie garanzie, ha lasciato stamattina la grande sala rossa dell’Ottocento del Museo Civico, all’ultimo piano del Palazzo Comunale, affidato alle sapienti mani dei tecnici della ditta Apice, specializzata nella movimentazione di opere d'arte.
In accordo con la competente Soprintendenza, le operazioni di imballaggio della tela (cm 225x 296) sono avvenute per trasferire il dipinto nel laboratorio di restauro di Lisa Venerosi Pesciolini a Firenze, dove sarà sottoposto a una complessiva revisione conservativa. La grande cornice dorata della tela (cm 251x322) rimarrà, invece, appesa sulla parete del museo, per ragioni conservative, e sarà restaurata sul posto. L'intervento complessivo è finanziato dagli Uffizi.
«Gli accordi per prestare le due opere al museo fiorentino risalgono a maggio 2019, in occasione della visita del direttore degli Uffizi Eike Schmidt ai Musei Civici – ricorda l'assessore alle attività e istituti culturali Margherita Semplici –. Dopo essere stata rinviata più volte a causa della pandemia, dalla fine del mese partirà questa importante mostra monografica su Bezzuoli, un grande artista dell’Ottocento, alla quale partecipiamo con due nostre opere».
La grande tela pistoiese, che proviene dalla collezione Puccini, raffigura l'uccisione avvenuta a Venezia, ad opera dei sicari del duca Cosimo di Lorenzino de' Medici, assassino a sua volta di Alessandro, tiranno di Firenze. Si tratta di uno degli esempi più elevati del romanticismo storico toscano, nel quale la morte improvvisa, causa di strazio per le donne e per gli amici, riscatta il protagonista dal suo precedente atto tirannicida.
L'altro dipinto che il Museo Civico di Pistoia presterà alla mostra degli Uffizi, volta a approfondire l'opera e l'attività del Bezzuoli e il ruolo rivestito dall'artista nel rinnovamento della pittura nella Toscana dei Lorena, è il Ritratto di Niccolò Puccini, realizzato in sole cinque ore e mezzo nel 1843, come si legge in una scritta sul retro della tela (cm 49x40). Era stato infatti lo stesso ultimo esponente della ricca e nobile famiglia pistoiese - collezionista e mecenate delle arti, filantropo e benefattore del popolo, democratico progressista antigovernativo prima, in seguito attestato su posizioni moderate – a commissionare a Giuseppe Bezzuoli, nel 1837, L'assassinio di Lorenzino de' Medici.
Delle opere pistoiesi di Giuseppe Bezzuoli si parlerà prossimamente in una conferenza nell'ambito del programma Primavera al Museo a cura dei Musei Civici di Pistoia. A farlo sarà Carlo Sisi, già direttore della Galleria d'Arte Moderna e della Galleria del Costume di Palazzo Pitti, uno dei maggiori studiosi e conoscitori dell'arte toscana, italiana ed europea del XIX secolo (oltre che del Novecento), il quale ha dedicato a Bezzuoli numerosi saggi e volumi anche di carattere interdisciplinare.
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:56