Consiglio comunale, approvato il Regolamento per l’applicazione della Tari anno 2023

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Data :

9 dicembre 2024

Municipium

Descrizione

Il consiglio comunale di ieri si è aperto con un ricordo da parte dell’assessore alla cultura Benedetta Menichelli dell’architetto ed ex assessore Michele Fiesoli, morto a soli 47 anni alcuni giorni fa. «Assessore alla cultura e istruzione della giunta Cipriani e assessore all’urbanistica con il sindaco Razzoli del Comune di Montale – ha detto Menichelli -, Fiesoli è stato un architetto geniale e visionario. Tra le sue opere da ricordare il nostro giardino di Palazzo Fabroni e anche la vittoria al bando di idee della Fondazione Caript nel 2015 con il progetto di riqualificazione della piazza del polo universitario». Menichelli ha rivolto sentite condoglianze alla famiglia, al padre Giovanni, al fratello Davide, a Simona e ad Alessio Gai, suo collega architetto. L’assemblea ha poi osservato un minuto di silenzio per rendergli omaggio.
L’assemblea è poi proseguita con la discussione sul Regolamento per l’applicazione della Tassa sui rifiuti e la determinazione delle tariffe Tari per l’anno 2023. Entrambe le delibere sono state approvate con 21 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega) e 12 voti contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti
I due provvedimenti sono stati presentati dall’assessore al bilancio Margherita Semplici.
«A differenza degli anni scorsi – ha detto in apertura Semplici - non vi è necessità di procedere alla presa di atto del Piano finanziario di Alia perché nel maggio del 2022 il consiglio comunale ne ha già preso atto e, in base alle nuove regole contenute in una delibera di Arera del 2021, il piano economico copre un tempo di 4 anni, dal 2022-2025».
Piano economico finanziario di Alia non condiviso dal Comune. «Vogliamo sottolineare come quel Piano economico finanziario non sia stato condiviso da parte del Comune di Pistoia – ha evidenziato l’assessore – oltre che da un numero rilevante di Comuni della provincia, non soltanto per una serie di criticità a monte del sistema della gestione dei rifiuti nell’Ato Toscana Centro, che trova la sua ragione principale nella carenza sul fronte impiantistico in capo alla Regione Toscana, ma anche perché quel piano presentava e presenta tuttora delle criticità in termini di esatta intelligibilità. Questi elementi di scarsa comprensibilità del piano e soprattutto delle voci che vengono imputate al Comune di Pistoia e quindi, di conseguenza, ai cittadini pistoiesi sono le stesse che furono oggetto di richiesta di approfondimento da parte dei servizi ambiente, entrate Tari e ragioneria del Comune, richieste di chiarimento rimaste inevase. Proprio i mancati chiarimenti sulla previsione del 2022 e del 2023 sono tra le ragioni che hanno portato l’Amministrazione comunale a impugnare davanti al Tar della Regione Toscana quel Piano economico finanziario con un contenzioso amministrativo che è tuttora pendente».
L’importo Tari nel 2023 a Pistoia richiesto da Alia. «Di fatto oggi quello che ci troviamo a fare – ha proseguito Semplici - è ribaltare il montante tariffario previsto dal Piano economico finanziario 2022-2025 sull’anno 2023, ossia l’importo di 22.064.403 euro sui cittadini e delle imprese dovendo essere ripartito tra utenze domestiche ed utenze non domestiche secondo le proporzioni percentuali che abbiamo avuto modo di esaminare nel contesto delle commissioni».
Le delibere di Arera e Ato Toscana Centro. «Vi sono modifiche del Regolamento Tari che dipendono da due delibere – ha spiegato l’assessore al bilancio -: la prima è di Arera del 18 gennaio 2022, che ha approvato il testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani, la delibera successiva è di Ato Toscana Centro del 30 settembre 2022 che ha approvato, in base ai contenuti del provvedimento di Arera, la carta della qualità del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani».
Modifica del termine dell’obbligo dichiarativo per l’inizio delle occupazioni dei subentri e delle cessazioni. «Oggi il termine è il 30 giugno dell’anno successivo – ha ricordato Semplici -, quindi se una modifica avviene il 30 marzo 2023 la comunicazione doveva essere fatta entro il 30 giugno 2024. In base alle delibere di Arera e Ato è necessario modificare questo termine per passare a 90 giorni dal verificarsi dell’evento. Pertanto una modifica che avviene il 30 marzo 2023 deve essere comunicata entro i 90 giorni successivi».
La possibilità di rateizzare anche gli avvisi ordinari di pagamento. «Oggi la rateizzazione è possibile soltanto per avvisi già in fase accertativa – ha detto l’assessore -. Inoltre diminuiscono i tempi per ottenere i rimborsi: da 180 giorni solari si passa a 120 giorni lavorativi».
Aumento del fondo delle agevolazioni per la popolazione più fragile. «Le variazioni principali che vengono introdotte - ha spiegato Semplici - riguardano l’aumento del fondo delle agevolazioni rivolte alle categorie della popolazione più fragili per le utenze domestiche, in particolare coloro che abbiano un Isee compreso tra 0 e 8.000 euro, con un aumento che passa da 180.000 a 200.000 euro. Il fondo non è a carico della tariffa ma è coperto con risorse del bilancio comunale. L’altra modifica riguarda la ‘riduzione della riduzione’ entro il limite del 5% per le utenze domestiche. Abbiamo ritenuto per una ragione di equità volta a mantenere l’equilibrio del sistema e mitigare gli incrementi che sono più incidenti sulle utenze non domestiche, di ridurre la riduzione vigente fino all’anno 2022 dal 3,7% all’1,5% della parte variabile per le utenze domestiche».
Agevolazioni Tari. «Sono confermate tutte le agevolazioni già previste – ha precisato Semplici -. Le agevolazioni legate a collina e montagna, che restano nella misura del 20% per le utenze domestiche residenti e del 40% per le utenze non domestiche, le riduzioni legate alle categorie 22, 24, 27 cioè bar o esercizi di somministrazione e ortofrutta (è possibile solo in base a due requisiti: i destinatari non abbiano sanzioni per quanto riguarda l’anno in corso e, in secondo luogo, tramite autocertificazione dichiarino entro il 31 dicembre dell’anno a cui si riferisce l’applicazione dell’agevolazione di avere correttamente effettuato le operazioni di raccolta differenziata).
Delibera dovuta. «Si tratta quindi di una delibera dovuta – ha dichiarato l’assessore - che serve obbligatoriamente per determinare le tariffe in base alle quali si procederà all’emissione dei bollettini con la rata di conguaglio del dicembre 2023».
L’Amministrazione si dissocia dalle politiche dei rifiuti della Regione. «Rispetto alla gestione attuale delle politiche dei rifiuti che sta portando avanti la Regione Toscana – ha concluso Semplici - l’Amministrazione si dissocia perché stanno condizionando non solo le delibere del Comune di Pistoia ma anche quelle di altri Comuni come Firenze e Prato, peraltro non omologhi dal punto di vista politico, che in questi giorni stanno lanciando le proprie grida di dolore rispetto ad un Pef sempre più elevato dal punto di vista economico, in quanto contiene conguagli rispetto alle operazioni di smaltimento e gestione dei rifiuti portati avanti negli anni precedenti e determinati dalla carenza impiantistica della Regione».
Pistoia Ecologista e progressista ha presentato 4 emendamenti: due al Regolamento Tari (uno accolto e uno respinto) e due sulla delibera di approvazione delle tariffe Tari (entrambi respinti).
Al termine dell’intervento dell’assessore Semplici, sono intervenuti alcuni consiglieri tra i quali Mattia Nesti di Pistoia Ecologista e Progressista, Cinzia Cerdini della Lega e il gruppo del Partito Democratico.
«Pistoia Ecologista Progressista ha votato contro un pesante aumento della TARI per cittadini e imprese – ha evidenziato il capogruppo Mattia Nesti -. Qualche esempio: una famiglia di tre persone in una casa di 80 mq pagherà il 10% in più. Un bar quasi il 20% in più. Aumenti ingiustificabili vista la qualità del servizio. Il Comune deve fare la sua parte: Pistoia è il capoluogo con la percentuale di differenziata più bassa e ha le tariffe più alte, peggio di Prato e Firenze, molto peggio di Lucca che dopo anni di porta a porta ha introdotto la tariffazione puntuale, con cui chi differenzia di più paga di meno. Quando sulla TARI non peseranno più i conguagli degli anni precedenti, la tariffa dipenderà da quanti rifiuti indifferenziati dovremo smaltire. E il modello scelto dalla giunta Tomasi, un mix di cassonetti e porta a porta, non dà risultati e crea disagi. Un nostro emendamento chiedeva almeno di estendere un’agevolazione del 20% fino ai 10.000 euro di ISEE ma purtroppo la maggioranza ha deciso di bocciarlo».
«Ho preso la parola solo per ribadire un concetto che spero rimanga ben impresso nella testa dei pistoiesi – ha sottolineato Cinzia Cerdini, capogruppo della Lega - e cioè che l'aumento della Tari è dovuto ai maggiori costi di smaltimento per la mancanza di impianti sul territorio regionale. E la prova di questo è che anche i sindaci di sinistra sono in difficoltà e, ad esempio, Biffoni sindaco di Prato chiede a gran voce un termovalorizzatore e, addirittura, lo ritiene più importante della pista dell'aeroporto. I cittadini possono impegnarsi a fare la differenziata ma bisogna che la Regione si applichi di più per arrivare a una gestione virtuosa dei rifiuti. Non è difficile, basta copiare regioni come la Lombardia senza dover guardare a Francia, Germania e altri paesi europei».
«Pistoia ha il duplice primato di aver visto da un lato lievitare enormemente le tariffe per l'utenza e dall'altro registrare l'ultimo posto in termini di raccolta differenziata – ha dichiarato il gruppo Partito Democratico -. Questi sono i fatti. La Regione è una e la carenza di impianti coinvolge tutti i comuni toscani, ma solo a Pistoia si registrano aumenti abnormi, oltre il 20% in cinque anni per le utenze domestiche, a fronte di un servizio scadente e risultati mediocri, in particolare dopo la forte riduzione dei cassonetti che sta creando enormi disagi e disservizi. Gli impianti di smaltimento sono necessari come non è più rinviabile la riconversione delle discariche, ma poiché smaltire costa molto più che recuperare, ci aspettiamo che l'amministrazione faccia il massimo per migliorare le performance della differenziata. Sul piano impiantistico poi sorprende la considerazione svolta dal sindaco sulla scelta di aderire alla proposta di Alia di realizzare al Dano una piattaforma per la carta, preoccupato di trovarsi a dover accogliere in alternativa una tecnologia ben più impattante. Ancora una volta registriamo l'irrilevanza di questa amministrazione nelle sedi decisionali. Ma tanto pagano i cittadini».
Il consiglio comunale si è chiuso con la discussione della delibera presentata dal consigliere Paolo Tosi del Partito Democratico, dai Civici e riformisti e da Pistoia Ecologista Progressista sul diniego allo stralcio parziale dell’articolo 1, commi 227-229 della legge numero 197/2022 (divieto di stralcio da parte dell’Agenzia delle Entrate di interessi e sanzioni delle cartelle esattoriali relative a entrate comunali fino a mille euro dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015).
La delibera non è passata con 19 voti contrari (Fratelli d'Italia, Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega) e 11 voti favorevoli (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti).

Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:51

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