Descrizione
Alla Biblioteca San Giorgio arriva un weekend in cui a farla da protagonista sono le esposizioni, con tre inaugurazioni in due giorni.
Sabato 9 novembre, alle 17.30 verrà inaugurata nelle vetrine esterne la mostra dedicata ai Giochi da tavolo tematici, a cura dell’associazione Asteria e in occasione dell’International Games Month. Sarà visitabile fino al 30 novembre.
Due i tagli del nastro nel pomeriggio di venerdì 8 novembre.Alle 17, nello spazio espositivo interno dell’atrio, il cosiddetto spazio tondo, prende il via Redenzioni, con i dipinti del pistoiese Sauro Sabatini. Nato a Pistoia nel 1956, Sabatini si è dedicato allo studio dell'arte sin dalla giovinezza, cominciando a esporre dal 1975 in realtà locali sia con collettive sia con personali. Ha pubblicato diversi libri di poesia. Si è laureato in ingegneria elettronica interessandosi in particolare alla creatività in ambito ingegneristico dove l’arte è tema trainante e si è dedicato al design, partecipando a vari concorsi internazionali. Negli anni ha esposto in molte esposizioni personali e collettive in tutta Italia. Alla Biblioteca San Giorgio, fino al 30 novembre, sono esposti venti dipinti di dimensioni e temi diversi che rappresentano in pieno la sua parabola artistica in bilico tra una estrema profondità spirituale e un realismo esploso in tratti a volte drammatici, a volte umoristici, a volte immaginifici.
Sempre venerdì, alle 17.30, negli spazi dedicati all’arte grafica, si inaugura la mostra New Yorker Covers. Art Corner, Art Teche e Art Box dell’atrio della biblioteca saranno dedicate, infatti, fino all’11 gennaio alle illustrazioni di Saul Steinberg, e in particolare alle copertine che ha realizzato per oltre cinquantanni per l’importante rivista New Yorker. L’esposizione è realizzata sotto l’egida di You Lab - An American Conrner e all’inaugurazione intervengono Paula Kitendaugh e Gimena Campos Cervera (Ambasciata USA in Italia), Enrica Ravenni (critica d’arte), Fabio De Poli (artista) e Diego Bertelli (critico letterario).
La storia di Saul Steinberg (Râmnicu Sărat, 15 giugno 1914 - New York, 12 maggio 1999), disegnatore tra i più importanti del secolo scorso, è legata a doppio filo all'Italia, paese in cui è arrivato diciannovenne dalla Romania, si è laureato (in Architettura, al Politecnico di Milano nel 1940) e si formato come disegnatore (producendo vignette satiriche per le riviste «Bertoldo» e «Settebello»). Lasciata l'Italia a causa delle leggi razziali, dopo essere stato in carcere a San Vittore e nel campo di internamento di Tortoreto, è stato negli Usa (dove arrivò nel luglio 1942 e ottenne la cittadinanza appena un mese dopo) che Steinberg trovò la sua consacrazione come illustratore e come pittore. Sicuramente tra le sue esperienze artistiche più importanti un posto di rilievo lo detiene la collaborazione con la rivista «New Yorker», per cui a partire dal 1942 fino alla morte realizzò oltre seicento illustrazioni e 85 copertine. A testimoniare la magnifica profondità e allo stesso tempo delicatezza di questo suo immenso lavoro, è dedicata l'esposizione ospitata nei locali della Biblioteca.
Come sottolinea Andrea Rauch, nelle note di commento, «Il New Yorker costituirà dal 1942, per quasi sessant’anni, la sua ragione di vita professionale e la principale palestra di sperimentazione artistica. Steinberg rifuggirà sempre dalla tentazione di una ricerca di un suo stile particolare; anche se c’è da dire che la sua mancanza di stile dovrebbe essere citata con tutte le lettere maiuscole e assume l’aspetto di uno ‘stile’ perfetto, inevitabile».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:32